il tramonto di un regno








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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

13° Periodo dal 27 aprile al 9 maggio 1945

a) Territorio a sud della linea La Spezia – Bologna – Rimini (ex Linea Gotica): A.M.G./A.C. E LUOGOTENENZA

b) Territorio a nord della linea La Spezia – Bologna – Rimini (ex Linea Gotica): Sotto il controllo degli Alleati. La guerra è ufficialmente finita con la firma della resa delle truppe tedesche ed italiane della RSI il 29 aprile a Caserta.

Settima parte dal 3 al 6 maggio 1945
 


giovedì 3 maggio 1945


Territorio a nord

ULTIME RAPPRESAGLIE DEI TEDESCHI
Provincia di Trento
: a Cavalese i tedeschi uccidono due civili e a Castello due partigiani. A Stramentizzo, presso Molina di Fiemme, una colonna di SS, per rappresaglia contro l’uccisione di tre tedeschi, entra nelle case e trucida vari civili e undici partigiani. Dieci case e una segheria vengono completamente distrutte. Il paesino viene ridotto a una rovina fumante.

Provincia di Udine – A Venzone le SS prelevano il parroco del paese monsignor Faustino Lucardi e lo uccidono, alle 13, con scariche di armi automatiche nei pressi del duomo. Il sacrestano sessantatreenne Antonio Pascolo trasporta il corpo nell’asilo infantile e ne compone la salma con le suore. Recita il rosario nella propria abitazione e verso le 17 esce per comprare il latte. Un gruppo di SS gli spara contro una raffica di mitra. Il poveretto si trascina carponi fino alla porta di casa e poi muore.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Nella zona del Piave la formazione “Nino Nannetti” ha combattuto ininterrottamente dal 27 aprile ad oggi, ha liberato Vittorio Veneto, salvato gli impianti di Fedalto, Nove e Canova e ottenuto la resa del generale von Kemps e del generale von Arnim, comandante del X Corpo d’armata corazzato.


Territorio a sud

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Gli avvenimenti precipitano anche in Germania. Si parla di colloqui in corso che dovrebbero preludere alla resa incondizionata dell’esercito tedesco anche in quel teatro di operazioni.
Viene confermata la morte di Hitler. Ma gli inglesi non ci credono ancora: vogliono vedere il cadavere”.

GLI ALLEATI STANNO COMPLETANDO L’OCCUPAZIONE DEL NORD
Gli alleati giungono a Trieste (vedi foto), Bolzano e Fiume.
I tedeschi nel ritirarsi definitivamente da Fiume fanno saltare la polveriera di Centocelle causando così ancora morti e feriti. Per sei ore la città rimane in mano alla popolazione, poi arrivano i partigiani di Tito e danno inizio ad una strage indiscriminata degli abitanti colpevoli di essere italiani o sospettati di avere collaborato con i tedeschi. Oltre 500 vengono impiccati, fucilati, strangolati o affogati.
A Trieste, appena arresisi i tedeschi, il comando Jugoslavo fa affluire ingenti forze e occupa tutti gli edifici pubblici assumendo il controllo militare e amministrativo della città con a capo il generale Josip Cerni che emana subito la prima ordinanza. L’azione jugoslava è in assoluto contrasto con quanto concordato con il generale Alexander e Tito nel luglio del 1944 a Bolsena e nel febbraio del 1945 a Belgrado. Gli jugoslavi uccidono Scheffer rappresentante del partito socialista nel CLN. Gli alleati non reagiscono con la necessaria fermezza e questa situazione di stallo si protrarrà fino al 12 giugno.

Nella zona di Torino il generale Schlemmer con le sue due divisioni tedesche, la 34^ e la 5^, che hanno creato non pochi problemi ai partigiani di Barbato, si arrende agli alleati.



STORIA POSTALE del 3 maggio
 

 

Cartolina di ospedale raccomandata 3,60 (1,20 + 2,40 di raccomandazione aperta) e interessantissimo piego dell’Istituto Nazionale Infortuni inviato a Boville Enica (Frosinone) a Napoli con tassa a carico come manoscritti raccomandati 4,80 (2,40 manoscritti + 2,40 di raccomandazione aperta) affrancato con valori ordinari usati come segnatasse.
 

