il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

12° Periodo dal 16 0ttobre 1944 al 26 aprile 1945.
Territorio a nord della linea del fuoco: Repubblica Sociale Italiana

Nona parte dal 7 al 16 gennaio 1945
 


domenica 7 gennaio 1945

DALLA RSI: SUL DISCORSO DEL LIRICO
I rapporti odierni dell’ambasciatore a Berlino, Anfuso, sulle ripercussioni nella stampa tedesca del discorso al Lirico di Milano, mettono Mussolini di pessimo umore. Egli lamenta che sia stato omesso nei riassunto dati alla stampa germanica proprio quella parte del suo discorso nella quale “tentava di scagionare il popolo italiano dall’accusa di tradimento”.

DALLA RSI: UN COMMOVENTE EPISODIO
Rientra in Italia, inaspettatamente, un reparto di 100 militari italiani, in pieno assetto di guerra e con ottimo aspetto marziale, che sotto la guida del maresciallo Bohr dell’esercito tedesco, di loro iniziativa e tra mille pericoli e sacrifici, sono arrivati dalla Grecia con tutti i mezzi di locomozione possibili e con lunghe marce a piedi, sempre arrangiandosi, per presentarsi al loro ex comandante , il capitano Tebaldi, che si trova a Salò.

DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Il Duce prende visione di alcuni rapporti di Anfuso sulle ripercussioni del discorso di Milano sulla stampa tedesca, che lo mettono di pessimo umore. Mussolini vuol scagionare il popolo italiano dell’accusa di tradimento e proprio quella parte del suo discorso è stata omessa nei riassunti germanici. Il Duce pronunzia parole assai amare a questo proposito. Gli presento poi Tebaldi e il Maresciallo tedesco Bohr che ha condotto da Atene fin qui, durante una marcia di tre mesi, un centinaio di soldati italiani che in Grecia erano agli ordini di Tebaldi ed il loro Comandante hanno voluto raggiungere in Patria. Il Maresciallo Bohr, bel tipo di prussiano, ha parole di riconoscimento pel valore e la bontà del soldato italiano. Nel pronunziarle si emoziona e piange. Il Duce rimane assai impressionato e mi ordina di condurgli domani il reparto che è accantonato a Brescia, di consegnare a ciascuno mille lire, di organizzare un rancio, di preparare un regalo pel Maresciallo e di imbastire una pratica per la decorazione dell’Aquila Romana”.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – A Viareggio muore colpita da una granata tedesca la bambina Maria Luisa Francesconi, di 6 anni. La madre resta ferita.



Storia Postale del 7 gennaio




Raccomandata espressa affrancata 5,05 in eccesso di 0,05 (1,00 lettera fuori distretto + 1,50 di raccomandazione + 2,50 di espresso) inviata da Vercelli a Posta Civile 350. Preseenta una coppia di gemelli da 0,30: Monumenti e Provvisoria.


 

 




lunedì 8 gennaio 1945

DALLA RSI: IL SEGUITO DEL COMMOVENTE EPISODIO
Mussolini incontra il maresciallo Bohr, che ha accompagnato i 100 soldati italiani rientrati dalla Grecia, e dopo averli passati in rivista gli rivolge un breve discorso annunciando loro che li farà incorporare nella sua Guardia.



Storia Postale dell’8 gennaio




 

 

Raccomandata da Torino a Bergamo regolarmente affrancata 2,50.
 

 

 

 


 

 

martedì 9 gennaio 1945

DALLA RSI: LE PREOCCUPAZIONI DI MUSSOLINI
Mussolini scrive a Graziani:

Maresciallo!
Gli eventi precipitano. Ho una lettera di Hitler, datata 2 gennaio 1945. Il suo comportamento mi convince poco. La sua pretesa di ritirarci in caso di bisogno al Nord, molto a Nord, è un sintomo chiaro. Il suo consiglio di portare con me tutti gli incartamenti della cui esistenza gli feci cenno, e che proposi di sfruttare, parlano (sic) chiaro.
Sono seriamente preoccupato. Le vicende della guerra non mi illudono più. Io non faccio questione della mia persona, ma quello che mi preoccupa è il pensiero di vedere in un prossimo futuro l'Italia interamente occupata dagli Angloamericani.
Al momento ritengo di grande importanza portare al sicuro questi incartamenti, in primo luogo lo scambio di lettere e gli accordi con Churchill. Questi saranno i testimoni della malafede inglese. Questi documenti valgono più di una guerra vinta, perchè spiegheranno al mondo le vere, le sole ragioni del nostro intervento a fianco della Germania. Ho bisogno di vederVi. Vi attendo per stasera.

