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CHE COSA, PERCHE’, COME ????

di Giorgio Landmans

Un tale che venne a curiosare in questo sito (così mi racconta) mi ha scritto ponendomi alcune domande: chiedendomi  il perché ed il percome  e quali  vantaggi.....
Questo fatto mi ha spinto a non rispondergli direttamente, ma a fare queste due chiacchiere con tutti i lettori perché, forse, alcuni “habitués” potrebbero esserne interessati anch’ essi. Sono temi che riguardano la filatelia.
Perché qualcuno sceglie di fare una collezione? Si può collezionare qualsiasi cosa, non solo francobolli, ma antiquariato,  quadri e, oggi, anche  modernariato. C’è chi colleziona  foglie (oggi meno), chi raccoglie conchiglie, insomma a questo mondo parecchi si sbizzarriscono a trovare un  loro personale oggetto. Anche i Musei, in fondo sono luoghi dove giacciono oggetti d’oggi e di ieri in bella mostra  e ordinati in vetrinette.
In tempi passati non esisteva un servizio postale e le missive venivano recapitate da alcuni mercanti che di lavoro trasportavano merci da rivendere in altro paese.  Erano appunto i mercanti girovaghi che portavano le notizie a chi le richiedeva contro una certa remunerazione. Poi la bergamasca famiglia dei Tasso organizzò concretamente in Europa tale servizio utilizzando corrieri che correvano sui mille percorsi prestabiliti.
L’ idea fu buona ed essendo remunerativa finì nelle mani degli Stati.
Nei primi tempi il costo del servizio postale doveva essere assolto  dal ricevente. Fu facile ai riceventi inventare il modo di comprendere il contenuto di una lettera in arrivo. Bastava accordarsi: se l’ indirizzo del ricevente era  stato scritto in lettere maiuscole, ad esempio, ciò poteva significare che tutto stava andando per il meglio e così il ricevente capiva e rifiutava il ritiro della lettera e del pagamento.
Poi, in Gran Bretagna, per ovviare  ai mancati  incassi, un certo Rowland Hill, allora capo preposto alla posta inglese,  inventò il francobollo, probabilmente copiò un precedente privato esperimento di un suddito dell’Impero Austriaco.
Ai francobolli regolari – di solito raffiguranti testine di regnanti o stemmi e simboli, successero emissioni di serie commemorative seguendo l’esempio delle poste greche che produssero nel 1896 una serie speciale a ricordo  (o forse inneggiante) il ripristino degli antichi giochi  Olimpici.
L’ idea del francobollo commemorativo si diffuse e gli Stati non lasciarono perdere tale vantaggiosa (per loro) occasione.
Già nei primi tempi, siamo alla metà degli anni ‘800, sorgono i primi personaggi che raccolgono quei pezzetti di carta  illustrata emessi ormai da tutti i vari Stati mondiali. Su antichi quotidiani si possono rivedere le inserzioni di richiesta negli annunci economici.
Anzi, a questo proposito, mi sorge quasi il dovere di raccontare un episodio.
Il sig. Alberto Bolaffi (Senior) dopo gli anni 1850 gestiva  un negozietto dove vendeva e curava un posteggio di biciclette.  Mi è stato raccontato che lui, in una via di Torino, stava spesso sull’uscio del negozio in attesa di qualche nuovo cliente, per accoglierlo con più di un sorriso. Era suo uso, mi hanno riferito,  quello di leggere alcuni quotidiani inglesi. Passa un carretto. Il conducente gli chiede dove è  la discarica comunale e il senior  Bolaffi guarda e poi chiede  “Che porti su quel carretto?”  - “Un vecchio archivio del Comune di  ....“ cui segue il nome di una località del vecchio Piemonte e cognomi di certi personaggi noti all’epoca.
“Quanto vuoi per ciò che hai lì sopra sul tuo carretto ? Quanto ti pagherebbe l’incaricato della discarica?”
Fu così che il conducente poté tornare indietro senza dover nulla pagare anzi....ma fu anche così che Alberto Bolaffi senior poi inizio a darsi da fare: c’era da rispondere alle  molte richieste nelle inserzioni viste appunto sui giornali inglesi. Fu così che Bolaffi divenne un agiato signore e non gli fu difficile fondare  l’illustre Ditta omonima italiana di commercio in francobolli per collezione, ditta cui ne seguirono le orme il figlio Giulio e poi , in seguito, anche il di lui figlio cui fu dato il nome  Alberto  per seguire le antiche tradizioni e poi ...  ma il successivo  racconto non è compito mio.
Fatto un po’ di lontana storia degli inizi, passiamo alla sostanza.
Collezionare francobolli. Ho già parlato in altro articolo dei vantaggi psicologici che si possono ottenere con il costruirsi una propria collezione filatelica. Una collezione di qualcosa più alla portata di mano ed anche della propria tasca. Puoi decidere cosa e quanto. Ti puoi infischiare di quel che ti dice chi è in qualche modo interessato al tuo portafoglio.
E’ vero:   si possono collezionare farfalle, si possono collezionare fiori che poi diventano appassiti, le foglie delle piante, le conchiglie, i minerali ma bisogna muoversi, e muoversi costa denaro. Si può organizzare una propria pinacoteca, quadri e stampe, disegni e cornici d’epoca. Un po’ di tutto, oggi persino automobili usate. Una colleziona costa sempre, ma la tieni e non ti lamenti,  e perché dunque quella di francobolli dovrebbe essere fonte di un futuro guadagno?
