L'Angolo della Democratica



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LA SCRITTURA PER CIECHI: LETTERE BRAILLE
di Gianni VITALE

Saper leggere e scrivere è per ognuno un requisito indispensabile per poter accedere al mondo della formazione, della cultura e dell’informazione.
Per i ciechi e gli ipovedenti di tutto il mondo ciò è stato reso possibile grazie all'ideazione della scrittura per ciechi da parte di Louis Braille (1809 – 1852). La scrittura braille, diffusa ormai a livello mondiale, è basata su diverse combinazioni di 6 punti. Questi punti in rilievo, percepibili al tatto, vengono prodotti tramite una stampante braille, una macchina da scrivere oppure imprimendo le lettere con l’ausilio di un punteruolo.

Il braille si legge tastando i caratteri composti dai punti con i polpastrelli delle dita.

Ogni lettera dell'alfabeto si basa su una composizione di sei punti a rilievo organizzati in due colonne da tre punti ciascuna.
Variando la composizione dei punti si possono ottenere: lettere, numeri, punteggiatura, simboli matematici e anche scrivere degli spartiti musicali.
È possibile scrivere usando una tavoletta ed un punteruolo oppure tramite una macchina da scrivere. In entrambi i casi i punti vengono impressi in fogli di un certo spessore.
Per scrivere con la tavoletta ed il punteruolo i punti vengono impressi sul retro della carta; si deve perciò scrivere in senso inverso.
La macchina da scrivere invece è dotata di 6 tasti i quali corrispondono ai 6 punti della scrittura braille e con i quali è possibile comporre le singole lettere.
Per leggere i segni vengono toccati con il polpastrello dell'indice di una mano oppure utilizzando insieme l'indice della seconda mano e il medio di entrambe le mani. Questo necessita naturalmente di una grande sensibilità che viene sviluppata solo a mezzo di approfondito esercizio.
Anche nell'informatica la scrittura Braille trova uso: un Display Braille collegato al PC trasforma i contenuti del video in scrittura braille e li rende così accessibili alle persone non vedenti.
A mezzo di una specifica stampante è possibile convertire testi in scrittura Braille e stamparli. Inoltre esistono anche delle agende elettroniche oppure degli organizer per non vedenti. L’input in questo caso avviene tramite una tastiera Braille (composta, oltre ad alcuni tasti di funzione, da 6 tasti che corrispondono ai singoli puntini della scrittura Braille) e l’output attraverso un Display Braille.

Da tempo le corrispondenze scritte in braille, per convenzione universalmente accettata, non pagano il porto delle lettere anche se vengono richiesti servizi accessori aggiuntivi (Espresso, Raccomandata, Assicurata, ecc.). Pagano invece interamente, se richiesta, la sola addizionale aerea. Fino al 1957, pagavano invece dei diritti ridotti anche per il porto semplice e interamente i servizi aggiunti. In caso di richiesta di servizi, da quando l'invio è gratuito, le ricevute postali delle lettere in braille sono scritte su carta semplice e l'etichettatura della raccomandazione viene effettuata con bollettario rosa come se fosse un invio in franchigia senza tassa a carico. Dal punto di vista normativo le corrispondenze dei non vedenti non sono in franchigia anche se il risultato pratico è identico, ma sono “esenti” da tasse postali. Oltre al sistema Braille esistono altri sistemi di scrittura a punti rilevati utilizzati dai ciechi che, in caso di impiego postale, vengono postalmente e tariffariamente trattati come il Braille.

Fino al 1° marzo 1913 queste corrispondenze furono comprese nella tariffa stampe perché la carta spessa necessaria al sistema di scrittura produceva plichi pesanti.

Successivamente e fino al 1° settembre 1957 questi invii ebbero una specifica tariffa conveniente, come da tabella. Inoltre gli interessati ebbero la facoltà di spedire fino al peso di un chilogrammo pagando il primo porto già ridottissimo, erano esclusi interamente i servizi speciali accessori (Espresso, Assegno, etc.) e la Posta Aerea per il notevole peso delle spedizioni.

17 dicembre 1945 III periodo Luogotenenza Lettera puntinata per ciechi spedita da Campo Tizzoro e diretta a Firenze, in difetto di 10 centesimi e non tassata.

 

28 marzo 1946 IV periodo Luogotenenza: Lettera spedita da Caronia per l’Unione Italiana Ciechi di Palermo affrancata con singolo e striscia orizzontale di tre esemplari del 5 centesimi della serie “Imperiale” e 10 centesimi coppia verticale.
La lettera risulta sotto affrancata. In partenza venne segnalata l’anomalia con bollo “T” di tassa che in arrivo fu cancellato con lapis blu.
Insolita l’affrancatura multipla su questi supporti e senz’altro una delle poche miste Regno-Democratica.

 

27 ottobre 1946 - I periodo Repubblica.

 



16 novembre 1946

 

8 maggio 1947 - II periodo Repubblica.




24 giugno 1947

 



8 gennaio 1948 - III periodo Repubblica

 



10 agosto 1947

 

25 febbraio 1949 - IV periodo Repubblica.

 



12 luglio 1949 - V periodo Repubblica.

 



23 maggio 1950 - VI periodo Repubblica.

 



18 dicembre 1950

 

27 agosto 1951 - VII periodo Repubblica.



III periodo Repubblica: un raro caso in cui, per errore, non si usufruì della speciale tariffa per la corrispondenza per non vedenti, a quell’epoca fissata ad 1 lira.

 

PLURIPORTO

21 aprile 1946 IV periodo Luogotenenza: II porto (peso tra 1000 e 2000 gr.) in corretta tariffa 2 lire

 



2 maggio 1947

 



24 febbraio 1951

 


RACCOMANDATA

27 novembre 1946 I periodo Repubblica in corretta tariffa 3 lire (1 lira + 2 lire)



21 ottobre 1946


16 ottobre 1953

 


ESPRESSO



14 settembre 1949 - V periodo Repubblica – Lettera Braille Espresso in tariffa 41 lire (1 + 40 lire Espresso)

 


CARTOLINA ILLUSTRATA

12 settembre 1950 – Cartolina illustrata augurale di buon onomastico. Inconsuete le cartoline illustrate in alfabeto Braille che dovevano essere acquistate nel luogo visitato e portate a casa per la stampa.

BIBLIOGRAFIA

SASSONE di A. Bodini e G. Carraro: Tariffe postali dal 8.9.1943 al 30.6.1960
https://www.unioneciechi.bz.it/218
http://www.ilpostalista.it/coordriggi2.htm
http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/ciechi.htm