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uso del bollo a cuore ebdomadario in Toscana

di Luigi Impallomeni

(aggiornamento della ricerca collegiale ASPOT, pubblicata sul n. 23 del Vaccari Magazine)

Oggetto della ricerca è dare una spiegazione all’ utilizzo dei bolli a cuore con numero settimanale utilizzati dalle Direzioni Postali di Firenze, Livorno e Siena a partire dalla seconda metà del XVIII secolo.
È noto che Firenze e Siena usarono 52 timbri ebdomadari, mentre Livorno ne utilizzò 53. Dobbiamo partire dall'anno 1767, allorquando l'Amministrazione Generale delle Poste emanò una direttiva, non trovata negli archivi nel suo testo originario, mentre è stato trovato, in un fascicolo del 1775, il “Regolamento dell'Ufficio della Posta Generale di Firenze - per le incumbenze del personale" che riporto integralmente:

"Essendosi ordinato che tutte le lettere le quali toccano questa Posta Generale vengano munite del bollo di essa, resta da precisarsi il metodo che dovrà osservarsi in questa operazione. E perciò si ordina che tutte le lettere le quali debbano distribuirsi in questa Posta Generale dal distributore o dai distributori, debbano essere munite di un bollo esprimente non solo il nome di questa Capitale, ma ancora la settimana in cui esse saranno giunte nella medesima, il che potrà ottenersi con numeri arabici, prendendo per unità la prima Domenica di ogni mese. E quanto alle altre lettere che debbono spedirsi altrove essendo influite a questa Posta Generale, per mezzo di qualche Uffizio corrispondente, dovranno segnarsi col bollo esprimente il solo nome di questa Capitale, a differenza di quelle che fossero state messe a questa Posta Generale dai Ministri e Particolari di questa Città, le quali si segneranno col bollo a numero sopra indicato".

(lettera circolare spedita da Firenze, sabato 2 marzo 1767, per Castiglion
Fiorentino, timbrata con il n° 12, la domenica 3 marzo fu inviata a
Castiglion Fiorentino ed annullata in partenza con il n° 13)

L'ufficio di Firenze, in ossequio alla direttiva suddetta, fece preparare i timbri e contò le settimane dell'anno in corso (1767), ovvero le 52 domeniche e diede disposizione affinché fosse usata detta numerazione a partire dalla prima domenica che cadeva il 4 gennaio, pertanto usando la numerazione dal n° 1 al 52. e proseguendo al termine dell’anno con il numero 52 fino alla prima domenica di gennaio.


lettera spedita da Bologna venerdì 8 gennaio 1808, giunta a Firenze sabato 9 gennaio ed annullata con il n° 1


lettera spedita da Colle lunedì 4 gennaio 1802, giunse a Siena martedì 5 gennaio ove fu apposto il n° 1

Le impronte dei bolli a cuore, che contenevano i numeri della settimana, furono fuse nel decorso degli anni d’utilizzo in alcune copie, come si può notare dalle differenze riscontrate nelle impronte, così come non sono perfettamente uguali i numeri che venivano inseriti all’interno dei bolli stessi, anche essi, preparati in più copie.

Gennaio 1767

Domenica

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

 

 

 

 

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

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23

24

25

26

27

28

29

30

31

L'ufficio di Livorno, adeguandosi al citato Regolamento a partire dal 1786, avendo constatato che detto anno aveva 53 domeniche (1 gennaio e 31 dicembre erano domeniche), predispose la numerazione da 1 a 53.
In tal modo i livornesi attuarono un sistema diverso essendosi accorti che il metodo fiorentino, con solo 52 timbri, procurava degli slittamenti al termine e all'inizio dell'anno che potevano essere non corretti per gli scambi commerciali.

Lettera spedita da Firenze martedì 30 dicembre 1783, giunta a Livorno giovedì 1 gennaio 1784 ove venne annullata con il n° 1
lettera spedita da Costantinopoli martedì 25 novembre 1806, giunse a Livorno via di mare martedì 30 dicembre 1806 ove venne disinfettata per fumigazione ed apposto il n° 53 dell'ultima settimana dell'anno, rispedita a Firenze giunse sabato 3 gennaio 1807 ed annullata con il n° 52

Gennaio 1786

Domenica

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

 

 

 

 

Dicembre 1786

Domenica

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

 

 

 

 

 

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

 

 

 

 

 

 


Chiuso l'anno con la bollatura della 53a settimana del 1786, Livorno iniziò a bollare con l'ebdomadario numero 1 già dal primo giorno dell'anno successivo, senza attendere la prima domenica, che venne identificata con il numero 2, pertanto utilizzando ogni anno anche il numero 53. Da questo diverso sistema di identificare le settimane scaturisce la possibilità di notare lettere che presentano contemporaneamente il bollo settimanale di Livorno e quello di Firenze con numero di settimana diverso (la corrispondenza che giungeva a Firenze da località infette doveva essere inviata ai lazzareti di Livorno per la disinfezione e poi rispedita a Firenze.), a dimostrazione dei due sistemi adottati.
lettera spedita da Costantinopoli giovedì 10 luglio 1806, arrivata per mare a Livorno mercoledì 23 luglio ove fu disinfettata ed apposto il n. 35, inoltrata a Firenze vi giunse venerdì 25 luglio ed annullata con il n. 34

L'ufficio di Siena nel 1792, anno che iniziava di domenica come il 1786 ed aveva 53 domeniche, iniziò l’uso del bollo ebdomadario ma seguì l'esempio di Firenze e non quello di Livorno , pertanto con 52 settimane.

Gennaio 1792

Domenica

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

 

 

 

 

Dal 1767 al 1808 gli anni con 53 domeniche furono:
1769 – 1775 – 1786 – 1792 – 1797 – 1804.

Mentre per Firenze e Siena l’utilizzo di ogni bollo settimanale fu omogeneo con 7 giorni per ogni settimana e per ogni anno di utilizzo, per Livorno, in virtù del sistema adottato di 53 settimane, si ha che il bollo n° 1 e n° 53 hanno un utilizzo diverso a seconda dell’anno, che può variare da 1 a 7 giorni, come evidenziato nella tabella allegata.
Sono da considerare rari ®® i bolli con n° 1 degli anni 1791 e 1803 e con il n° 53 degli anni 1786 e 1797, abbastanza rari ® i bolli con il n° 1 degli anni 1790 – 1796 – 1802 e 1808 e quelli con il n° 53 degli anni 1787 – 1792 – 1798 e 1804.

ANNO

N° 1

N° 53

NOTE

1786

7

1

 

1787

6

2

 

1788

5

4

ANNO BISESTILE

1789

3

5

 

1790

2

6

 

1791

1

7

 

1792

7

2

ANNO BISESTILE

1793

5

3

 

1794

4

4

 

1795

3

5

 

1796

2

7

ANNO BISESTILE

1797

7

1

 

1798

6

2

 

1799

5

3

 

1800

4

4

 

1801

3

5

 

1802

2

6

 

1803

1

7

 

1804

7

2

ANNO BISESTILE

1805

5

3

 

1806

4

4

 

1807

3

5

 

1808

2

7

ANNO BISESTILE


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