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SUL CARNET DI MONTECITORIO

di Claudia Massucco 

 

­ Dal Comunicato Stampa U.S.F.I.  del marzo 2003:

 [...OMISSIS...] La speculazione scatenata sul foglietto camuffato da “libretto” dedicato alla mostra sui francobolli della Repubblica Italiana organizzata a Montecitorio ha avuto effetti devastanti nelle organizzazioni centrali e periferiche del collezionismo e del commercio di settore. [...OMISSIS...] la più spregiudicata e turpe speculazione in sessant’anni di storia postale e filatelica della Repubblica italiana. [...OMISSIS...] Questo “libretto” è una speculazione tanto più inaccettabile perché cinicamente decisa a tavolino con mesi di anticipo in ambienti estranei a Poste Italiane e imposta a Poste Italiane, grazie ad interventi politici, da personaggi spregiudicati [...OMISSIS...]. Il collezionismo filatelico si movimenta con iniziative intelligenti che fanno proselitismo [...OMISSIS...]  Si può tranquillamente affermare che da tutta la vicenda nessun giovamento è venuto alla diffusione del collezionismo filatelico. Anzi.

[...OMISSIS...]

 

Dal Comunicato Stampa della F.S.F.I.  del 1.o febbraio 2003:

Federazione fra le Società Filateliche Italiane

Ufficio Stampa

Alla stampa ed ai giornalisti filatelici

E' terminata la grande mostra filatelica di Montecitorio dedicata alla Repubblica italiana, promossa dalla Camera dei Deputati e dalla Federazione fra le Società Filateliche Italiane con la collaborazione di Poste Italiane e curata da Bruno Crevato-Selvaggi con l'allestimento di Alessandro Agostosi.

 

Da “IL COLLEZIONISTA DOMESE” (Anno 18, n. 69)

[...OMISSIS...] Penso che per la stessa ragione si cerchi in tutti i modi di eliminare innanzitutto i Circoli Filatelici [...OMISSIS...] (vedi carnet Montecitorio). Questo è il compenso che viene dato ai Circoli per l’attività di “monitori filatelici” nelle scuole, [...OMISSIS...] Il bello è che tutto ciò è tranquillamente approvato dalla Federazione fra le Società Filateliche Italiane.

 

Dalla lettera di Macrelli alle Federate (27 marzo 2003):

Uno dei punti della lettera di dimissioni riguarda il carnet Montecitorio [...OMISSIS...] per cui ritengo opportuno illustrarvi la vicenda nelle sue fasi.

Va premesso che il comunicato di emissione non prevedeva per alcuno la possibilità di prenotare: la mia prima preoccupazione è stata quella di convincere la Divisione filatelia ad accettare le prenotazioni delle società federate [...OMISSIS...] Rimane da dire che non è compito della Federazione procurare i francobolli alle federate, ma se personalmente non mi fossi attivato come ho fatto, le Società federate non avrebbero ottenuto un solo carnet, se non andando a Roma durante la mostra.

 

E-Mail di risposta di Poste Italiane (7 aprile 2003) ad un collezionista che lamentava lo scandalo del Carnet Montecitorio:

­Da: Simeoni Alda Antonia [SMTP:simeonia@posteitaliane.it]

Inviato:        lunedì 7 aprile 2003 15.09

A:      [OMISSIS]

Oggetto:        carnet "La Repubblica Italiana"

Rispondiamo alla sua e-mail  per rappresentarLe che il carnet "La Repubblica Italiana" [..OMISSIS..] è stato un oggetto, indicato dagli organizzatori della mostra,  realizzato e venduto esclusivamente durante la manifestazione  [...OMISSIS...]  100.000 carnet, quantità raddoppiata rispetto alle indicazioni degli organizzatori,  di cui una parte era riservata agli abbonati di prodotti filatelici di Poste Italiane [...OMISSIS...] 

 

DUBBIO  AMLETICO:  DI CHI E’ LA COLPA?

 

 


Egregio Signor Monticini,
Egregio Sig. Landamans,

In risposta allo scritto del Sig. Landmans devo dire che condivido in gran parte il suo pensiero ma, non sono d'accordo su un solo punto: ogni francobollo emesso deve avere libera vendita, deve essere distribuito capillarmente, devo poterlo trovare all'ufficio filatelico o dal tabaccaio.
Le vendite contingentate (ad esempio solo in occasione di importanti manifestazioni filateliche) hanno solamente un fine speculativo che danneggia in modo grave la filatelia. Si pensi al libretto emesso in solo 100.000 esemplari in occasione della Mostra filatelica di Montecitorio - La Repubblica Italiana, in questo periodo è venduto a 60-70 EURO se va bene: questa sì che è una vera speculazione da parte di Poste Italiane, dei Commercianti e della Federazione fra le Società Filateliche (quest'ultima non dovrebbe difendere gli interessi dei collezionisti filatelici???).
Se va in porto il progetto del " FRANCOBOLLO DALLA CULLA...", il danno alla filatelia sarà ancora maggiore.

