FILATELIA

Le domande di Filatelia

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IL 50 LIRE ROCCA DI CALASCIO
“MILLESIMATO” DELLA SERIE CASTELLI.
Alla ricerca della vera data di Stampa, Emissione e Distribuzione

di Giambattista Spampinato

Discutendo con un carissimo amico appassionato di filatelia, il discorso è caduto sul valore della serie Castelli da lire 50 Rocca di Calascio con la scritta in basso 1980. Come è noto, la serie dei Castelli composta di 27 valori, compreso quello da 50 (24 formato grande da fogli e 3 formato piccolo da bobine), è stata emessa il 22-9-1980, mentre secondo il mio interlocutore, quello “datato” è stato emesso il 14-12-1990, data rilevata da un annullo speciale usato a ROMA-TORPIGNATTARA in occasione della manifestazione Olimpica EURPHILA ’90 di ITALIA ’90 e riportato in una Cartolina Ufficiale VERSO USA ’94 sponsorizzata dal Catalogo C.E.I., in cui veniva annullato anche il valore da lire 50 millesimato in oggetto. (fig.1 e 2)

 

Diversi cataloghi riportano la data dell’annullo sopra citato dal mio amico, vedi C.E.I. edizioni 1999/2000, 2004/2005, e 2008/2009, Unificato Super del 2002, e Sassone Specializzato di G. Carraro edizioni 18°, 19° e 20° rispettivamente degli anni 2005,2008 e 2012; mentre l‘Unificato normale del 1993 riporta “1991-ottobre”, il Sassone Specializzato normale del 2000 e 2002 ed anche il Manelli Specializzato del 2012,2015 e 2018 riportano “8-91.

A questo punto le tre date sopra riportate (1980/1990/1991) non hanno risolto il problema, in me hanno prodotto confusione e desiderio di capire, per cui ho deciso di fare il confronto fra i fogli con il 1980 e quelli normali delle varie ristampe a partire da quelli della prima emissione, nella speranza di potere individuare qualche particolare a supporto della mia teoria.

Ecco il risultato: dal confronto fra i fogli con i valori normali e quelli con il 1980, i colori di questi ultimi sono, rispetto ai primi, più marcati; inoltre, dall’osservazione delle croci di registro posti ai quattro angoli dei fogli, in entrambi si presentano simili come forma e dimensione “medio-piccole” (figg.2/a e 2/b).

Nelle ristampe successive invece le crocette sono molto più grandi (fig.2/c),

e in quella di Sx in basso, il riquadro basso Sx presenta due piccoli segni rossi (fig.2/d) che si riscontrano sempre nei fogli fino alle ultime ristampe (1990/1991);

fogli che fin qui riportano nel margine dx la scritta FLUORESCENTE, poi scomparsa nella prima ristampa del 1992, in cui le croci di registro sono di dimensione diversa e nel riquadro di quella in basso a Sx il segno è diverso e di colore azzurro. Da quanto sopra si deduce chiaramente che se il valore Calascio 1980 fosse stato emesso nel 1990, il foglio avrebbe dovuto avere le croci di registro più grandi e nel riquadro di quella in basso a Sx anche i due piccoli segni rossi.

Secondo il mio parere, spero di non sbagliare, la data dell’annullo nella cartolina sopra citata non è quella dell’emissione del francobollo in questione, e forse, ripeto forse, neanche la cartolina è stata annullata in quel giorno, ma..., e inoltre, come mai di questo particolare valore manca il relativo Bollettino Illustrativo della emissione? Come è stato per i quattro valori della stessa serie da lire 200, 250, 300 e 450 ristampati in rotocalcografia ed emessi il 21-02-1994.

In quel periodo c’era molta incertezza e curiosità fra i collezionisti in merito alla data di “emissione” e/o distribuzione di quello strano valore che non si riscontrava nelle varie corrispondenze, fino a quando mi è capitata di avere fra le mani una Raccomandata spedita da Villastrada (MN) il 22-7-91, che ho ritenuto come prima data conosciuta del francobollo in questione e ne ho dato comunicazione all’ Associazione AFIS che l’ha inserita nel Notiziario “La Ruota Alata” n° 38 di Marzo-Maggio del 2002 a pag. 16. (fig.3)

 



Detta data è stata contestata dal socio F. Moscadelli nel numero successivo del notiziario a pag.13 che dice testualmente: “Non è esatto perché già sulle cartoline ufficiali della Mostra “Eurphila ‘90” a Roma Torpignattara è stato usato il sopracitato francobollo con bollo figurativo commemorativo ufficiale il 14-12-1990 che allego in fotocopia (la fotocopia manca). Ne furono usate molte di cartoline come questa, con francobolli della Coppa del Mondo e con altri da 450 + 50 lire Calascio datato. A presto.

