MEMORIE
di Antonio Rufini

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori
Memorie di un anziano collezionista di storia postale (IX parte).
Storie marcofile di avvisi di ricevimento

- R.P. PAGATO
Antonio Rufini

Sono costretto a ripetermi: per sopperire alla mancanza temporanea del datario di tassa pagata alcuni Uffici ebbero ad usare timbri o vecchi o inusuali, insomma se non impossibili quantomeno improbabili.

A novembre del 1992 fui all'Ufficio Legale dell'allora Banco di Roma S.p.A., in Piazza SS. Apostoli, per concordare l'apertura, con intervento di Notaio, di una cassetta di Sicurezza di una correntista deceduta; espletate le formalità uscii, attraversai la Piazza ed entrai nell'Ufficio Roma 24, arredato ancora come fossimo stati nell'ottocento, con vecchi mobili color noce scuro e vetri smerigliati, sul tipo di una banca del far-west americano come si vede in certi film; basta: spedii una raccomandata A,R. ed uscii pensando che un Ufficio cotanto fosse degno di essere vincolato dal MI.B.A.C. quale ultimo Ufficio Postale del 1800 ancora aperto nella Capitale, con quei suoi mobili e col suo soffitto e i suoi muri interni colorati “in tinta”, tipo “pisciarella di caserma”.

A tempo debito mi tornò in Ufficio il Mod. 23-I, lo osservai per decidere se catalogarlo e metterlo in collezione e rimasi senza parole: non c'era il datario in cartella di tassa pagata, ma il bollo normale d'Ufficio che accompagnava un timbro ovale, ad inchiostro nero grasso, " R. P. / PAGATO".

Nell’ovale il superiore -R.P.- stava, significava ohibò, "Regie Poste", cosa da fine del mondo per non dire incredibile; quindi in Vespa Piaggio tornai a Roma 24 e chiesi spiegazioni all'addetta allo sportello Raccomandate ed ebbi come giustificazione che il datario con “pagato” si era rotto o non era mai stato fornito, la Direzione Provinciale da mesi, forse anni, non aveva provveduto, così, trovato in una vecchia cassetta di legno quel timbretto in bronzo, lo avevano usato puramente e semplicemente.

Io osservai che l'uso di quel timbro poteva sconfinare in apologia del passato regime e che non era prudente il continuare ad usarlo.
L'impiegata mi chiese il perché io mi interessassi tanto alla cosa e avuta la risposta "penso di avere in mano un oggetto quasi eccezionale", mi disse che potevo dissuadermi, che certi Uffici privati lì attorno, non dotati di affrancatrice meccanica, portavano "mazzette" fascettate di Raccomandate A.R. per l'accettazione e che quel timbretto R.P./PAGATO era stato impresso su decine, o centinaia di Avvisi e forse più, anche migliaia ogni mese.
Disilluso tornai nel mio Ufficio e infilai cotanto Avviso nell'Album, confidando nel fatto che quei "certi Uffici”, espletato il loro lavoro, dopo averli conservati un tot numero di anni in un “archivio morto” mandassero al macero i fascicoli, corrispondenze comprese, distruggendo anche gli Avvisi con l'R.P./PAGATO e che, in somma, di quegli oggettini, alla fine, dato tempo al tempo, non ne rimanessero in circolazione più di tanti.
La mia speranza non è stata vana.
Sono trascorsi quasi 30 anni.

Di fatto, sia nel Web che nei venti o più cataloghi di vendita di Storia Postale che mi sono pervenuti nel corso degli anni e nelle bancarelle dei mercatini romani, di Avvisi di Ricevimento repubblicani con "quel", timbro "R.P./PAGATO", ne ho visto uno solo, in eBay (sempre dell’Ufficio Postale Roma 24, datato 9/5/1990 e venduto ad € 1,00; sarà stato di quei “certi Uffici”? e il destinatario risultava oscurato per il solito motivo di privacy, a 31 anni data!); per “stanarlo” è stata dura: è uscito fuori dalla tana solo digitando “avviso di ricevimento con ovale RP PAGATO” nella categoria “francobolli” (sic !).
Comunque nulla di simile ho trovato in Delcampe, ma, per completezza della materia sono costretto a rammentare che nelle vendite (web, cataloghi d'asta e bancarelle) gli Avvisi col datario di tassa pagata e simili non compaiono praticamente mai (forse dovrei cancellare il –praticamente-), perché si offrono in vendita quasi esclusivamente (anche il –quasi- sarebbe da radiare) quelli affrancati.