Ma allora che tipo di collezione seguire ? e perché?
Le possibilità di crearsi un proprio spazio in filatelia è praticamente infinito, non vi è altro che  scegliere un tema e tra questi temi vi sono ancora francobolli e la figlia adottiva di questi, la storia della loro storia, la storia del loro uso, anche quella forse limitandola ad un solo un paese o ad una sola  epoca o forse la storia delle timbrature usate in un certo periodo o quelle  che riguardano la mia sola città, o la mia provincia,  o un momento di guerra, di navigazione, o forse anche la corsa nello spazio.
Posso farmi persino una specie di mio datario: io sono nato il giorno, il mese e l’anno e raccoglierò quel che troverò di quello stesso giorno e mese dei passati anni....
Si possono raccogliere francobolli emessi dalle Poste del proprio Paese, o di un altro più simpatico Paese o anche francobolli di un continente. Possiamo collezionare avvenimenti o francobolli raffiguranti animali, o quadri, o il ballo, o le stelle con l’ infinito, o il calcio, o il tennis....., i pesci e i pescatori e mille altri temi possono nascere..  gli uomini illustri, le battaglie, la Croce Rossa o i premi Nobel.  Tutto quello che ti può far piacere è raffigurato nei francobolli, infatti I francobolli hanno parlato di tutto: quale  Capo di un servizio postale si sarebbe tirato indietro a un così facile ingresso di moneta?
Il termine Storia Postale fu coniato da un grande collezionista, un italiano, il compianto dottor Pozzolini, lui raccoglieva documenti di posta militare piemontese. La guerra di Crimea fu sua grande passione. Non conosco la fine della sua collezione io so che sperava che finisse nel Museo del Castello Sforzesco a fianco della collezione De Marchi.
Poi dall’America giunse la nuova idea: i collezionisti cercano e pagano profumatamente buste affrancate e timbrate nel primo giorno di emissione di quel francobollo o di quella serie di francobolli. Allora fu facile inventare le cosiddette “Buste Primo Giorno”  dette FDC abbreviazione dell’americano  First Day Cover.  Molte le richieste ed allora anche in Italia le nostre Poste non disdegnarono di seguirne l’esempio.
Ho voluto fare un po’ di storia della filatelia, e così chi sa leggere, lo faccia. Io ho scritto qualcosa che molti già conoscono ma l’ho fatto forse perché sospetto che a quei molti sia sfuggito qualcosa forse perché in loro l’eco di passate parole rimbomba ancora nel loro cervello: e la domanda  persiste : “cosa CONVIENE fare ?”.
La mia risposta da sempre è stata “ Fai raccolta di francobolli, di ciò che ti interessa, di ciò che ti piace”. Capisco che dietro a questa tua domanda stava un sottinteso “...e domani ... e domani ne guadagnerò o almeno riotterrò questi soldi sonanti ...?”.
NO,NO,NO una collezione di francobolli, una collezione di storia postale, anche se fatta in economia, per essere utile deve essere amata ed allora  porterà inattesi frutti. L’esame visivo di un oggetto, l’azione  di maneggio di qualcosa inerente  un certo tema si imprimono meglio nella nostra fragile mente,  ci sarà più facile succhiarne il succo sino a poterne divenire dei competenti.
La tranquillità e l’ attenzione con la quale dovremo maneggiare gli oggetti di nostro piacere libereranno i nostri pensieri quotidiani, sovente così pesanti, e otterremo un distacco fruttifero alla nostra vita piena di ansie anche se talvolta soltanto ipotizzate.
Il giorno dopo una serata passata al tuo tavolino a parlare con i francobolli a discutere con certe buste, a immaginarne certi strani percorsi..... senza dover sostenere quei molti cupi pensieri che così sovente sono frutti suggeriti dagli odierni metodi giornalistici, dalle notizie apprese di tanti guai quotidiani con descrizioni accurate per far capire che cosa? . ...  ma questo è l’uso, mi si dice, ed allora io torno al mio tavolino ...
Oggi anche la televisione non ha più regole e avanti guai, e i danni  devono diventare forse paura? o bisogna fare in modo che anche tu ne abbia a temere? Dopo un forte temporale nasce il timore, dopo un momento sereno l’occhio si fa più acuto e può scrutare senza  alcun timore di ...  e se .... e quando ...e ma ....
La filatelia deve essere oggetto di piacere e non di ansia.
Paperon de’ Paperoni  lasciaci in pace.
Ti interessa un certo Paese, le sue usanze, le sue tradizioni, i suoi colori? Oppure un certo mondo animale, un certo sport, una certa attività, un certo gruppo di minerali, di foglie, di fiori, di uccelli, di pesci ... ecco una lista a non finire; colleziona, raccogli quei francobolli e quelle buste che risvegliano il tuo interesse, il tuo piacere, ma soprattutto la tua CURIOSITA’ Proprio dalla tua curiosità potrai ricevere il sapere, e con l’esperienza otterrai  quella conoscenza con la quale potrai facilmente divenire quell’esperto che ora questo mondo cerca sempre più  affannosamente.
E in più avrai il tuo piccolo Museo sempre pronto a farsi rivisitare.

Potrà essere un tuo orgoglio poter mostrare quel tuo lavoro e con quel lavoro il piacere di poter mostrare il tuo sorriso.


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