pagina iniziale

le rubriche

storia postale

filatelia

siti filatelici indice per autori

 


ritorna a varietà di Regno e di Repubblica
>>> 

 

il Manifesto Enit, una nota sulla carta di supporto

 

 

Gent.mo dott. Moscadelli, sono in possesso dei bolli con codice a barre del 2012, manifesto Enit.
La carta di supporto (retro) e' bianco neutra.
Alcuni bolli sono bianco neutro, altri sono grigio chiaro (guardandoli alla sera con la luce della lampadina ad incandescenza).
Guardandoli alla luce del sole, diventano bianchi, rispetto al bianco normale.
Guardandoli con la lampada di wood, diventano bianchissimi quelli grigi, gli altri rimangono sempre bianco neutro.
Lei, con la sua esperienza, sapra' dirmi che mistero e' ?
La ringrazio sentitamente per la sua eventuale risposta, e le porgo cordiali saluti.

Corrado da Ferrara
 

 


 

 

Gentilissimo signor Corrado, non è un mistero, è un piccolo difetto, se così vogliamo chiamarlo, del Poligrafico, o meglio della cartiera che fornisce le bobine della carta autoadesiva. Innanzitutto il francobollo è stato emesso nel 2011, il 23 luglio. La stampa degli altri valori della serie turistica è su carta fluorescente, invece questo dell’ Enit è stampato in rotocalcografia su carta patinata bianca autoadesiva di grammi 90 al metro quadro non fluorescente. Il supporto monosiliconato del retro pesa circa 60 grammi al metro quadro. Anche se la sua domanda è “alquanto articolata” si capisce che il “difetto” è nel fondo bianco della vignetta e pure nella carta del verso. L’effetto più grigio della carta di supporto siliconata è dato dalla differenza di spessore della stessa e dall’impasto leggermente diverso. La carta Ktraft usata per questo uso ha queste particolarità che non possiamo evitare. Invece per quanto riguarda il grado di bianco del sottofondo della vignetta va attribuito all’uso degli sbiancanti ottici usati per la fabbricazione della patinata (più o meno come quelli inseriti nei detersivi...). Più sbiancante c’è e più “fluorescente” sarà, specialmente sotto la lampada di Wood. Può fare la prova anche con le semplici carte da fotocopie e mi saprà dire. Spero di avere tolto il dubbio al suo “mistero” e forse anche a qualche altro lettore.


Invio i miei più cordiali saluti e ci segua sempre su “Il Postalista”!!

 

Franco Moscadelli

www.francomoscadelli.it

 

 

pagina iniziale

le rubriche

storia postale

filatelia

siti filatelici indice per autori