Qui di seguito riporto quello che ho riscontrato in alcune pubblicazioni.

Il compianto Dr. Andrea Malvestio nella pubblicazione ABRUZZOPHIL ’95 del Circolo Fil-Num.Rosetano in occasione della Manifestazione Filatelica del 24/25 giugno descrive la serie dei Castelli d’Italia, e a proposito del detto 50 lire, dice quanto segue: “Il 1991 interessa soprattutto per l’apparizione, strana e ingiustificabile, di una nuova tiratura del valore da lire 50 (Rocca di Calascio): sotto la vignetta dopo IPZS-ROMA appare “1980” inspiegabile perché siamo nel 1991.

Il compianto Giovanni Riggi di Numana, Presidente dell’Associazione C.I.F.O. (Collezionisti Italiani Francobolli Ordinari), nella Pubblicazione didattica del CIFO n° 11 del Giugno 1998 CASTELLI D’ITALIA, il cui testo è stato tratto dalle dispense preparate per il Seminario di studio sull’emissione tenutosi a Spotorno il 30/31 Maggio 1998, a pag.44 e 45 riporta le immagini dei bozzetti dei primi dieci valori della serie (dal 5 al 150 lire) preparati dal Poligrafico al fine di essere presentati alla firma degli Organi Superioni delle Poste per l’autorizzazione alla stampa. Come risulta dal cartoncino la presentazione è stata il 9-4/1980, e la firma del Direttore delle Poste il 15 successivo. Dalle immagini dei 10 valori sottoposti alla visione delle Autorità, gli unici con l’anno 1980 sono il 50,90 e 100 lire. (fig. 4)

 


Il Riggi continua come segue: “Purtroppo però durante le prime stampate in fogli effettuate nel mese di luglio del 1980 gli esemplari apparvero con colori troppo intensi per cui fu richiesta una modifica di stampa che consentisse ai francobolli di apparire in versione finalmente definitiva con colori più sfumati e delicati. Furono quindi riproposti nuovi finti francobolli e nuovi cartoncini di presentazione con la modifica richiesta che fu accettata senza ulteriori autorizzazione e firma per procedere.

Dalle immagini dei francobolli riproposti si evince chiaramente che nei tre valori che riportavano il millesimo, questo è stato eliminato. Probabilmente fra i valori già stampati prima della richiesta modifica, vi era un buon quantitativo di fogli del 50 lire in oggetto che a mio parere possono essere stati accantonati in magazzino. (fig. 5)

Anche Danilo Bogoni, nel volume di Poste Italiane SpA dal titolo CASTELLI – UN BALUARDO POSTALE, nel descrivere I SOGGETTI dei francobolli ne mostra tutte le immagini, delle quali, alle pagine 14 e 15, solo i valori da lire 50 e 90 riportano il 1980; (fig. 6)

Più avanti nel capitolo LA SERIE descrive i vari particolari capitati nei vari anni, e per il 1980 fra l’altro a pag.26 dice: “A rendere necessaria, tre mesi dopo la prima approvazione, la nuova prova del Castello in rotocalco fu una modifica piccola piccola, che a seguito fu all’origine di qualche problemuccio: in ditta dei tre Castelli firmati E.VANGELLI, e cioè La Rocca di Calascio da 50 lire, il Castello di Isola Capo Rizzuto da 90 lire e il Castello Aragonese di Ischia da 100 lire, figurava infatti il millesimo 1980. Il quale fu eliminato per conferire omogeneità all’insieme. Per il 1991 fra l’altro scrive: Improvvisamente fra settembre e ottobre fa capolino una nuova versione della Rocca di Calascio, la differenza consiste nella presenza nel margine inferiore del millesimo 1980, ….e più avanti continua: …..di sicuro, come comprova il talloncino incollato sui cartoni con cui sono confezionati i fogli della “nuova” Rocca di Calascio, la produzione risale al principio del mese di agosto 1991. Alcuni di questi talloncini, riferiti ai pacchi di 50.000 esemplari, portano la data manoscritta del 9 agosto 1991.”

Concludo esprimendo il mio pensiero relativo alla distribuzione nel 1991 del valore da 50 lire in questione, da oltre 10 anni accantonato, forse è dovuta ad un errore involontario del magazziniere, nuovo di quel servizio e ignaro di quanto accaduto in passato, probabilmente pressato dalle richieste del valore da lire 50 necessario da un improvviso cambio tariffario postale, ha dato corso alla distribuzione.

Comunque, e chiudo, secondo me la stampa del valore in oggetto è avvenuta nel 1980 e non nel 1990, né nel 1991.

Giovambattista Spampinato
26-02-2020

 

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