 

Cartolina semplice fuori distretto con un blocco di sei del 0,15 Imperiale e un 0,30 Roma. A fianco una lettera semplice 2,00 con cinque 0,30 Roma e cinque 0,10 Imperiale; ACS di Chieti.
 

 

Una lettera e un piego stampe affrancati con presenza di valori sovrastampati PM
 

 

venerdì 4 maggio 1945


Territorio a nord

TEDESCHI
Dollman e il generale Frido von Senger und Etterling, nominato dopo la resa Capo della Commissione tedesca per le norme di capitolazione, vanno a Firenze e vengono ricevuti dal generale Clark. Von Senger, che parla correttamente inglese, rimarrà a Firenze con gli americani fino al 22 maggio.

Dongo – Un partigiano mostra il cappotto tedesco indossato da Mussolini.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Ultime azioni aeree alleate incruente. Due Boston del 13° Squadrone lanciano manifestini su una colonna tedesca a nord di Gemona mentre Baltimore del 500° Squadrone, da Cesenatico, compiono un volo di controllo sulle aree di Trieste e di Parenzo occupate dalle forze partigiane jugoslave.

ULTIME RAPPRESAGLIE DEI TEDESCHI
Provincia di Trento: sulla strada da Centa a Vattaro, paracadutisti tedeschi delle SS sparano e uccidono sette partigiani mentre accompagnavano un’altra colonna di tedeschi a Trento per la consegna al Comando inglese.

Provincia di Udine – A Cividale del Friuli vengono recuperati a fior di terra dalle fosse esterne alla caserma di viale Udine, sede del presidio germanico, trenta cadaveri di fucilati. Fanno parte dei 105 fucilati dai tedeschi (e anche dai fascisti) tra il 2 ottobre 1943 e il 1° maggio 1945. Ne vengono identificati 29. Le esumazioni continueranno fino al settembre 1947.


Territorio a sud

L’ESERCITO ITALIANO
Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro della difesa Casati, nomina Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il generale di divisione Raffaele Cadorna (nella foto), figlio di Luigi Cadorna, noto generale della 1^ guerra mondiale. Cadorna, è stato il comandante generale delle formazioni Volontari della Libertà dell’Italia settentrionale e il consulente militare in seno al CLNAI.

STRASCICHI DELLA GUERRA
A Trieste continuano le violenze dei partigiani jugoslavi nei confronti degli italiani: oltre quattromila vengono arrestati e deportati; tra questi vi sono fascisti ed ex fascisti, ma vi sono anche apolitici, numerosi democratici, inclusi dirigenti del CLN. Molti non torneranno: i loro cadaveri scompariranno nelle foibe.

In Val di Fiemme: Strementizzo e Molina sono distrutte dalle fiamme (16 morti).

A Riva di Vercelli viene assassinata Felicita Rigo ex volontaria repubblichina (nella foto).

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Grande rilievo della stampa e molti commenti verbali al messaggio che Churchill ha indirizzato a Bonomi: dal tono del documento si dovrebbe credere che gli alleati stiano per trattarci un po’ meglio. Ma da qualche parte si eccede in ottimismo fino a voler credere che il contenuto del messaggio sia quasi una promessa di farci intervenire a San Francisco”.

NOTIZIE DALL’ESTERO
Montgomery riceve la capitolazione di tutte le forze tedesche dell’Olanda, Danimarca e Germania Occidentale.

 

STORIA POSTALE del 4 maggio
 

Da “Il Corriere del Mattino” di Firenze:
















 

 

 

 

 

Rara lettera da Roma a Haifa affrancata regolarmente 5,00 con un valore da 5,00 Miti e Simboli con sovrastampa PM. Censura inglese.

 





 

Una raccomandata affrancata regolarmente 7,00 con una quartina del’1,75 Imperiale sovrastampato PM e una lettera da Torino a Vicenza affrancato con valori RSI e affidato ai Corrieri Alta Italia con una onerosa sovrattassa di 14,00 lire, vedi francobollo privato.
 

 

Piego raccomandato come lettera affrancato 7,00, ACS di Firenze e cartolina raccomandata 3,60 con valori Imperiale, sovrastampati PM e Roma.
 

