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La spedizione dei Mille e la Marina - II
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di Giuseppe Marchese

BIXIO GEROLAMO, detto Nino.

Nato a Genova nel 1821, morto nel 1873.

Nel corso della campagna dei Mille comandò il vapore Lombardo. Combatté a Calatafimi e a Palermo. A lui fu affidata la repressione della rivolta contadina di Bronte, nell’agosto 1860, che attuò con spietata decisione.

Entrato nel 1860 nell’esercito regolare, prese parte alla battaglia di Custoza, e alla presa di Roma del 1870. Fu anche eletto deputato e poi senatore.

Ripreso dalla passione del mare, partì col bastimento Maddaloni alla volta dell’arcipelago malese, ove restò vittima delle febbre gialla.

A Nino Bixio venne titolato nel 1912 un esploratore rimasto in servizio fino al 1927.

NINO BIXIO - Esploratore di 3.741 tonnellate

Costruito nei cantieri di Castellammare di Stabia, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1400 miglia a 13 nodi, velocità 26,5 nodi, equipaggio 336 uomini.


L'esploratore "NINO BIXIO" nel porto di Brindisi nel 1914

 

I bolli postali adoperati sull'esploratore "NINO BIXIO"

 


Cartolina di franchigia (da spedire senza affrancatura) della nave "BIXIO" in data 3.6.16,
col bollo di censura a terra, probabilmente di Venezia, nel corso della 1^ guerra mondiale.

 


 

BRONZETTI PILADE (poi Giuseppe Dezza)

Nato a Mantova nel 1833, morto a Castelmorrone nel 1860.

Nel 1860 non fu tra i mille di Garibaldi che sbarcarono a Marsala, ma solo perché Enrico Cosenz, ormai Generale, lo volle con sé come Capitano nella seconda spedizione che stava preparando. Combatté da eroe nella battaglia di Milazzo dove lo stesso Cosenz si congratulò abbracciandolo e promettendogli promozione e medaglia, che poi ottenne. Si distinse anche in modo particolare per una azione piratesca nel catturare, con alcuni compagni, due vapori borbonici nel porto di Messina non ancora liberata.

A suo nome venne titolato un cacciatorpediniere della classe Pilo in servizio dal 1915 al 1921, quando assunse il nome di Giuseppe Dezza, a causa dell’adesione di Bronzetti ai legionari fiumani di D’Annunzio.

PILADE BRONZETTI - Cacciatorpediniere di 806 tonnellate


Tipo Pattison - Odero, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1.100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 69 uomini.

 

I bolli postali adoperati sul cacciaterpediniere "PILADE BRONZETTI"

 


Cartolina di franchigia postale della Nave "BRONZETTI" con annullo in verde in data 2.10.1916 e bollo di censura di bordo.

 


 

CAIROLI BENEDETTO, patriota e uomo politico

Nato a Pavia nel 1825, morto a Napoli nel 188

Nel 1860 (con il fratello Enrico) fu ancora con Garibaldi alla prima spedizione dei Mille: fu ferito per due volte:
la prima, in modo lieve, a Calatafimi e la seconda, gravemente, a Palermo

In seguito deputato al Parlamento fu per due volte Presidente del Consiglio.

A suo nome venne titolato un cacciatorpediniere della classe La Masa, in servizio dal 1918 al 1918.

BENEDETTO CAIROLI - Cacciatorpediniere di 856 tonnellate

Tipo Sirtori migliorato, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 78 uomini.


Il Cacciatorpediniere "BENEDETTO CAIROLI"

 


 

CAIROLI FRATELLI

Parteciparono alla spedizione dei Mille:

  1. Benedetto (1825-1889)- partecipò alla spedizione dei Mille, dove fu gravemente ferito. Dopo l'unità d'Italia prese parte alla vita politica, ricoprì la carica di presidente della Camera e fu Primo Ministro nel 1878 e di nuovo dal 1879 al 1881.
  2. Luigi (1838-1860)- morto a Cosenza di tifo durante la Spedizione dei Mille.

I fratelli Cairoli ebbero 4 morti per le lotte del risorgimento italiano.
Ernesto morto nel 1859 tra i Cacciatori delle Alpi; Luigi come detto sopra nel 1860; Enrico morto nel 1867 nello scontro di Villa Glori; Giovanni morto per le ferite riportate a Villa Glori.

