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GIOCATE CON NOI

a cura di Giorgio Landmans

Un partecipante alla nostra iniziativa “GIOCATE CON NOI” mi ha fatto pervenire questa lettera speditagli dall’amico Peppino:

Caro Sig. Giovanni,
è un po’ di tempo che non ci sentiamo, spero che lei, sua moglie e suo figlio siate in buona salute, là dove io purtroppo ho qualche difficoltà.
Ci sono giorni che mi prende un qualcosa che non le so spiegare, una sorta di vuoto, una specie di mancanza di qualcosa che non le so chiarire.
La mia giornata la dedico, come sempre, al mio lavoro, ma la sera ... non so che mi succede.
Forse è mia moglie che mi assilla con certe sue idee o mia figlia che mi si avvicina solo quando deve chiedere qualcosa. Non notizie, non cultura, lei mi capisce.....
Si ricorda quando noi abitavamo nella stessa città, nello stesso stabile e ci si trovava la sera, un gioco, le carte, un pinacolo, un mayong ... e talvolta noi due ci si ritirava nel mio studiolo e si parlava, si discuteva guardando la mia collezione di francobolli. Quante notizie, quanti momenti, momenti sereni ...
Lei, talvolta veniva con i suoi francobolli “doppi” ed allora ce li scambiavamo cercando di riuscire a completare i nostri “buchi”.
Io avevo dei corrispondenti stranieri. Anch’essi collezionisti, e ne nascevano simpatiche lettere di scambio. Già, ci scambiavamo anche la lingua: io scrivevo in italiano e gli altri mi rispondevano nella loro lingua. Un inglese, un tedesco, no anzi uno svizzero tedesco che usava l’ esperanto, poi c’era anche un francese.
Con il francese scambiavo anche le novità.
Già che fregatura le novità ...
Un’ illusione la nostra da questo punto di vista, il punto di vista commerciale......
Ma poi ci ripenso, quante notizie, quante cose ho appreso tramite la mia collezione!!!
Oggi tutto è diverso, la televisione che ci riempie di assoluti bisogni con un frastuono di pubblicità (lei se ne è accorto che durante le cosiddette “pause” pubblicitarie il volume si alza quasi misteriosamente?) ma il sapere, il conoscere, quell’intimo conoscere quel che noi e gli altri si è nella realtà è così infrequente che ... io domando che sono diventato?
Un soggetto, sì un soggetto, ma inteso come chi è soggetto a qualcun altro e non l’individuo libero da vincoli strani che ci dicono di essere!
Caro sig. Giovanni, glielo confesso, ho seguito la favola giornalistica del “bene rifugio” e ora mi ritrovo una specie di vuoto addosso e i francobolli li ho abbandonati. Se ne stanno silenziosi nella mia libreria e io mi sento solo ...
Maledetta moda che annuncia il dovere di ognuno di noi, maledetta moda che tutti, ma proprio tutti si sentono obbligati a seguire.
E così, ora sento un vuoto attorno a me, come se fosse il mondo che mi si agita addosso.
Avevo un amico , una compagnia, i miei francobolli che mi tenevano per mano e facevano gioco con il mio pensiero che era così sereno ....
Caro sig. Giovanni, capita anche a lei? O lei è stato preso da questa moda (per me completa aberrazione di se stessi) di voler seguire ciò che altri dice.....
Ho deciso, torno alla mia collezione ai miei francobolli, ma che dico?, torno al mio Museo,
al mio personale modesto Museo che sa parlarmi nella mia stessa lingua...
Già l’ inglese, anzi l’ americano, tutto ora vive così a noi attorno. Sono parole che esistono anche in italiano ma ora vengono dette e scritte, spesso persino mal pronunciate ... i giornali, la televisione e dai addosso!
No, no, io me ne torno ai miei francobolli!!!
Non acquisterò più le novità, ormai truffa di Stato, limiterò i miei acquisti, ma alimenterò le mie possibilità di scambio, cercherò nuovi corrispondenti e forse frequenterò anche qualche Circolo Filatelico .....
E lei che fa, caro sig. Giovanni?
Mi ricordi a sua moglie e a suo figlio e riceva i miei più cordiali saluti


Peppino

  • P.S - Mi faccia sapere se lei torna ai francobolli: potremmo scambiarci notizie e nuovi ritrovamenti.....

    Giovanni gli ha risposto consigliandogli di seguire la nostra rivista “il postalista” e di partecipare a “GIOCATE CON NOI”, perché è un giusto modo per donare una pausa alla propria giornata e mettere a dormire per un po’ gli assilli della vita.


    Allora giocate con noi!!


     
    Giorgio Landmans, in ricordo di suo Padre Yulka, gran divulgatore della passione filatelica, ed in amicizia alla nostra Rivista, mette a disposizione e in regalo una cinquantina di confezioni (se necessario e possibile saranno di più) contenenti ciascuna una trentina di francobolli dello stesso tipo e dell’ area italiana, così il richiedente potrà partecipare al gioco-esame-studio di diversi esemplari dello stesso tipo ricercando tra questi delle possibili varietà che potrebbero risultare anche inedite:

    - valori con piccole differenze di dimensione, leggermente più piccoli o più larghi o più stretti o più alti, insomma di formato leggermente diverso,
    - tinte leggermente o chiaramente più chiare, più scure. Nella realizzazione potrebbero esistere valori simili con evidenti diverse preparazioni o mescolatura delle tinte per raggiungere il colore base definito.
    - centrature spostate in varie direzioni.
    - filigrane decentrate a destra, sinistra, in alto e in basso o addirittura capovolte,
    - carte lievemente pił sottili (talvolta addirittura trasparenti) o carte pił pesanti,
    - e altro ancora.

Il vostro gioco-studio, se vorrete, lo potrete poi spedire a Franco Moscadelli - casella postale N° 20, 56028 San Miniato Basso (Pisa) info@francomoscadelli.it  che ne controllerà i risultati, che, se interessanti, potranno essere esposti (suggeriremo in seguito le modalità) in una qualche Esposizione Filatelica.

La partecipazione è gratuita. Chi desidera partecipare deve richiederlo direttamente per posta, citando la propria e-mail, per eventuali chiarificazioni,  a

Giorgio Landmans, Via Frosinone 18, 20153 Milano,

includendo nella lettera di adesione  una busta preaffrancata con valore da € 1,90 e preindirizzata al richiedente.

Saranno prese in considerazione le richieste fino ad esaurimento delle confezioni regalo.

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