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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

IMPRONTE DEI TIMBRI DI RACCOMANDAZIONE DEGLI UFFICI DEL VENETO E PARTE DEL MANTOVANO
Dalle origini all’introduzione del “Raccomandato” italiano

di Vito De Lapa
Sirotti Editore – Milano 1977
pagine 63 con illustrazioni in bianco e nero

raccomandazioneDalla Presentazione a cura di Albino Bazzi:

Il primo studioso di filatelia che si interessò diffusamente delle raccomandate del Lombardo Veneto è stato l’Ing. Leopoldo Rivolta, nel febbraio e marzo 1923, con due articoli sul “Corriere Filatelico”, di cui era il fondatore e il direttore, attraverso i quali ne elencò e illustrò ampiamente i vari tipi fino ad allora conosciuti. Da quel tempo molti anni sono passati e nessuno si è più interessato in modo organico e completo dell’argomento tranne l’estensore di questa presentazione sul n. 121 del “Notiziario della Associazione Sanitari Italiani Filatelisti A.S.F.I.” nel 1973 con un articolo che riguardava le “Raccomandate nel Veneto e nel Mantovano dopo l’unione all’Italia del 1866”. Articolo ovviamente incompleto perché dedicato ad un settore e ad un periodo limitato dell’uso del timbro di raccomandazione nel Lombardo Veneto. Ora la lacuna è stata ampiamente colmata con questo lavoro di Vito De Lapa che abbraccia tutto l’arco di tempo in cui fu in uso la raccomandazione in quei territori.
L’autore è un profondo studioso della storia postale e dei francobolli del Lombardo Veneto, cui ha dedicato già succosi articoli nel “Notiziario A.S.F.I.” e su “Filatelia”. L’ultima sua fatica è appunto questa. A parte la veste tipografica così ben curata dall’Editore Sirotti, il contenuto è quanto mai interessante e utile a chi si accinga a raccogliere e studiare i francobolli del Lombardo Veneto. Anche i collezionisti più avanzati spesso di fronte ad una raccomandata sentono il bisogno di ulteriori notizie e di una guida per inquadrare il loro pezzo. Ebbene, questa guida ora c’è e, quel che più importa, valida e preziosa. Dalla prefilatelica più lontana all’epoca dei francobolli, ci offrono una monografia che mancava pur nella vasta letteratura filatelica dell’antico possedimento austriaco in terra italiana. Può darsi che qualche cosa sia rimasto ancora da scoprire, ma possiamo essere certi che l’occhio vigile e l’ansia di ricerca che caratterizzano l’opera di De Lapa non si lasceranno sfuggire quanto forse giacerà ancora ignorato nelle collezioni e negli archivi. L’augurio che intanto facciamo all’autore è questo: che la sua opera trovi il più largo e meritato consenso presso i collezionisti del Lombardo Veneto e presso gli studiosi della filatelia classica italiana.

Indice degli argomenti:
Presentazione; Prefazione; Cenni storici; Nomenclatura dei timbri; Timbri ed uffici postali che li hanno usati; Scale dei valori; Elenco degli uffici postali e valutazione delle impronte di raccomandazione; Norme generali riferibili per l’interno della Monarchia Austriaca; Bibliografia.

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