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Bartolomeo Cattaneo


di Costantino GIRONI

Gli amici della Valtellina ricordano Bartolomeo Cattaneo nel 130° anniversario della sua nascita.
Bartolomeo Cattaneo nacque a Grosio provincia di Sondrio, in Valtellina, il 30 gennaio 1883.
Primo degli italiani e sesto nel mondo, conseguì il brevetto di pilota civile a Pau, presso la scuola di aviazione Blériot diretta da Alfred Leblanc, il 10 maggio del 1810 su un apparecchio costruito da Luigi Blériot, di cui era stato allievo.
Essendo egli di nazionalità italiana, gli fu assegnato dall’Aero Club d’Italia il brevetto di pilota aviatore n° 2, preceduto soltanto da quello conferito a Mario Calderara, il 12 settembre 1909. Ancor prima di ottenere il brevetto di pilotaggio aveva già partecipato a numerose gare e si era aggiudicato vari premi: a Reims, Lilla, Blackpool e Lanhort. Nel 1910, in particolare vinse i principali premi in gare aviatorie ed a Verona nel maggio di quell’anno conquistò il primato d’altezza salendo a 1670 metri con un monoplano Blériot. Nel mese di giugno partecipò al meeting di Rouen, dove conquistò il primo posto nella gara di velocità. Al meeting della Champagne, nel mese di luglio Cattaneo si classificò secondo, e in agosto a Lanark in Scozia, il nostro pilota fu primo nella totalizzazione dei voli di distanza (399 miglia) .
Il 23 settembre dello stesso anno il famoso pilota peruviano Geo Chavez che per primo aveva traversato le Alpi, precipitò per la rottura delle ali del suo velivolo quando stava per atterrare a Domodossola. La notizia dell’incidente scosse l’opinione pubblica mondiale ed il Cattaneo per onorare la memoria del caduto e per riaffermare la validità ed il sicuro avvenire del mezzo aereo, si recò in Argentina.
Prima di partire per il Sud America partecipò, alla fine di settembre, al “Circuito Aereo Internazionale “ di Milano dove risultò primo nella prova di velocità, secondo in quella di altezza e terzo nella totalizzazione della distanza. Si imbarcò poi a Genova il 12 ottobre 1910 sul piroscafo “America”, portando con se cinque casse contenenti le parti smontate di due monoplani Blériot.


In Argentina volò, per primo, nel novembre seguente, coi suoi aerei Blériot propulsi da un motore Gnome da 50 HP, raggiungendo i 1500 metri e una velocità che costituì un primato.

Nello stesso anno, il 16 dicembre, dopo forzati rinvii, effettuò un volo di 74 Km da Buenos Aires a Colonia (Uruguay), sorvolando il Rio de La Plata e conquistando il premio di 100.000 lire messo in palio per chi avesse compiuto l’impresa. Alle 2 del pomeriggio il Blériot di Cattaneo decollava dal campo della Società Sportiva Argentina di Buenos Aires e dopo aver effettuato alcune evoluzioni di prova, si diresse verso est. Alle 4 circa dopo lunga ed ansiosa attesa finalmente fu segnalato il sopraggiungere dell’aereo di Cattaneo. Il nostro aviatore avrebbe dovuto impiegare non più di un’ora: egli giustificò il ritardo verificatosi, causa un errato punto di riferimento studiato in precedenza per orientarsi; si diresse troppo a sud e accortosi dell’errore fu costretto ad atterrare in una località 32 chilometri a nord di Colonia.
Subito dopo l’atterraggio nel punto prestabilito, l’aviatore fu acclamato da una moltitudine delirante. Nel volo di ritorno, Cattaneo avrebbe dovuto trasportare la corrispondenza appositamente annullata con lo speciale bollo aereo lineare su due righe “Por aeroplano – Cattaneo”, ufficialmente autorizzato dalle autorità postali uruguayane. Evidentemente, ragioni di opportunità, se non di prudenza consigliarono il Cattaneo a trasportare il suo Blériot, col piccolo dispaccio postale, per via fluviale.

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 


Scoppiato il primo conflitto mondiale, il Cattaneo si arruolò volontario e fu utilizzato come istruttore con il grado di tenente, in varie scuole di pilotaggio. Alla fine della guerra lasciò l’Aeronautica militare e continuò la sua opera come pilota civile.
Nel 1929 egli fu incaricato di effettuare il rilevamento aerofotogrammetrico della regione di San Paolo in Brasile
Nel 1930 quando già erano in esercizio in Brasile linee aeree francesi, tedesche e nordamericane, il Cattaneo propose l’utilizzo di aerei italiani. Il progetto che si sarebbe dovuto avvalere di aerei Caproni, non ebbe però sviluppi.
Gli ultimi anni del Cattaneo furono piuttosto oscuri. Affetto da angina pectoris, morì improvvisamente a San Paolo il 3 aprile 1949 ed in quel cimitero riposa.

annullo usato a Buenos Aires il 16 dicembre 1995 a ricordo dell'85° anniversario del volo di Bartolomeo Cattaneo da Buenos Aires a Colonia (Uruguay) (Roberto Gottardi)

 

 

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