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  I soggetti della posta cavalli
di Roberto Monticini

Mastro di posta o Postiere:
"Sono le Poste dei cavalli mantenute da postieri particolari, ciascuno inerendo alla sua propria. Pongono essi i loro capitali nelle Sedie, Cavalli e arnesi necessari mantenendosi e profittando sopra gli utili e Corse delle Cambiature, Corrieri e Staffette secondo le tariffe e leggi imposte dal Principe e da tutti indistintamente osservate, con i dovuti pagamenti. Detti Postieri sono eletti dal Sopraintendente Generale della Posta di S.A.R., pagano all'Ufficio del Sale le tasse annuali secondo il loro rispettivo incarico e dovere" (1)
Il prezzo da pagare era espresso per cavallo o coppia (gubbia) e per singola posta; per esempio: "per un cavallo da sella, dove si fa posta semplice, paoli 4".

Postiglione
Tipicamente i postiglioni guidavano le diligenze postali, nonché le carrozze private che viaggiavano "per la posta" o "per cambiatura" (cioè cambiando i cavalli alle stazioni di posta), dalla propria stazione di posta alla successiva, e successivamente riportavano indietro i cavalli al passo.
Il postiglione guida la pariglia davanti, mentre il cocchiere guida gli altri cavalli.
Quando i cavalli erano almeno quattro, i postiglioni erano due: uno sedeva a cassetta e fungeva da cocchiere, tenendo le briglie, l'altro (il "postiglione" in senso stretto cavalcava il cavallo davanti a sinistra ("timoniere") e faceva schioccare la frusta. Fra i due chi guidava davvero la carrozza era il cocchiere, il quale trattava con sufficienza il postiglione.

Quando la vettura che viaggiava "per la posta" era più piccola, ad esempio un calesse o una "sedia di posta", cioè un veicolo senza sedile per il conducente, il postiglione, in questo caso uno solo, montava a cavallo.
Quando, poi, il viaggiatore viaggiava "per la posta" su cavalli da sella, il postiglione lo precedeva a cavallo facendogli da guida.
In tutti questi casi, era il postiglione che regolava l'andatura. I regolamenti postali gli vietavano di accelerare, salvo che gli venisse pagata "doppia posta".
Il postiglione era, infine, incaricato di portare a cavallo la borsa della posta da una località all'altra.

Postiglioni

Corriere - Pedone - Cavallaro:
"Corriere ordinario è quello il quale suol partire da qualche città un giorno della settimana statuito a quello, e che nessuno impedimento di tempo, o di ordine privato si resta. Et per conseguenza di ciò, cavalcano si può dire per la Posta con ogni diligenza, di giorno e di notte, non fermandosi, salvo che per lasciare pieghi di lettere o levarne". (2)

Un corriere e il postiglione attivano in città (Bologna), G. Mitelli, 1647 (3)

Corriere a piedi del 1700 (4)

 

Procaccio:
"Sono i Procacci anch'essi Corrieri con questa differenza: che fanno i loro viaggi a giornate di vettura e non godono di esenzioni; portano lettere e servono al trasporto di mercanzie, fagotti, gruppi e gioie; conducono passeggeri e tutto questo è per loro profitto e per indennizzazione delle necessarie spese che fanno, a riserva però delle lettere". (1)

Procacci

Staffetta:
"Si ricevono ancora e si spediscono le lettere per mezzo delle staffette. Sono queste condotte da Postiglioni a cavallo Posta per Posta, cambiandosi, e l'uno e l'altro, con valligia in groppa serrata a catena e luchetto 11". (1)

 

1) -  A.S.FI.: Segreteria di Finanze: filza n° 636
2) - Codogno O.: "Nuovo itinerario per le Poste di tutto il Mondo" Ristampa anastatica - Pavia 1980 - Edizioni Migliavacca pag. 92
3) - C. Fedele, F. Mainoldi, Bologna e le sue poste, 1980, DC Tipolitografia, Bologna
4) - Chieppi Sergio, La Toscana in diligenza, Firenze 1993, stampato in proprio.

Bibliografia per approfondire l'argomento

Alfani Vanni, Toscana - Organizzazione postale del 1700 al 1851, Florence Center Srl, Firenze 2007,
Chieppi Sergio, La Toscana in diligenza, Firenze 1993, stampato in proprio.