falsi in filatelia


 

 










pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori
falsi in filatelia

Ancora un differente tipo di falso del prioritario da 0,60 senza millesimo


di Luciano Nicola CIPRIANI

 

Recentemente, controllando le tipologie di timbri sui francobolli prioritari con Giovanni Leone, ci siamo imbattuti su alcuni ritagli di buste con affrancature false. Tutti apparentemente uguali e caratterizzati dalla fustellatura ad ondine di passo 10. Naturalmente la curiosità fa da padrona in questi momenti e, con la mia solita abitudine di controllare sempre tutto con la lente a 10x, ho controllato tutti i falsi. Erano circa una decina, ma uno era differente, vediamo in cosa.
Nella figura 1 è riprodotto un originale senza millesimo emesso in ottobre 2006, nella figura 2 il falso noto e già descritto (La Ruota Alata n. 62), nella figura 3, invece, la nuova scoperta. Tutti i falsi prioritari sono stati realizzati in offset, mentre l’originale è in rotocalcografia. L’offset può essere realizzato sia con tratto pieno, sia con retinatura. Il falso noto da tempo è stato realizzato a tratto pieno; orbene la nuova scoperta è stato invece realizzato con retino. Ma, più che le parole, valgono le immagini. Da notare anche le date degli annulli, tutti del CMP di Roma Fiumicino, che riportano le date tra il 2007 e il 2008 per il falso noto, il 2008 per il nuovo falso oggetto di questa breve nota di cui ne conosciamo solo questo esemplare. Ma vediamo come si presenta, naturalmente alla lente, perché ad occhio si vede abbastanza poco.
Prima di passare alla descrizione delle immagini propongo la mia ipotesi relativamente alla esistenza di questa variante del falso da 0,60 senza millesimo. Le scritte nei francobolli prioritari di questa emissione, e non solo, emessi dall’IPZS, sono caratterizzati da una stampa che sembra retinata, retino molto denso fatto da punti molto piccoli, sembrerebbe una stampa a getto d’inchiostro, ma è solo per spiegare l’effetto di stampa perché questi francobolli, come è noto, sono stati stampati in rotocalcografia. Questo carattere conferisce alle scritte ed ai segmenti del tratteggio una leggera imperfezione dei bordi come si può mettere in evidenza nelle immagini a seguire. Al contrario, tutti i falsi prioritari sono stati stampati in offset e le scritte, in particolare, sono a tratto pieno. Quest’ultimo carattere conferisce alle scritte un contorno molto preciso che ben si distingue dagli originali. Il falso di recente scoperta potrebbe rappresentare un tentativo di realizzare le scritte a contorni non precisi per somigliare maggiormente all’originale.
Guardiamo le immagini prendendo in considerazione tutti i particolari della vignetta. Nella figura 4 è riprodotta la scritta postaprioritaria, in alto l’originale e a seguire verso il baso il falso noto e la nuova varietà. Come si può notare, nel nuovo falso è stato usato un retino a rete con le parti bianche a forma di piccoli quadratini. Si noti il contorno delle scritte sulla base di quanto esposto poco sopra. Quando scrissi l’articolo per il falso noto (LRA n.62) misi in risalto la differente forma delle t e delle a; in particolare, nella imitazione le t hanno una testa con la punta molto pronunciata, mentre le a hanno l’occhiello superiore più aperto.
Bene, questo carattere è identico nei due falsi. Osserviamo anche la scritta ITALIA (figura 5), le tre immagini sono allineate a sinistra e si può notare lo sfasamento di alcune lettere rispetto all’originale e l’entità dello spostamento è identico nei due falsi.
Nella figura 6, invece, è riportato il valore, preceduto dal simbolo dell’euro sovrastati dal tratteggio. In questa immagine non ci sono variazioni geometriche nelle scritte, ci sono invece differenti font. In primis la forma ovoidale dell’euro che nell’originale è una porzione di cerchio e la virgola che nei due falsi ha la testa quadrata. Entrambi questi caratteri differenti rispetto all’originale, sono identici invece nei due falsi. La stessa situazione riscontriamo nelle due ultime immagini.
Nella figura 7 la P all’interno del disco nero che nell’originale ha una “retinatura” molto fine in cui le ombre ed le zone chiare le conferiscono un effetto tridimensionale; molto più piatte appaiono le P nei due falsi le quali sono state realizzate con un retino puntinato. Infine, la figura 8 mette a confronto il colore arancio del fondo. Risalta nei due falsi la puntinatura del retino.