 



Storia Postale del 9 gennaio
 

 

Cartolina postale VINCEREMO usata come supporto in quanto fuori corso, regolarmente affrancata 0,50 con valori della Monumenti Distrutti. A fianco una bolletta Stipel da Padova a Ospedaletto Euganeo.
 



mercoledì 10 gennaio 1945

DALLA RSI: I TEDESCHI CONTINUANO A INTROMETTERSI
In un lungo colloquio con il Console Generale Moellhausen, capo dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata germanica, il conte Mazzolini gli manifesta le sue preoccupazioni per il malcontento di Mussolini e di molti altri membri del Governo per le continue intromissioni delle autorità tedesche nella vita del Paese. Accenna anche all’ondata di impopolarità che si sta accentrando sul Ministro dell’Interno, Buffarini – Guidi, e sull’intenzione di Mussolini di sostituirlo.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Parma – A Varano de’Melegari in località Dordia, i tedeschi fucilano diciassette partigiani.

 

Storia Postale del 10 gennaio
 

 

Raccomandata da Domaso (CO)a Modena affrancata con un 2.50 Fratelli Bandiera isolato. A fianco una raccomandata da Dozza Bellunese (BL) alla Germania regolarmente affrancata 2,50 con tutti valori della Monumenti Distrutti, censura tedesca.
 



giovedì 11 gennaio 1945

Non reperita documentazione storico militare di qualche interesse.

 

Storia Postale dell’11 gennaio
 

 

Raccomandata espressa affrancata con un 5,00 Imperiale isolato, piuttosto rara affrancatura. A fianco una cartolina postale Mazzini espressa regolarmente affrancata 3,00.
 

 

Lettera in franchigia dalla Posta da Campo 85858/0 a Casstenuovo di Verona (VR). Censura con fascetta della Commissione Provinciale di Verona 75R.
 




venerdì 12 gennaio 1945

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
A un mese esatto dagli accordi raggiunti con il comando dell’VIII armata, la ricostituita XXVIII Brigata “Mario Gordini” si schiera sul Senio, fra Casa Balladora e Sant’Alberto. La comanda Bulow, affiancaro dai commissari politici Gino Gatta (Zalet) ed Ennio Cervellati (Cervi); dai vicecomandanti Ateo Minghelli (Regan) e Mario Verlicchi (Vladimiro); da Pellegrino Montanari (Rino), da Tino Ghiselli (Franco) e dal medico Alfredo Badiali. Una compagnia di brigata, la XIV, è formata da volontari del partito repubblicano. La brigata annovera 800 uomini. Per molti di loro, dopo la lunga latitanza in gruppi e in distaccamenti isolati, questa guerra “regolare” sembra perfino facile se confrontata alla guerriglia. A fianco dei garibaldini combattono i soldati e gli ufficiali della gruppo da combattimento “Cremona”.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Nella notte sul 12, in seguito a tradimento, vengono arrestati i principale esponenti del Comando Raggruppamento Divisioni Garibaldine di Lecco.



Storia Postale del 12 gennaio
 

 

Estratto conto dell’ospedale Civile di Padova inviato a Brugine (PD). A fianco un piego comunale affrancato 0,50 a tariffa ridotta da Piadena (CR) a Palvareto (CR), bollo comunale ovale con fascio repubblicano.
 

 

Una lettera semplice aperta nel distretto affrancata 0,25. Piego comunale da Longare (VI) a Nanto (VI) regolarmente affrancata 0,50 per tariffa ridotta con valori di tre diverse serie, Bollo comunale con fascio repubblicano.
 


sabato 13 gennaio 1945

Non reperita documentazione storico militare di qualche interesse.



Storia Postale del 13 gennaio
 

 

Busta del Servizio Notificazione Atti Giudiziari come sempre raccomandata con ricevuta di ritorno raccomandata affrancata con valori di tre diverse serie in corso. A destra una cartolina del Comune di Crespino affrancata in eccesso 0,60 anziché 0,50.
 

 





Lettera espressa regolarmente affrancata 3,50 dalla provincia di Varese a Savona dove venne censurata con fascetta e sigillo della Commissione Provinciale 26R.





