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La fastidiosa colla degli autoadesivi italiani

Giuseppe Preziosi risponde al Sen. Mario Valiante

Egregio Direttore,

seguo con vivo interesse il suo Bollettino, e le rinnovo il ringraziamento per il suo puntuale invio.
Da ultimo vi ho cercato opportuni suggerimenti per la preparazione e il trattamento dei francobolli di Repubblica autoadesivi che, una volta staccati dalla busta, vanno sistemati sui fogli d'album degli usati.
Non sono riuscito però a trovarvi indicazioi sufficienti. Le sarò grato se vorrà darmi utili riferimenti.

Io seguo i metodi tradizionali. Ma non sono certo di fare al meglio.
Distacco senza difficoltà il francobollo dopo un bagno di benzina rettificata. Ma questo non elimina tutto il collante posteriore, che continua a mantenersi attaccaticcio. Per evitare che aderisca anche ai fogli d'album, vi sistemo il pezzo con l'interposizione di un supporto cartaceo, quello stesso che sostiene i francobolli nuovi delle stesse dimensioni.
Ma è complesso; e, sopratutto, ingrossa il contenuto dell'album, e forma con le cornici dei supporti come dei <costoloni>, che nella stretta dei fogli finiscono per premere sui francobolli.
Vado perciò alla ricerca di un metodo più idoneo.

Grato della cortese attenzione, la saluto con viva cordialità.

Mario Valiante

Il problema degli autoadesivi italiani è noto a tutti e fonte di molti problemi, tanto che durante l'ultima Romafil ci fu addirittura una precisa domanda ai dirigenti delle poste per sapere quando saremmo potuti passare a un adesivo "tedesco", cioè veramente solubile. Intendiamoci, non che quello italiano dopo un paio d'ore non si sciolga nell'acqua, ma anche in questo caso il francobollo resta attaccaticcio e quindi aderisce su qualsiasi supporto lo si ponga.

Passando alla richiesta del sen. Valiante la soluzione trovata da lui è brillante anche se macchinosa.

In realtà le altre soluzioni che potrei proporre sono egualmente complicate:

1) si lascia il francobollo sul frammento di busta con un millimetro di carta intorno (così hanno sempre suggerito dai tempi dei prioritari dorati). Tale soluzione non risolve il problema dello spessore.

2) si stacca il francobollo con la benzina (o con l'acqua ragia) e, per ridurre lo spessore, lo si fa aderire su un foglio di carta velina ritagliandolo come sopra.

3) si stacca il francobollo con l'acqua (meglio calda) e si lascia sciogliere quella colla infernale il più possibile, poi lo si fa asciugare e si infarina il retro con normale talco, meglio se non profumato. Normalmente quest'ultimo sistema funziona.

Spero di essere stato esauriente, invio al sen. Valiante i più affettuosi auguri di buon compleanno (siamo nati lo stesso giorno e mese) e, ovviamente, li estendo al nostro presidente Veneri (anche lui fa parte del trio).

Giuseppe Preziosi

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