E' PAZZESCO!!!!!

Saluti
Biagio Montesano

P.S. Sto seriamente pensando di abbandonare la collezione delle novità italiane o addirittura di lasciar perdere la filatelia (e vi assicuro che come me, la pensano molti miei amici e conoscenti collezionisti filatelici e di storia postale).


Egregio Signor Landmans,   

leggo con piacere il Suo pensiero in merito alla filatelia... 

Persone come Lei che hanno il coraggio di soffiare contro la tempesta degli interessi che gravitano intorno alla pseudo-filatelia gioverebbero sicuramente all'ambiente, ma purtroppo uomini che sposano le proprie idee piuttosto che il portafoglio sono una razza in via di estinzione...proprio come i veri filatelisti. 

Ho 19 anni e colleziono da 7. Adesso mi interesso inevitabilmente di storia postale...comprare i francobolli alla posta come la carne al supermercato mi aveva stufato...continuo tuttavia a farlo ma con poche emozioni rispetto a quando i primi tempi aspettavo con ansia un'emissione per correre all'ufficio filatelico... Conscio però dell'attuale situazione tento nel mio piccolo di far qualcosa per diffondere questa forma di conoscenza...tengo delle lezioni settimanali ad alcune scuole elementari e ad un istituto magistrale tentando di far innamorare più persone a questo hobby... 

Il problema però è che viviamo in un mondo troppo veloce per pretendere che vi siano persone disposte a soffermarsi un pò a guardare un pezzettino di carta...poi ci sono i Pokemon, Dragon Ball e tanti bei cartoni animati...certo, si sfruttano proprio questi per invitarli alla filatelia...ad esempio con i bambini li coinvolgo facendo ripetere i nomi di alcuni personaggi che vedono sui francobolli o i nomi dei bambini stessi, della maestra e il mio, in un gioco in cui finzione e realtà si confondono ed alla fine son sempre contenti di vedermi... 

Occorrerebbero persone dai sani principi morali...forse è più facile fare un 6 al Superenalotto!!! Ho sfruttato anche un'occasione unica nella mia vita per diffondere la filatelia: il mio esame di Stato...ho presentato una tesina in cui tutto ciò che dicevo era rappresentato da documenti o francobolli...magari gliela farò vedere... 

Sicuramente potrei far qualcosa in più per favorire la filatelia ma se poi mi chiedono 50 euro per il libretto di Montecitorio non è colpa mia.........   

Mi piacerebbe aiutarLa per il Suo sito... Cordiali saluti.     

    MrKeynes


Caro Roberto,
ho letto la lettera del dottor Landmans e come vecchio collezionista non posso che condividere quanto ha scritto.
Mi sono avvicinato ai francobolli quando iniziai ad andare a scuola  nel 1935.
Dopo un paio d'anni ho conosciuto Renzo Rossotti con il quale iniziai a fare i primi scambi. Nel 1945 ho partecipato alla fondazione del Circolo Filatelico Torinese e da allora non ho smesso di frequentare questo sodalizio.
Pertanto capirai che ho fatto molta esperienza e avuto anche qualche soddisfazione.
Attualmente provo molta nausea: la filatelia sta morendo per colpa di alcuni imbecilli che, invece di valorizzarla, fanno di tutto per affossarla.
Da molti anni ho smesso l'acquisto di tutto quello che viene spacciato come "francobolli" (?) ma che in realta' sono solamente figurine colorate...a volte anche con diversa colla.
Continuo a fare i miei scambi con collezionisti di ogni nazione e mi mantengo informato circa le iniziative che vengono attuate, all'estero.
Apprendo quelle che sono ideate da vari circoli, ma anche quelle (quasi sempre rivolte ai giovani), delle amministrazioni postali.
Provo quindi molta amarezza...non credo necessario che spieghi il perche'.
Quello che Lei ha scritto (e anche quello che non ha palesato con l'inchiostro) e' molto chiaro.
Grazie dottor Landmans.
Gianni V. Settimo
settimog@tiscali.it


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