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  Instruzioni per i Ministri dell'Uffizio della Posta di Arezzo
 

 



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Instruzioni per i Ministri dell'Uffizio della Posta di Arezzo

a forma della Tariffa in Stampa del 23 maggio 1814 al primo colonnino che riguarda l'Uffizio G.le delle Poste di Firenze.

Amministratore

I° Dovrà l'amministratore trovarsi presente all'arrivo delle lettere, ed all'apertura dei Pieghi, a fare la Scelta e la Tassazione delle Lettere unitamente al di Lui ajutante di poi farne ambedue la distribuzione alla finestra nei giorni, ed ore stabilite nel qui unito orario.

2° Sarà parimente sua cura di assistere unitamente all'ajuto suddetto alla scelta, e spedizione delle lettere per fuori, sottoscrivendone i fogli di arrivo e formandone in seguito i respettivi Pieghi.

3° Dovrà firmare tutti i mandati tanto per Entrata, come per uscita che dovranno essere stesi dall'Ajuto

4° Ogni sera dovrà levare dalla cassetta della distribuzione in presenza dell'ajuto il contante ricavato dallo smercio delle lettere, e passarlo in altro luogo sicuro, dovendo esso solo essere responsabile del contante in tali forma riscosso.

5) alla fine poi di ogni sera (?) dovrà fare unitamente all'ajuto il riscontro delle lettere, che si troveranno inesitate alla distribuzione, notandone l'importare nel Ristretto (?) dell'incassato, e speso in detto mese da esso compilato, e che munito della propria firma, e di quella dell'Ajuto dovrà rimettere dentro la prima settimana dopo spirato il respettivo mese all'Uffizio G.le delle Poste in Firenze assieme con la somma in contanti resultante in avanzo nel Ristretto di ciascheduno mese.

6 dovrà tenere una ordinaria corrispondenza con i distributori di Castiglion Fiorentino, e di Cortona per le lettere che spedirà, o riceverà dai medesimi, avvertendo che queste siano sempre volta per volta accompagnate dai respettivi Fogli di avviso, che ne indichino il loro importare, di cui terrà conto esatto (?) ritirandone l'equivalente alla fine di ogni mese con passarlo in entrata nel suo Ristretto ed in partita distinta desunta dal libro di prima nota, che dovrà a tale effetto tenersi dall'ajuto.

7 Sarà poi di Lui speciale cura l'invigilare che tutte le operazioni dell'Uffizio vadano in regola, e che tanto l'ajuto, come il Giornaliere adempiscano esattamente le rispettive incumbenze state loro assegnate, dandone in caso contrario avviso al Soprintendente del Dipartimento G.le delle Poste in Firenze.

8 Se per il miglior Servizio dell'Uffizio della Posta di Arezzo occorressero altre istruzioni, sarà cura dell'Amministrazione di farne la proposizione al Soprintendente G.le delle Poste, ma non sarà ad esso permesso di variare quelle espresse di sopra senza ricorrere al Soprintendente suddetto tanto in rapporto alle proprie incombenze, quanto per quelle dell'ajuto, e del Giornaliere.

Ajuto

1 dovrà trovarsi presente all'arrivo delle lettere ed all'apertura dei Pieghi a fare la scelta, e la tassazione delle lettere unitamente all'amministratore, e di poi farne la distribuzione alla finestra, ove dovrà rimanere alternativamente con l'Amministratore nelle ore prescritte dall'orario unito all'instruzioni per l'Amministratore medesimo.

2 Sarà parimenti sua cura di assistere unitamente all'Amministratore alle scelte, e spedizione delle lettere per fuori, e quant'altro occorre per tale oggetto, servendosi per la formazione dei Pieghi medesimi anche dell'opera del Giornaliere

3 Terrà un libro alla finestra, nel quale dovrà descrivervi le lettere o Pieghi raccomandati in foglio d'avviso per esigerne la ricevuta dai Soggetti ai quali sono diretti

4. dovrà tenere un libro di prime note, nel quale registrerà volta per volta il quantitativo delle lettere che perverranno sia dagl'uffizi di posta di corrispondenza, come dalle distribuzioni di Cortona, e di Castiglion Fiorentino deducendone l'importare dai respettivi Fogli d'avviso, con l'avvertenza che le lettere provenienti da Perugia per Arezzo, essendo notate sul foglio d'avviso nel semplice peso netto, dovrà descrivere non tanto il medesimo quanto il valore delle lettere stesse (?) secondo la tassazione che verrà fatta nell'Uffizio della Posta di Arezzo a forma della Tariffa.

5. Sarà parimenti sua cura di stendere i mandati tanto per entrata, che per uscita facendovi sempre apporre agli uni, ed agl'altri la firma dell'Amministratore.

6. Ogni sera dovrà appuntare nel libro di prime note alla di lui cura il contante raccolto alla finestra della distribuzione e passarlo nelle mani dell'Amministratore.

7. Alla fine di ogni mese dovrà fare assieme con l'Amministratore il riscontro delle lettere che si troveranno inesitate alla Finestra formando un Ristretto (?) di tutte quelle che vi sono state passate nel decorso del mese, dalle quali dovranno dedursi le inesitate da riportarsi in debito nel Ristretto del mese successivo, siccome dovrà assistere alla formazione del Ristretto mensinale (?) dell'Entrate, e spese dell'Ufficio da stendersi dall'Amministratore e che dovrà essere corredato anche della firma dell'ajuto

Giornaliere

I dovrà sempre trovarsi all'Uffizio mezz'ora avanti l'Amministratore e l'Ajuto, e indispensabilmente all'arrivo dei corrieri per trasportare dal loro legno nell'uffizio stesso i Pieghi, e viceversa dovrà egualmente trasportare alla partenza dei corrieri dall'uffizio al loro Legno i Pieghi che saranno ad Essi consegnati, fare la valigia, chiuderla, e quanto altro possa occorrere ai medesimi in Servizio dell'uffizio.

2. Sarà di Lui Inspezione di tenere polito l'Uffizio ed eseguire tutte le ----- (?) faccende occorrenti al medesimo, non meno che tutt'altro che gli verrà ordinato per il servizio non tanto dall'Amministratore, quanto dal di lui ajuto specialmente nella formazione dei Pieghi, e nel bollare le lettere.

3. In tutte le ore che sta aperto l'uffizio dovrà trovarsi il Giornaliere, ed osserverà che veruno si introduca nell'interno del medesimo specialmente nell'ore che resta aperta la finestra del Pubblico dove si distribuiscono e si ricevono le lettere.

Firenze dal Dipart. G.le delle Poste
24 ottobre 1816

Orario
da osservarsi alla Finestra della distribuzione delle Lettere al Pubblico nell'Uffizio della Posta di Arezzo

Dovrà stare aperta la Finestra indistintamente tutti i giorni della settimana la mattina dalle ore nove fino al mezzo giorno, e nel dopo pranzo dalle ore due fino alle ore cinque, esclusa la domenica, e le Feste Solenni di intiero precetto, nei quali giorni dovrà la Finestra stare aperta soltanto fino alle ore una pomeridiane, ma dovranno trovarsi all'uffizio i Ministri per fare la spedizione ordinaria quando accade anche nei suddetti giorni festivi, levando a questo effetto le lettere dalla Buca, e formando in seguito i Pieghi, e quant'altro occorre per non far trattenere oltre quanto è prescritto ai corrieri ordinari, ed il Procaccia in Arezzo.

Firenze dal Dipart. G.le delle Poste

li 24 ottobre 1816

Pietro Salvetti Seg.rio