 

Ancora due raccomandate per Roma con valori Imperiale, Miti e sovrastampati PM

 

sabato 5 maggio 1945


Territorio a nord


STRASCICHI DELLA GUERRA
A Trieste, ancora occupata dagli jugoslavi, vengono uccisi cinque dimostranti che stanno seguendo una bandiera tricolore.

A Rosasco (Pavia) viene assassinata l’ausiliaria della RSI Barbara Forlani (nella foto).



Territorio a sud


ATTIVITA’ POLITICA DELLA RESISTENZA
Una delegazione del CLNAI si incontra a Roma con il primo ministro Ivanoe Bonomi per trattare i seguenti punti: rapporti di collaborazione fra i prefetti e i CLN, la ricostruzione del Paese che dovrà essere sopportata in modo particolare da chi ha tratto profitti dal fascismo (epurazione), la riforma agraria e la politica estera.
Il CLNAI e i CVL indirizzano ai partigiani un proclama per invitarli a consegnare li armi agli appositi centri di raccolta.
A Piacenza i maggiori rappresentanti della resistenza piacentina s’incontrano ancora e per l’ultima volta per partecipare alla rassegna delle formazioni partigiane in piazza Cavalli. Sulle divisioni Piacenza, Val d’Arda, Val Nure, sui SAP e sui GAP scrosciano gli applausi, sventolano le bandiere, piovono messaggi e discorsi. Un messaggio di John Breit, comandante del 138° reggimento di fanteria USA: “Vi porgo i sentimenti di tutti i membri di questo comando per la splendida collaborazione e per i servizi resi nelle nostre recenti operazioni. In seguito al vostro valido appoggio nell’aiutarci a scacciare il nemico, molto tempo è stato risparmiato e noi abbiamo potuto avanzare più presto e con perfetta comunione d’intenti per poter affrettare la totale distruzione delle forze nemiche in Italia” .

Arena di Verona - I partigiani depongono le armi (nella foto). Sfila la brigata partigiana “Luciano Manara”. Su una corona di alloro c’è il nome di “Paolo” il comandante caduto.

A Venezia sfilata di partigiani in Piazza San Marco con rappresentanze degli Alleati.
 

 

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Alle 9, per incarico del Re vado dal colonnello inglese Pennycuik, commissario alleato a Napoli, per raccomandargli la ricerca di notizie sulla Principessa Maria di Borbone.
Parte da Roma il tenente G., comandante del nucleo della scorta reale per confortare la madre dopo l’arresto del di lei fratello, il generale dei carabinieri F.T. accusato di essere stato esponente dell’O.V.R.A. Prima della partenza credo opportuno richiamare l’attenzione del tenente sulla sua delicata situazione avendo il defunto padre membro del tribunale speciale e il futuro suocero arrestato come esponente dell’O.V.R.A.: lo invito a interessarsi con molta discrezione alla sorte dello zio. Infatti una catena di coincidenze come quelle annodate intorno alla persona del ten. G. potrebbero servire ottimamente alle sinistre per una campagna contro le persone che circondano il Sovrano. E oggi ogni considerazione di carattere personale deve sparire di fronte all’interesse del Re”.

 

STORIA POSTALE del 5 maggio
 

Da “Il Popolo” di Milano:
 

 

 

 

 




 

Cartolina che presenta i gemelli da 0,50 Imperale e Roma da Mercato Sanseverino a Napoli e cartolina VINCEREMO 0,30 con affrancatura aggiunta a 1,20 con valori Imperiale Miti aerea.
 

 

 

 

Rara cartolina espressa regolarmente affrancata 6,20 (1,20 cartolina fuori distretto + 5,00 di diritto per servizio espresso) con una coppia di 0,60 Roma e un 5,00 Miti sovrastampato PM da Firenze a Reggio Calabria.
 

 

 

 

 

domenica 6 maggio 1945


Territorio a nord


GLI ALLEATI GIUNGONO AL PASSO DEL BRENNERO E COMPLETANO L’OCCUPAZIONE DI TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.