 




domenica 14 gennaio 1945

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Alessandria - Casale Monferrato – Tredici elementi della banda partigiana comandata da Antonio Olearo detto Tom, un panettiere di 24 anni, vengono catturati nella notte sul 14 dalla GNR e da un reparto della Brigata Nera di Alessandria. Fra loro anche Tom. Dal paese di Casorzo, dopo avergli sfilato gli scarponi e le calze, vengono fatti marciare nella neve e nel fango gelato a piedi nudi fino a Casale, per chilometri e chilometri. Arrivati a Casale vengono fatti sfilare per le strade della cittadina affinché tutti potessero vederli, a Tom, i repubblichini hanno dato da reggere un cartello con la scritta: ”Ecco i leoni della banda di Tom”. Condotti nelle carceri di via Leardi, nelle notte, vengono tutti condannati a morte da un improvvisato tribunale.

Provincia di Ferrara
– Le esecuzioni sommarie di presunti partigiani sono state quasi sempre precedute da feroci torture di cui è maestro e mandante Carlo De Sanctis, dell’ufficio politico della questura di Ferrara. Tali segnalati servizi del De Sanctis e del suo manipolo vengono anche premiati dal prefetto di Ferrara, Altini, che in un suo odierno rapporto fa presente che essi “hanno dimostrato eccezionali doti di zelo, sagacia, costanza, spirito di sacrificio, spinti soprattutto dalla loro fede non comune…Propongo che De Sanctis sia promosso al grado di commissario di pubblica sicurezza per meriti eccezionale e che riceva un cospicuo premio in danaro”.

Provincia di Milano – Gappisti del Fronte della Gioventù vengono fucilati al campo Giuriati a Milano.


 

Storia Postale del 14 gennaio
 

 

 


Busta del Servizio Notificazione Atti Giudiziari da Montebelluna a Castelfranco Veneto, affrancata 3,70.








lunedì 15 gennaio 1945

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Alessandria - A Casale Monferrato, all’alba, vengono fucilati al poligono di tiro tredici partigiani della banda di Tom catturati ieri. Tra di loro un prigioniero inglese, Harry Harboyoire. A Tom non viene concesso di salutare la madre, rinchiusa nella stessa prigione di via Leardi (1).
………….
(1) I corpi rimarranno nella neve per due giorni, sorvegliati da sentinelle affinché i parenti non possano avvicinarsi. Viene concesso fotografarli ma non seppellirli.

Provincia di Parma – A Varano Marchesi i tedeschi fucilano due civili.

Provincia di UdineNel capoluogo, per rappresaglia all’uccisione del funzionario Kursass, consigliere tecnico dell’organizzazione Todt, sedici ostaggi vengono prelevati dalle carceri di via Spalato ed eliminati a gruppi in aperta campagna. Il più giovane è un sedicenne di Roma, Carlo Adriano. Quindici degli staggi vengono fucilati. Il sedicesimo, Silvio Lena, viene impiccato davanti alla moglie e i tre figli.



Storia Postale del 15 gennaio

Non reperito alcun documento postale timbrato in data odierna




martedì 16 gennaio 1945

DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Anfuso mi telefona da Berlino. La situazione militare è guardata in quegli ambienti con tranquilla fiducia. Gli comunico che il Duce desidera vederlo. Mi risponde che preferirebbe venire ai primi di marzo a situazione schiarita. Nel pomeriggio mi incontro con Rahn col quale ho uno scambio di vedute sulla situazione e su determinati problemi. Rahn è ottimista ed, almeno a parole, non tralascia occasione per professare la sua amicizia al nostro Paese e la sua fedeltà al Duce”.

TEDESCHI
Hitler, dopo il fallimento della controffensiva tedesca nelle Ardenne, va a Berlino, a seppellirsi nei sotterranei delle Cancelleria.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Mussolini è tornato alla carica per una sua visita alle truppe italiane, il tenente colonnello Jandl informa Berlino che il duce è pronto a visitare la divisione Italia prima dell'impiego al fronte. Una visita della durata dai due ai cinque giorni.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A Comano, in Alta Lunigiana, partigiani comunisti uccidono don Sante Fontana davanti alla sua chiesa odiato per le sue prese di posizione a favore del fascismo e per questo sospettato come spia.


Storia Postale del 16 gennaio
 

 

Due cartoline postali Mazzini, una espressa da Vittorio Veneto (TV) a Padova, l’altra raccomandata da Venezia a Padova.
 

 

 

 

 

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