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Associazione italiana collezionisti

di affrancature meccaniche

servizio stampa e comunicazione: Fabio Bonacina, e-mail fabio.bonacina@infinito.it


comunicato stampa dell'AICAM pubblicato su "il postalista"

Affrancature da... cinema

Quindici anni di ricerche per individuare un centinaio di impronte che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, hanno promosso i grandi film nel Bel Paese. È la nuova pubblicazione edita dall’Aicam, intitolata “Il cinema in Italia”

Milano (15 marzo 2010) – “Da “Bulli e pupe” a “La nonna Sabella”, da “L’isola del tesoro” a “Oklahoma!”, da “Guerra e pace” a “I diavoli verdi di Montecassino”: tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, per promuovere numerosi film, vennero impiegate anche le affrancature meccaniche. Queste, in genere, sono grandi, vistose ed oggi ricercatissime dagli specialisti. Tutte quelle che si conoscono, un centinaio, sono state repertoriate, classificate e riprodotte (dopo un attento intervento restaurativo, così da valorizzarne i dettagli) da Paolo Padova e Manlio De Min nella guida “Il cinema in Italia”, realizzata dall’Aicam (112 pagine, 12,00 euro spese di spedizione in Italia comprese).
“Le scoprimmo -spiegano gli autori- trent’anni fa; ebbe inizio una ricerca mirata, con risultati sorprendenti: questi documenti risultavano, se non rari, sicuramente difficili da reperire, inoltre erano più numerosi di quanto si pensasse”. Il lavoro ha richiesto il coinvolgimento di diversi altri appassionati ed una indagine sviluppata nel tempo, ed oggi rappresenta l’iniziativa editoriale di maggior impegno fra quelle realizzate finora dall’Aicam.
Nel repertorio le imnagini delle impronte sono associate alle schede, scritte in italiano ed inglese, dei film cui si riferiscono con indicati i principali protagonisti, il regista, la trama ed altri elementi; l’opera è rivolta ai filatelisti (meccanofili e tematici in particolare) ma anche ai cinefili, che potranno trovare in questo materiale un mezzo di promozione insospettabile.

Cosa sono le affrancature meccaniche
Le affrancature meccaniche sono quelle impronte, in genere rosse, che sostituiscono i francobolli nelle corrispondenze dei grandi utenti, come ditte, banche e comuni. Rappresentano una specializzazione all’interno del collezionismo postale.
Contrariamente a quanto si crede, il sistema è piuttosto antico: è stato introdotto agli inizi del Novecento; in Italia è giunto nel 1927 ed è tuttora operativo.
L’Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche (Aicam) è il sodalizio che dal 1982 unisce gli appassionati del settore; per numero di iscritti è oggi il primo al mondo.
Tre, fondamentalmente, i modi con cui avviare una raccolta: per tema (ossia in base ai testi e alle illustrazioni presenti sull’impronta), per tariffa (privilegiando quindi gli usi postali), per tipo di macchina (approfondendo gli aspetti tecnici). Un anno di Aicam costa 27,00 euro.

 

 


segreteria Aicam presso Manlio De Min, via Grandi 10-F, 20060 Cassina de’ Pecchi (Milano)
e-mail: info@aicam.org; internet: www.aicam.org; telefono: 339.76.17.713
 


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