Solo molto più tardi scopri che quel timbro metallico "R.P./PAGATO" era in uso per il Servizio Pacchi dall'1/10/1881, impresso sui Mod. 258 (avvisi di arrivo), e forse sostituiti dal luglio 1914 dai similari "POSTE/PAGATO".
Certo è che consultando il primo catalogo che ho trovato nella mia libreria, l'U.S.P. Primo Volume 2009-2011 il risultato è stato che di foto con impieghi simili (di R.P./PAGATO), per il servizio pacchi, ce ne sono solo due, a pag. 4 e a pag. 23.

In periodo bellico di fine Regno e R.S.I. ed i primissimi anni di Repubblica (per uso emergenziale) negli Uffici Postali il timbro RP/PAGATO è stato impiegato per gli usi più diversi, ripeto emergenziali per giustificare, in mancanza di francobolli, che la tassa era stata pagata in denaro all’Ufficio di partenza; basta, in eBay, digitare “timbro RP PAGATO” nella categoria “francobolli” (la categoria è importante) e, come per magia, ne esce fuori un’intera pagina di bei documenti postali diversissimi in vendita con prezzi da € 6,00 ad € 99,00, quasi tutti offerti da venditore professionale di Lugo (RA), il più recente di settembre 1945; ma non di Avvisi di Ricevimento.
Il mio Avviso di Ricevimento è stato però timbrato nel 1992.
Quale emergenza poteva esserci ?

Ho poi effettuato nel corso degli anni una micro ricerca, per collezione, nella mia Regione ed ho scoperto che altri Uffici postali, chiaramente arrivati alla disperazione per non aver avuto la pronta sostituzione del datario in cartella di -pagato-, hanno usato timbri metallici sia uguali che simili (cioè R.P./PAGATO, un solo Ufficio e POSTE/PAGATO gli altri).
Si tratta di tutti Uffici la cui istituzione risale o a prima della seconda guerra mondiale o poco dopo e sono Borgo S. Martino di Cerveteri (RM) che ha usato l’RP/PAGATO <uno scandalo, l’Avviso da lì partito è del 1994, a mezzo secolo dalla fine della guerra!> mentre Civitavecchia, Viterbo 1, Roma 29 e Roma 117 hanno impiegato il più moderno, si fa per dire, POSTE/PAGATO.

Se qualche lettore de IL POSTALISTA volesse implementarne il numero, ben venga perché sono certo che nel Nord Italia, più popoloso, con più attività postale e da dove sono partite milioni e milioni di Raccomandate A.R., si siano verificati casi analoghi, dato che non tutte le Direzioni Provinciali delle Poste sono state sollecite nella fornitura, riparazione o sostituzione dei datari in cartella di “PAGATO” per gli Uffici dipendenti, costringendoli ad arrangiarsi alla meglio, al “fai da te”.
I miei sei Avvisi repubblicani coi loro R.P./PAGATO e POSTE/PAGATO li mostro qui di seguito.

AVVISO DI RICEVIMENTO DA ROMA 24 - FRONTE



AVVISO DI RICEVIMENTO DA ROMA 24 - RETRO



AVVISO DI RICEVIMENTO DA BORGO S. MARTINO DI CERVETERI (RM) - SOLO FRONTE



AVVISO DI RICEVIMENTO DA CIVITAVECCHIA (RM) - SOLO FRONTE


AVVISO DI RICEVIMENTO DA ROMA 117 - SOLO FRONTE


AVVISO DI RICEVIMENTO DA ROMA 117 - SOLO FRONTE

 

AVVISO DI RICEVIMENTO DA ROMA 29 - SOLO FRONTE


AVVISO DI RICEVIMENTO DA VITERBO 1 - SOLO FRONTE

 


Antonio Rufini
23-04-2021

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori