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MARIO TIDDIA
NOTO “CINCINNATO”

di Salvatore PICCONI(Philasport n. 102 aprile/giugno 2017)

Molto nota ai tifosi sardi e un pò meno a quelli “continentali” è la figura di un terzino del Cagliari, Mario Tiddia. Nato a Sarroch nel 1936 divenne ben presto una bandiera della squadra rossoblù.

Era noto con il soprannome di “Cincinnato”, perché una volta finite le partite di calcio si ritirava in campagna, dedicandosi ai lavori agricoli, la sua passione unitamente a quella pallonara.

Da giocatore partecipò all’ascesa del Cagliari, che allora militava in una modesta serie C; grazie all’esempio e alla grinta che Tiddia trasmetteva ai compagni riuscì ad arrivare in serie A nel campionato 1963-64.

Dal 1967 inizia il suo declino, poiché gli vengono preferiti terzini di maggiore esperienza come Martiradonna e Zignoli. Vince con il Cagliari lo scudetto del 1970, senza giocare nemmeno una partita.

La parte della carriera di Tiddia che ho vissuto in prima persona è stata quella di allenatore; anche in questo caso ha continuato a guidare il suo amato Cagliari, prima come vice allenatore dal 1973 e poi come allenatore nel 1975-76, l’anno in cui un infortunio costrinse Gigi Riva a terminare la sua carriera. Nonostante una rincorsa disperata, la squadra retrocede in serie B; l’anno dopo Tiddia non viene riconfermato e riprende l’attività agricola, come Cincinnato nell’antica Roma.

Nel 1978-79 torna a fare l’allenatore del Cagliari, lo riporta in serie A, e lo guida ad una tranquilla salvezza negli anni successivi, fino all’anno 1981-82.

Nel 1982-83 guida la mia squadra del cuore, la Torres di Sassari in serie C2 girone A, sostituendo un mito come il compianto Vanni Sanna, a cui oggi è intitolato lo stadio. Sotto la guida esperta di Tiddia la Torres conquista un brillante terzo posto, che però non serve per conquistare la serie superiore.

L’impresa più grande di Tiddia, riesce ancora con il suo Cagliari.
Siamo nella stagione 87-88 e il Cagliari, retrocesso nel frattempo in serie C1, rischia la retrocessione nella serie inferiore; solo la grande esperienza di Tiddia lo salva da quello che sarebbe stato il punto più basso di tutta la sua storia calcistica. Finita la stagione Tiddia torna a fare Cincinnato in via definitiva e in panchina subentrerà con migliore fortuna Claudio Ranieri. Un anno dopo la sua morte, nel 2010, il comune di Sarroch gli intitola lo stadio.

L’annullo commemorativo realizzato per l’intitolazione dello Stadio Comunale a Tiddia


L’unico annullo con il simbolo del "Cagliari Calcio 1920" concesso nel 2003, dopo che Tiddia aveva terminato la sua carriera di allenatore.