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Non ti scordar di me n.2
tempera all’uovo, tavola di legno preparato con gesso dell'artista: Yingjing Sang

a cura di Djana ISUFAJ

LA POSTA MILITARE ITALIANA 1939/1945
di Giuseppe Marchese
Edizioni Studio Filatelico Nico, Trapani 2000, III Edizione.
pag. 379 con illustrazioni in bianco e nero

Introduzione a cura dell’autore
Questa terza edizione del catalogo annota alcune significative variazione. In primo luogo la catalogazione della posta militare viene estesa dal 1939 al 1945, comprendendo la fase preliminare della mobilitazione, la campagna d’Albania, la seconda g.m. fino all’8.9.43 e il periodo della cobelligeranza con gli alleati, proseguendo fino alla chiusura dell’Ufficio. La catalogazione parte dall’esigenza di conoscere sia gli spostamenti e le azioni effettuate da ogni singola unità, assieme alle dislocazioni degli uffici postali militare al suo seguito. Le principale notizie storiche sono riportate nella tabella valutazioni.
VALUTAZIONI. Le valutazioni dei documenti di Posta Militare espressi nel presente volume, si intendono su normali cartoline di franchigia, buste affrancate di 1° porto normale o per posta aerea, con esclusione di altri supporti (Cartoline illustrate, Interi Postali, ecc.), affrancature particolari e bolli diversi da quelli di normale dotazione (bolli civili, bolli muti eccetto Egeo). La valutazione analitica di questi argomenti sarà oggetto di apposita trattazione nel secondo volume di prossima pubblicazione. Dovendo affrontare il problema della “qualità” dei documenti si propone una diversa valutazione per documenti perfetti e quelli che presentano tracce non appariscenti del tempo trascorso. Questa doppia valutazione è accompagnata da sintetici parametri. Le valutazioni degli Uffici secondari non muniti di bolli propri e non identificabili non sono stati riportati, salvo quando operavano in un settore diverso di quello principale. In questo caso sono stati inseriti nelle “valutazioni aggiuntive” in quanto rilevabili solo da indicazioni di provenienza.
VALUTAZIONI AGGIUNTIVE. Oltre le consuete valutazioni espresse in punti nella seguente scala in questa edizione è stato adoperato un sistema di valutazione aggiuntiva per valutare dei documenti in particolari momenti. Le valutazioni aggiuntive sono di due specie: o precedute dal segno (+) e che quindi si sommano alla valutazione generale o con un nuovo punteggio, non preceduto dal segno (+). In questo caso la valutazione “aggiuntiva” sostituisce quella della tabella. Nel caso di due valutazioni si procede in questo senso: (Valutazione generale p. 7 = L X) + (Valutazione aggiuntiva + p. 6 = L Y), totale L X + Y. Non è regolare sommare punti 7 + punti 6 = punti 13.
DISLOCAZIONI. In questa edizione sono meglio curate le localizzazioni degli Uffici postali militari tenendo anche presente che l’evolversi della geografia mondiale dal 1939 ad oggi è notevolmente mutata.
Italia ed ex Colonie. Le dislocazione degli Uffici di posta militare si riferiscono, per l’Italia e ex Colonie, ai territori che formavano il regno e le colonie prima del conflitto. Tutte le altre annessioni fatte durante il corso della guerra vengono considerate come appartenenti a territorio occupato. Per l’Istria, la Venezia Giulia e la Dalmazia vengono indicate tra parentesi lo Stato in cui attualmente quei territori fanno parte (Slovenia o Croazia).
Annessioni e nuovi Stati formati durante il conflitto. La Slovenia, territorio annesso all’Italia nel 1941, ed oggi stato indipendente, viene considerata come occupazione militare e quindi equiparata a Stato estero. Discorso più complicato per la Croazia, assurto a regno nel 1941, poi facente parte della federazione Jugoslava, ed oggi Stato indipendente. Per tale località viene indicata la provenienza ma, in considerazione che il nuovo Stato ha confini diversi da quelli del 1941/45, tra parentesi sono riportati i territori facenti parte all’epoca della Dalmazia ed oggi integrati nella Repubblica croata. Ne consegue che nella tabella “località” Spalato, per esempio, viene considerata “Dalmazia” mentre nelle dislocazioni dell’Ufficio postale viene indicato “Dalmazia ora Croazia”. Ugualmente dicasi per l’ex URSS. Le località toccate dagli uffici postali vengono tra parentesi riportate al loro attuale status politico (prevalentemente Ucraina e Russia) secondo le risultanze odierne dei singoli Stati. Sempre per la ex URSS sono state adeguate le località alla dizione riportata nel dizionario DE AGOSTINI “Omnia 99”. Dato che ogni dizionario riporta nomi diversi a seconda del criterio seguito nelle traduzioni, è stato lasciato il nome originario riportato nelle carte militari dell’epoca (Stalino, ecc.) mentre tra parentesi figurano la dizione corretta e lo stato di appartenenza. Nella sezione “Dislocazioni Ufficio Postale” sono riportate le singole località toccate dall’Ufficio. Nel caso che l’Ufficio postale e Unità fossero insieme nella medesima zona di operazione (Albania) e parte dell’Unità in altro settore (Jugoslavia) la localizzazione della tabella corrisponde sempre alle dislocazioni dell’Ufficio postale. Durante le azioni militari le truppe andavano avanti e i servizi aspettavano gli eventi. Anche in questo caso (segnalato specialmente per la Francia) nella tabella valutazioni si dà l’assegnazione al paese ospitante l’Ufficio postale. Sia nell’uno che nell’altro caso le provenienze da altri settori sono riportate nella “valutazioni aggiuntive” con l’indicazione “Ufficio postale a … reparti in …”. Nel primo caso occorre però una chiara indicazione di provenienza (non tutti i reparti provengono da quella zona), mentre nel secondo caso l’indicazione di provenienza non è necessaria. Nella tabella la localizzazione avviene generalmente per nazione, salvo casi ben distinguibili, come per le isole (Sardegna, Corsica, Egeo, Jonie, ecc.). Per i collezionisti che desiderano localizzare con più precisione i documenti si tenga presente: la sede dell’Ufficio postale deve essere presa non come luogo da cui parte la posta, ma solo dove veniva materialmente obliterata e avviata a destinazione. L’esatta, o la possibile, localizzazione della lettera deve tenere presente il luogo dove era situato il reparto, ed è quindi sempre approssimativa, in mancanza di altri elementi come l’indicazione della località (abbastanza rara). …. Avendo un quadro completo, o quasi completo, delle dislocazioni di ogni Ufficio di posta militare si potrebbe avere la tentazione di valutare un documento in base a quanto tempo è rimasto in una determinata sede (per esempio tre giorni ad Albano Terme). Ciò indurrebbe il collezionista a una ricerca difficile, molto lunga e onerosa, senza alcun valido motivo storico o collezionistico. Il principio su cui si basano le valutazioni del presente catalogo sono tre: a) valutazione di un ufficio postale a seconda del tempo di permanenza in un settore o in un paese e della forza dipendente (spesso presunta); b) valutazione di un evento speciale (difesa Sicilia, ultimi giorni in Tunisia, un combattimento, una ritirata); c) valutazione di una intera campagna militare (conflitto italo francese, ecc.). L’introduzione in forma generalizzata delle valutazioni b) e c) – riportate frammentariamente nella prima e seconda edizione – porta come risultato che non viene delimitata con esattezza la permanenza in un determinato paese o fronte. Tuttavia si ritiene che tale piccola pecca sia ampiamente coperta dalla valorizzazione di una unità decimata a El Alamein e degna di considerazione non solo nella sua permanenza in Egitto, fatto secondario, ma nella utilizzazione di quell’Ufficio postale dei pochi reparti superstiti nella ritirata in Libia e in Tunisia. Anche se i collezionisti abbandonassero in massa il sistema di raccogliere i documenti per fronte operativo, e decidessero di collezionare per singola unità (Divisione Julia, XX Corpo d’Armata, 2a Armata ecc.) questa impostazione rimarrebbe valida.

Indice degli argomenti
Introduzione; la posta militare a numero; i concentramenti postali; altri uffici; le direzioni postali; elenco uffici con diciture varie; indice.

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