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SETTIMO VITTONE 7 OTT 64:
il primo incontro della filatelia italiana?
Lorenzo Oliveri

Non so esattamente quando si sia organizzato il primo incontro tra i filatelici italiani. L'Unione Filatelica Subalpina, con sede a Torino, di cui sono socio, nacque nel giugno 1913, ma alcuni suoi componenti quasi sicuramente erano fra gli autori della seconda mostra filatelica italiana, organizzata nella città piemontese nel maggio 1898, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana (la prima fu quella del 1894 a Milano, inserita nelle "Esposizioni Riunite" e molto conosciuta per l'emissione di una speciale cartolina postale commemorativa).

Cartolina postale (saggio) emessa in occasione della prima ESPOSIZIONE POSTALE FILATELICA (Milano 1894)


 

 



Erinnofili distribuiti durante l'esposizione di Torino del 1898


Però la presenza nel mio archivio di alcuni francobolli che definirei "molto particolari" mi suggerisce un'ipotesi assai suggestiva: e se il primo incontro tra filatelici italiani si fosse svolto il 7 ottobre 1864, a Settimo Vittone, non lontano da Torino, magari con l'intervento di qualcuno che, anni dopo, fonderà il glorioso sodalizio Subalpino?

Appurato che i francobolli qui illustrati non offrono il destro a dubbi di sorta, vista l'autorevolezza delle firme e dei certificati peritali che ne accompagnano alcuni (nomi che, seguendo la prassi di questo periodico, evito di pubblicizzare), io non troverei, al momento, altre spiegazioni.

Intanto la data, 7 agosto 64, presente su tutti i pezzi illustrati, poi le particolari varietà dei francobolli conosciuti, non possono, a mio avviso, essere giustificate altrimenti che dalla presenza dei primi appassionati timbrofili, come venivano chiamati all'epoca coloro che collezionavano i francobolli.

Qualcuno potrà obiettare che nel 1864 quei francobolli erano ormai tutti fuori corso, ma, proprio questo fatto, confermerebbe la mia ipotesi. Un gruppo di filatelici torinesi, fra i quali probabilmente qualcuno conosceva la disponibilità di Negro Giuseppe, ufficiale postale di Settimo Vittone, si recò in quello stabilimento postale, allora ufficio di seconda classe, per far timbrare alcuni rari francobolli nuovi delle proprie collezioni.

Teniamo conto che allora i collezionisti preferivano i francobolli timbrati e sciolti: non si conosce, infatti, al momento alcuna busta spedita in quella data. E non sarebbe stato possibile spedirla proprio perché i francobolli erano fuori corso. Il bollo potrebbe quasi essere considerato un antesignano dei timbri speciali odierni (anche oggi praticamente nessuna busta con gli attuali annulli speciali viaggia per posta...).

Precedentemente parlavo di francobolli molto particolari: infatti cominciamo con la descrizione di un 40 centesimi che ha la peculiarità di avere un filetto che contorna il francobollo (caratteristica presente solo nel 12° esemplare del foglio di 50)… già allora vi erano filatelici attenti alle varietà.


E con la stessa varietà un esemplare dentellato.


Poi ancora un altro 40 centesimi, però questa volta con EFFIGIE CAPOVOLTA.

Quindi due bei pezzi da 80 centesimi, difficili da trovare timbrati all'epoca nell'area torinese.

Seguiti, anche in questo caso, da un analogo valore dentellato (e certificato).

E, infine, il pezzo più importante, probabilmente richiesto espressamente al Cav. Matraire, un francobollo da 3 LIRE con effigie capovolta, che a tutt'oggi nessun catalogo ancora riporta.


Comunque la caccia è aperta, specialmente per gli amici della Subalpina, e non si può escludere che da qualche antico polveroso album escano fuori altre rarità timbrate a Settimo Vittone quel 7 ottobre 1864.

Lorenzo Oliveri
05-02-2023