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LIVORNO - VIA DI MARE - A - B - C -

di Pietro Lazzerini

Caratteristiche e impieghi.
L'importanza delle convenzioni franco-sardo-toscane.

È ormai appurato doversi attribuire al bollo "D'OLTREMARE LIVORNO", nei due tipi, la funzione di avviamento sanitario e non postale.
Di conseguenza dobbiamo considerare come primi bolli postali marittimi i tre bolli a doppio cerchio grande, recanti scritto fra i due cerchi le parole in stampatello: "LIVORNO VIA DI MARE A-B-C".

Caratteri in stampatello abbastanza marcati. Le lettere "A". "B". "C" molto grandi. Dimensioni: cerchio esterno mm.280, cerchio interno mm. 166

Dal 1843 al 1851, periodo di uso appropriato, furono in gran parte impressi con il colore nero. Si conoscono in rosso solo nel 1844. in quell'anno negli uffici postali di Livorno furono sostituiti i tamponi neri con quelli rossi. Non se ne capisce il motivo.

1843 - 1851 nero
1844 rosso
1843 - 1851 nero
1844 rosso
1845 - 1851 nero
1844 rosso
II bollo "C" rosso e nero, venne usato, ma con diverso significato, dopo il 1851.
Si conosce anche in azzurro per le provenienze da Alessandria d'Egitto.


Molte le ricerche fatte presso gli Archivi di Stato di Firenze e Livorno, specialmente da Palmieri e Bargagli e più tardi da Ambrosi e dal sottoscritto per chiarire le modalità di impiego e le funzioni di questi bolli, ma non è stata rinvenuta una documentazione tale da consentire di fare piena luce in proposito. I soli dati utilizzabili a tal fine sono stati ricavati dalla regolamentazione postale del 1850-51, che per altro ha per oggetto l'impiego del nuovo bollo V.P.M. (Via Particolare Marittima) il cui uso viene a coincidere con la cessazione di quello dei bolli in oggetto.
Le ipotesi formulate da Sogno, Ravasini, Cora, Matteoli-Bardzki furono inizialmente indirizzate verso una spiegazione legata all'origine delle lettere sia per la provenienza, sia per la linea di navigazione adottata, ma l'esame accurato del materiale fece scartare questa evenienza. L'idea più attendibile risultò essere quella legata al porto delle corrispondenze. Tutte le lettere giunte franche di porto fino a Livorno venivano contrassegnate con il "LIVORNO VIA DI MARE A". In partenza, una volta pagata la tassa, si segnalava quanto avvenuto barrando la lettera o con due segni intersecanti, o con un tratto trasversale.
Per chiarire ciò si veda la lettera sotto riprodotta: spedita da Vichy (Francia) il 24 luglio 1851, transitata da Roanne (24 luglio), Lione (25 luglio), Livorno (3' luglio)

giunse a Firenze lo stesso giorno. Si vedono: segno di porto franco, bolli di "Port payè", bollo della Strada Ferrata (S.V.) doppi cerchi francesi di partenza e transito, bolli a banderuola di transito a Livorno e di arrivo a Firenze. Cifre manoscritte di tasse pagate alla partenza.
Gli altri due bolli "B" e "C" erano invece destinati alle lettere in porto assegnato, cioè da pagarsi dal destinatario. Non risulta facile stabilire secondo quali criteri venisse usato l'uno o l'altro bollo.
Secondo opinione diffusa il "B" era riservato alle lettere che arrivavano a Livorno gravate dalle tasse che il mittente non aveva pagato o aveva pagato solo parzialmente, nel caso ove non esistesse convenzione postale fra lo stato di partenza e il Granducato di Toscana. Queste lettere viaggiavano con i vapori convenzionati francesi.

16 giugno 1846 - Da New York a Livorno Bollo rosso di transito francese per lettere provenienti dall'Inghilterra "2 ANGL. 2 BOULOGNE "(Ufficio esteri di Parigi). Tassata in arrivo per 48 grazie importo per corrispondenze del peso di 1/2 oncia. Al verso bollo di transito di Londra (13 luglio) e di arrivo a Livorno (23 luglio).

