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L'editoriale di fine anno 2020

Roberto Monticini

Ci siamo lasciati alle spalle il 2020, un anno che non dimenticheremo facilmente, sono accadute troppe brutte cose che non potremo cancellare; esperti comunicatori ci confortano ed incoraggiano proclamando che l’essere umano, al mutare dell’ambiente, riesce sempre ad adattarsi a condizioni e situazioni diverse, ritrovando un suo equilibrio e quindi ci sarà una rinascita, un nuovo Rinascimento sia economico che culturale che ci ridonerà vitalità, riprendendo animo e coraggio. L’ottimismo e la Speranza sosterrà il nostro credo, ma sarà molto difficile perderne memoria.

Ogni anno che passa mi chiedo se nell’anno in arrivo riusciremo ancora ad ottenere gli ottimi risultati raggiunti nell’anno appena vissuto, ma il mio timore, finora lietamente, non ha messo radici e così, in buona salute, fra pochi mesi la nostra rivista festeggerà il suo ventesimo compleanno!

Sintetizzo i risultati conseguiti nel 2020 (tra parentesi: incrementi e decrementi rispetto al 2019):


I collaboratori

La nostra è una rivista che ottiene e conquista consenso ed apprezzamento, pur tenendo fede ai suoi fondamentali, che la portano a rinunciare liberamente a pubblicità, a sponsorizzazioni, a donazioni e sovvenzioni: i suoi onorati sostenitori sono sempre e solo coloro che, con passione e divertimento, volontariamente partecipano ed offrono a tutti, con generosità, la loro collaborazione offrendo i frutti delle loro ricerche storiche.

Chi collabora con noi? I nostri collaboratori non sono solo coloro che ogni giorno firmano gli articoli o rispondono alle domande dei lettori, ma sono anche coloro che, con partecipazione, ci scrivono, magari segnalandoci limature e/o perfezionamenti, nonché correzioni ed aggiornamenti sull’argomento trattato.

Nostri collaboratori per eccellenza sono i nostri lettori, che ci gratificano con la loro costante e solida presenza, incoraggiandoci a proseguire e perseverare nel bene del nostro lavoro.

Noi tutti garantiamo onestà intellettuale (in primis il rispetto delle Fonti originarie delle nostre conoscenze ) e scrupolosa operatività, ma, altresì, abbiamo la consapevole convinzione della finitezza del “nostro sapere,” quindi ognuno, oltre al rendere disponibile l’uso della propria esperienza, cerca costantemente una connessione con il “sapere altro e di altri”, non per competere, ma per confrontarci, perché amiamo sì gli entusiasmi, anche talora animati da “fervori” , ma non amiamo i contrasti narcisistici, e riconosciamo a tutti parità nel “diritto all’errore”, così come lo abbiamo accettato ed applicato a noi, per i nostri sbagli.

Sandro un giorno ha scritto: "grazie per avermi fatto mettere in contatto con altre persone", Sandro, con la sua dichiarazione, ha espresso e proclamato quale sia il nostro doveroso compito: metterci in contatto, in relazione con coloro che coltivano la medesima nostra passione e siano favorevoli a condividerla con gli altri.

La nostra Rivista beneficia di buona considerazione ed attenzione non solo nell’ambito dei cultori filatelici, ma gode rispetto anche fra studiosi ed estimatori di altre discipline.


L’attività

N. 1.234 titoli (+ 57), ripartiti in 234 gg (+ 11), media giornaliera titoli 5,37 ( = ), così ripartiti:

n. 716 articoli (+ 92) di cui: 625 inediti (+ 77) e 91 provenienti da collaborazioni con le Associazioni (+ 15);
n. 98 risposte alle domande dei lettori (+ 3);
n. 265 comunicati stampa (- 33) di Associazioni ed Enti emittenti;
n. 14 comunicati della Redazione (+ 1)
n. 141 presentazioni di Riviste, pubblicazioni e cataloghi (- 1)


I nostri scrittori

103 scrittori hanno partecipato alla stesura degli articoli pubblicati (+ 22), di questi: 28 sono le nuove firme della rivista (+ 10): Alan Becker, Andrea Bizio Gradenigo, Sergio Capra, Mario Carloni, Costanzo Ciccognani, Sandro Congiu, Antonio De Angelis, Manlio De Min, Sergio Domenighini, Elleci, Roberta Gisotti, Veselko Guštin, Andreas Hohmann, Marco Locati, Alberto Longinotti, David Martignetti, MisterKappa, Valiano Moretto, Pietro Pirazzoli, Fabrizio Pugi, Giorgio Sacchetti, Angelo Salvioni, Rufin Schullian, Lucia Simion, Franco Trentini, Sergio Vicardi, Stefano Visintini, Gabriele Zarcone.


Il Postalista si è rinnovato nel 2020

Molte le novità apportate nel 2020, in ordine temporale:
il Postalista non ospita più al suo interno il sito dell’ASPoT, (ora in un proprio web server), ad esso è stata ceduta la rubrica “Collezioni di Toscana”, mentre la rubrica: “Storia Postale Toscana”, rimasta sulla nostra rivista, è ora prodotta in collaborazione con ASPoT; - la rubrica “Affrancature meccaniche” è gestita in collaborazione con l’AICAM e ospita l’Enciclopedia delle Affrancature Meccaniche, in collaborazione con i propri relativi estensori: Roberto Di Casola e Albano Parini, i lettori che lo vorranno, potranno continuare a segnalare il ritrovamento delle impronte non presenti nella pubblicazione; – la rubrica: “Inedito Interessante, quasi Introvabile” è andata ad affiancare “Più Unico e Inedito che Raro”; – “Cataloghi in Redazione”; - “I nostri pesci d’aprile”; - “Venezia Giulia” in collaborazione con A.S.P. Friuli-Venezia Giulia”; - “Gli uffici postali del Parmense” a cura di Enrico Dallara; - “Storia Postale per Luoghi”; - “Frammenti” a cura di Marino Bignami; - “Bizzarrìe di RSI” a cura di Martino La Selva; - “Bizzarrìe di Sardegna” a cura di Lorenzo Oliveri; - “Bizzarrìe di Toscana”; - “Il Telegrafo” di Marino Bignami; - “Cronache Rivoluzionarie” di Laurent Veglio. In totale sono 128 le rubriche presenti nella rivista.

Per il 2021 sono già state programmate due nuove rubriche: “Esperanto e Filatelia” in collaborazione con Esperanto-Ligo Filatelista e “Memorie di un vecchio collezionista di Storia postale” di Antonio Rufini.


Le statistiche de “il Postalista”

Abbiamo chiuso l'anno 2020 con oltre 18 mila "visite uniche" in più rispetto al 2019 (+3,62%) e 244 mila "pagine visitate" in più, sempre rispetto allo scorso anno (+34,69%).

Il dettaglio delle statistiche lo trovate pubblicato nelle "statistiche 2020", insieme alle pagine ed alle rubriche più visitate nell'anno.

Nel contempo la rivista incrementa il numero dei lettori in tutto il mondo, evento, anche questo, che ci ripaga per quanto tutti noi facciamo.


Sensazioni

Nel corso dell’anno ci sono giunte numerose mail di ringraziamento: in esse si coglie tanto calore umano espresso non per mera circostanza, ma con sincerità e limpidezza d’animo. Ringrazio tutti coloro che li hanno inviati, manifestandoci in tal modo la loro vicinanza: il loro riconoscimento ci è utile per comprendere se stiamo procedendo su un fruttuoso cammino e se i contributi che rendiamo disponibili, risultino utili ed apprezzati.

Roberto