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       Il giorno 22 dicembre 1941 
      il maggiore Gino Valsecchi invia una cartolina in franchigia dalla posta 
      militare 102 dislocata a Stalino-Yasinotoje alla famiglia abitante in 
      provincia di Varese. 
       
      << Carissima,  
      siamo a due giorni da Natale e nessuna posta arriva. Se sapessi quant'è 
      opprimente questo pensiero di passare queste feste senza una lettera cara, 
      una semplice cartolina di ricordo, senza una parola dei nostri cari 
      lontani, senza un saluto! L'animo ne è veramente scosso e nella tua 
      solitudine hai un solo desiderio: piangere. Negli animi forti e in quelli 
      deboli, nei gradi alti e negli umili è la stessa cosa, è lo stesso 
      sentimento che domina: abbandono e solitudine. Ti bacio tanto e ti ricordo 
      più che mai e con te i figlioli.  
      Gino tuo. >> 
      
        
       
        
        
      Oggi siamo in guerra 
      ...economica, ma siamo nelle nostre case, siamo vicini ai nostri cari. Per 
      un momento dimentichiamo i nostri problemi e partecipiamo al dolore di 
      Gino Valsecchi combattente in Russia in un momento lontano nel tempo e 
      nello spazio, e con lui, un pensiero vada anche ai militari che hanno 
      combattuto quella guerra.  
      Durante la seconda guerra mondiale per i militari in armi la 
      corrispondenza era molto importate perchè il fronte di battaglia aveva 
      trasferito i soldati in terre lontane e sconosciute. Tutti i militari al 
      fronte dipendevano dalla posta come momento essenziale per riformare 
      psicologicamente il proprio ambiente e il proprio ruolo.  
      Dal rapporto con la famiglia, seppur per iscritto, i militari traevano 
      sostegno morale, era il principale mezzo con cui riuscire a sopportare 
      psicologicamente la situazione; lo scritto rassegnato come il tono della 
      presente cartolina, di cui la vicinanza del Natale ha acuito fortemente il 
      senso, era tipico di coloro che non ricevendo notizie continue dai propri 
      familiari, si sentivano abbandonati e pieni di scoramento. Attraverso il 
      contatto epistolare con i cari e con il loro mondo lontano dagli amici era 
      possibile per il soldato conservare il senso della propria dimensione 
      all'interno dei rapporti personali persi e riacquistati solamente con il 
      continuo alimento dato dai rapporti epistolari.  
       
      BUON NATALE A TUTTI I POSTALISTI.  da M.Bignami 
       
      N.B. La localizzazione della posta militare 102 è stata fatta utilizzando 
      il testo di Giuseppe Marchese - LA POSTA MILITARE ITALIANA 1939-1945. 
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