Il bollo "C" era impresso per le lettere giunte a Livorno con i battelli commerciali e consegnate direttamente alla nave dal mittente.
Per queste l'Ufficio di Livorno pagava al Capitano una particolare quota per il trasporto.
Queste lettere non presentano quasi mai il bollo dell'Ufficio di partenza e quando raramente lo portano significa che alla partenza la lettera era stata affidata al vapore dall' Ufficio postale.
Un quadro relativo al significato e ai criteri di impiego dei tre bolli.
LIVORNO-VIA DI MARE A o B o C, se pure appare in grandi linee accettabile, presenta non poche lacune e contraddizioni riguardo ai B e C.
Alcune lettere viaggiate sicuramente con i vapori francesi, furono marcate in arrivo con l'annullo "C" anziché con il "B" usato normalmente per questi battelli. Queste lettere provengono normalmente dal meridione, Napoli, Civitavecchia, Malta etc, e presentano il bollo dell'Ufficio postale di partenza.
Il Del Bianco suppone che l'accordo con le poste francesi funzionasse solo per le lettere provenienti dal territorio francese o dagli stati europei o atlantici per la via di Marsiglia, mentre le altre subissero lo stesso trattamento dei bastimenti commerciali.
Per le tante lettere che ho potuto visionare sono in pieno accordo con queste spiegazioni. Se il bollo "C" dovesse essere attribuito solo a lettere giunte con i battelli commerciali e consegnate direttamente al capitano, queste non dovrebbero mostrare il bollo con il nominativo dell'ufficio postale d'impostazione che invece appare nella quasi totalità delle missive dal 1844 al 1852.
Si potrebbe spiegare con il passaggio del pacchetto di lettere dall'Ufficio postale di partenza al bastimento di commercio nel caso, per esempio, che il vapore ufficiale fosse già partito. D'altra parte molte lettere recano scritta chiaramente la loro presenza sui vapori francesi.

15 Marzo 1847 - Lettera da Malta a Livorno. Tassata per 34 crazie importo per lettere del peso di 17 danari.
Al verso bollo di Malta e bollo di arrivo di Livorno (20 marzo 1847)

In definitiva non si è mai potuto riscontrare che lettere giunte a Livorno da Marsiglia rechino il bollo "C" e quelli provenienti dal Sud presentino il bollo "B".
Esistono alcune lettere con il "B" per provenienze da Malta ma tutte in tardo periodo, ovvero negli ultimi mesi del 1852 e quindi successivamente ad alcuni mutamenti che è bene ricordare:

1° II primo febbraio 1852 aveva trovato applicazione la notificazione della Sovrintendenza delle Poste granducali per l'adozione del nuovo bollo V.P.M. (Vie Particolari marittime) per le lettere trasportate dai battelli privati.

2° I Paquebots postali francesi passano nel 1852 dalla "Administration des Postes" alla "Compagnie des Services Marittimes des Messaggeries nationales". 

3° Le modifiche alle convenzioni franco-toscane con l'introduzione dei nuovi bolli nominativi dei Paquebots, ma soprattutto con l'istituzione dal Settembre della prima "Ligne d'Italie", detta indiretta o regolamentare con orari diversi.

Questi mutamenti possono aver comportato, per questo breve periodo finale, anche un diversi uso dei bolli destinati alle lettere provenienti in porto assegnato da Malta, per cattiva interpretazione del regolamento o per errore del bollatore medesimo.

18 aprile 1850 - Da Messina a Livorno. Tassata a Livorno per 12 crazie, primo porto dal Regno delle due Sicilie. Manoscritto: "Per Postale Francese "

Deve comunque tenersi presente l'art. 2 della notificazione del 1851:

"L'ufficio di Livorno seguiterà a cambiare, come al presente la corrispondenza per via periodicamente per mezzo dei piroscafi postali francesi con gli uffici di Marsiglia e di Parigi e con quelli mantenuti a spese della Francia ad Alessandria, Smirne, Dardanelli e Costantinopoli e straordinariamente a mezzo dei bastimenti mercantili".

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