Si ricorda che nella cartina il colore giallo indica il territorio italiano amministrato dagli Alleati e il colore arancione quello restituito al’amministrazione della Luogotenenza









La campagna d’Italia, iniziata l’11 giugno 1943, è costata alle truppe anglo – americane 31886 morti e 157000 tra feriti, prigionieri e dispersi.

 

 

 

 


Nella successiva cartina le linee di avanzata delle Armate Alleate dalla conquista di Bologna al Brennero



Riepilogo dello sviluppo che ha avuta la Campagna d’Italia
 

STRASCICHI DELLA GUERRA
A Buglio in Monte (Sondrio), viene assassinata, dopo avere subito violenza, la terziaria francescana Angela Maria Tam, volontaria della RSI (nella foto).




 





Territorio a sud

ATTIVITA’ DEI COMITATI DI LIBERAZIONE NAZIONALE
A Milano, in un convegno dei CLN regionali dell’Alta Italia, viene richiesta la formazione di un governo che sia l’espressione dei CLN e che provveda “ad un radicale rinnovamento della direzione politica del Paese”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli
– “Continui colloqui sulla Venezia Giulia. La situazione si muove con somma rapidità. (…) Ho deciso di rimanere qui a Napoli. Le cose a Roma vanno benissimo e l’Italia Settentrionale (fatta eccezione per le azioni di Tito sulla frontiera orientale e quelle dei francesi su quella occidentale) dimostra si sapersi comportare meglio di quanto sperassi. Telefono due volte al giorno a Stone e una volta al giorno all’ambasciatore Charles. Io però devo stare qui per affrontare il problema Tito.
Purtroppo, gli americani hanno iniziato ad assumere un comportamento quanto mai irritante. Secondo loro dobbiamo occupare e governare tutta la Venezia Giulia. Il che è del tutto fuori della realtà. Nel febbraio scorso, credo che quando il feldmaresciallo è stato in visita da Tito avrebbe potuto raggiungere un accordo meramente militare circa la linea di demarcazione fra le nostre forze e le sue. In questo modo Tito avrebbe avuto Fiume e Pola e noi avremmo avuto Trieste. L’opinione pubblica italiana sarebbe stata soddisfatta e tutto avrebbe così potuto restare tranquillo fino a quando non si fosse arrivati al vero e proprio trattato di pace. Invece ora non so se una cosa del genere sia possibile. Eppure, anche ora gli americani (per voce del dipartimento di Stato) vogliono tutto. Il bello è che il dipartimento americano della Guerra non consente che usiamo soldati americani e il presidente dà indizi di cominciare a spaventarsi. Se non stiamo molto attenti, ci sarà un altro caso “Grecia” e, come al solito, dovremo essere noi a cavare le castagne dal fuoco. Ancora mi sta molto a cuore un accordo Alexander – Tito sul piano militare, senza riferimento alcuno alle questioni politiche, come, ad esempio quella della sovranità ecc. Ho paura però che sia troppo tardi. Al solito dai governo americano e inglese non è arrivata istruzione alcuna: solo incertezza e silenzio. Intanto, i neozelandesi occupano le banchine (del porto di Trieste), mentre gli jugoslavi tengono la città. La prova di forza è in pieno svolgimento. Abbiamo affidato ad una divisione americana il compito di prendere Gorizia (Si tratta di un’operazione ben studiata e il feldmaresciallo ha cercato di predisporla con molto acume). (…)”.



STORIA POSTALE del 6 maggio
 

 

Affrancatura filatelica regolarmente viaggiata da Verona a Noale (VE), l’affrancatura regolarmente di lire 7,00, presenta il raro 3,00 Monumenti Distrutti, due 1,00 Fratelli Bandiera i gemelli (rara combinazione quando casuale) da 0,50 Novara e Monumenti Distrutti, quattro pacchi da 0,10 un 0,30 Monumenti. A fianco un piego raccomandato da Bologna a Novi Ligure (GE) affrancato con la presenza di un valore Propaganda di Guerra con vignetta asportata.

 

 

 

 

Cartolina postale Mazzini ex RSI affrancato come supporto con due valori Novara da 0,35 e 0,15 a nascondere effige e simboli RSI al centro.






 

 

 

 

 

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