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Del riconoscimento delle tavole di stampa dei francobolli della serie "Castelli d'Italia"
di Giovambattista Spampinato

Ecco un altro inedito ed interessante ritrovamento!!!

Trattasi del valore da lire 350 “Castello di Mussomeli” in cui tre blocchi d’angolo basso sinistro (due quartine ed una sestina) presentano nella parte alta del bordo inferiore un puntino azzurro posizionato sotto un esemplare diverso di ogni blocco, e precisamente del 91°, 92° e 93° (fig.1, 2, 3).



Lo stesso particolare, uguale a quello delle fig. 1 e 3, è presente anche in due fogli interi con numeratore a sei cifre (776.193 e 918.503) preceduto dalla lettera M, lettera riportata in quasi tutti i fogli dei valori Calcografici della prima emissione della serie, esclusi quelli da lire 400, 900 e 1000, che hanno la T.

Per correttezza sento il dovere di dire che nei vari “pezzi” del 350 lire sopra citati, da me acquisiti in periodi diversi, avevo notato i suddetti puntini, ma non gli avevo dato alcuna importanza, pensando si trattasse di piccole macchie di stampa occasionali.

Solo da poco tempo, osservando bene ogni minimo particolare presente in ogni dove, mi sono reso conto che non si trattava di occasionalità, bensì di qualcosa pensata e predisposta per un preciso scopo, appunto quello di segnalare secondo la posizione del puntino, la relativa tavola di stampa; un caso simile si è avuto nel valore da 750 lire “Rocca di Urbisaglia”, in una ristampa del 1993, i cui fogli sono contrassegnati in progressività di stampa con 1, 2 o 3 puntini, posti nel bordo a fianco del 91° esemplare.

I due casi appena citati, pur avendo lo stesso significato, si differenziano per la diversa disposizione dei puntini; quello del 60 lire è completamente differente nella forma.

Per cui, riepilogando, i segni per la individuazione delle Tavole di Stampa dei francobolli della serie Castelli fino ad oggi individuati, sono i seguenti tre tipi:

a) - nel 60 lire, le due barrette (=) rosa posti a fogli alterni a fianco del 91° esemplare (2° tavola);
b) - nel 750 lire, uno, due o tre puntini disposti in verticale in fogli di stampa successivi a fianco del 91° esemplare;
c) - nel 350 lire, un puntino sotto ognuno degli esemplari 91°, 92° e 93°.

Il tipo del 60 lire ritengo sia un caso unico in assoluto; mentre quello del 750 lire è abbastanza comune, specie nei valori rotocalcografici delle serie Siracusana e Michelangiolesca, però disposti in orizzontale; invece il tipo del 350 lire, che lo ritengo anche questo unico per la disposizione dei puntini , posti sotto ognuno dei primi tre valori della fila (la 10°), è simile ma non uguale al tipo presente nei valori della Siracusana “calcografici” con gomma vinilica, in cui i puntini (uno a fianco di ogni esemplare) sono disposti in verticale lungo i bordi laterali: di destra in alto a fianco del 10°, 20°, 30° e 40°, o in basso del 70°, 80°, 90° e 100°, di sinistra in alto a fianco del 1°, 11°, 21° e 31°, o in basso del 61°, 71°, 81° e 91°.

Simile tipo si riscontra anche nei fogli delle serie Fontane (anni 1977, ’78 e ’79 ), Navi (1977 e 78 ), e di qualche altra emissione del periodo.

Le caratteristiche e le posizioni appena riportate sono tratti dai fogli della collezione dell’amico collezionista Leonardo Cavallaro, che ringrazio per la cortese disponibilità.

Chiudo questo argomento ricordando il pensiero di molti collezionisti: “… che fra le serie ordinarie, quella dei Castelli d’Italia è la più bella ed interessante da tutti i punti di vista: storici, culturali, strutturali, ecc., che sin dalla prima emissione non ha smesso ancora di stupirci”. Io condivido in pieno quanto sopra ed aggiungo che fra tutti i valori della serie, quello che ci ha sorpreso e stupito maggiormente è il 350 lire per le varie particolarità, fra cui :

-1) la Dentellatura a Pettine Doppio Modificato ( in posizione sia Alta che Bassa);

-2) la scritta FLUORESCENTE in alto al bordo destro, in colore NERO;

-3) la Fluorescenza al verso alla lampada di Wood dei tre angoli di fondo azzurri (definita da qualcuno come “Pseudofluorescenza”);

-4) un solo foro d’invito a righe alterne in entrambi i bordi laterali del foglio;

-5) la lunghezza della scritta IL FOGLIO DI CENTO FRANCOBOLLI VALE L. 35000, che misura m/m 178,00 anziché m/m 182,00 come nei fogli delle altre ristampe;

-6) ed infine, non come importanza ma come ultimo ritrovamento, i puntini del valore in oggetto.

Prossimamente seguirà la descrizione di un altro inedito ritrovamento, su cui nutro molti dubbi.

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