A loro nome, venne nominato il cacciatorpediniere ex "FRANCESCO NULLO", in servizio dal 1921 al 1946.

Venne ribattezzato "FRATELLI CAIROLI" il 16 gennaio 1921 a Pola. Nel 1922 operò in acque dalmate tra Spalato e Zara. Venne declassato a torpediniera il 1° ottobre 1929. Effettuò crociere nel Levante nel 1930 e nel 1932.


Bollo postale adoperato sulla nave "FRATELLI CAIROLI"

 


 

CARINI GIACINTO

Nato a Palermo nel 1821 e morto a Roma nel 1880.

Partecipò alla spedizione dei mille segnalandosi a Calatafimi e a Palermo. In seguito raggiunse il grado,
nell’Esercito regolare, di tenente generale e poi deputato al Parlamento.

A suo nome venne titolato un cacciatorpediniere della classe La Masa, in servizio dal 1917 al 1958

GIACINTO CARINI - Cacciatorpediniere di 856 tonnellate

Varato nel 1917, appartiene alla classe La Masa ed entra in servizio il 30 novembre 1917. Durante la Grande Guerra opera in Adriatico.


Il cacciatorpediniere "GIACINTO CARINI"

 


Bollo postale adoperato sulla nave "GIACINTO CARINI"

 


 

FRANCESCO CRISPI

Nato a Ribera nel 1819, morto a Napoli nel 1901.

Tornato a Genova, organizzò insieme a Bertani, Bixio, Medici e Garibaldi la Spedizione dei Mille e, aggirando con uno stratagemma le esitazioni di Garibaldi, fece in modo che la spedizione prendesse il via il 5 maggio del 1860. Dopo gli sbarchi a Marsala il giorno 11 e a Salemi il 13, Garibaldi fu proclamato dittatore della Sicilia con le parole d'ordine «Italia e Vittorio Emanuele».

Dopo la caduta di Palermo, Crispi fu nominato Ministro dell'Interno e delle Finanze del governo siciliano provvisorio, ma fu presto costretto a dimettersi a seguito dei contrasti fra Garibaldi e gli emissari di Cavour sulla questione dell'immediata annessione all'Italia. Nominato segretario di Garibaldi, Crispi ottenne le dimissioni di Depretis, che Garibaldi aveva nominato dittatore in sua vece, e avrebbe sicuramente continuato ad opporsi risolutamente al Cavour a Napoli, dove era stato nominato da Garibaldi Ministro degli Esteri, se l'arrivo delle truppe regolari italiane non avesse portato all'annessione del Regno delle due Sicilie all'Italia e poi al ritiro di Garibaldi a Caprera e alle dimissioni dello stesso Crispi.

 

FRANCESCO CRISPI - Cacciatorpediniere di 1.480 tonnellate

Il suo nome fu dato a un cacciatorpediniere classe Sella posto in servizio nel 1927, e lo stesso anno inviato a Lero. Nell’estate 1930, e l’anno successivo, effettua una crociera in porti greci e isole dell’Egeo. Nei primi mesi del 1938 inviato in Egeo, visitando anche porti della Libia.


Cacciatorpediniere "FRANCESCO CRISPI"

Non conosco i bolli adoperati a bordo.

 


 

FABRIZI NICOLA patriota e uomo politico.

Nato a Modena nel 1804 e morto a Roma nel 1885.

Giunto in Sicilia dopo lo sbarco dei Mille, combatté a Palermo e Milazzo; in seguito, Giuseppe Garibaldi ne fece il suo Ministro della Guerra.

A suo nome svolse attività un cacciatorpediniere, classe La Masa, in servizio dal 1918 al 1957

NICOLA FABRIZI - Cacciatorpediniere di 875 tonnellate


Tipo Sirtori migliorato, apparato motore a carbone e nafta, autonomia 1100 miglia a 16 nodi, velocità 30 nodi, equipaggio 78 uomini.

 

I bolli postali adoperati sul "NICOLA FABRIZI"

 


Cartolina di franchigia della Marina annullo riquadrato della nave dell’11.7.1918
e timbro lineare di censura anonimo, ma della nave.

 

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