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un quaderno di appunti

di

Franco Moscadelli


 

documenti postali di oggi... ma come erano una volta ?
ovvero il restyling filatelico


Per chi ancora non lo sapesse, non tutti i documenti postali che oggi vediamo sul web, aste, riviste sono “fisicamente originali”.
Per lo più sono stati restaurati, riparati, ripuliti, rinfrescati.
Vediamo un bell’esempio:

 



La famosa busta con il 3 lire di Toscana “Rothschild”.


i primi documenti fotografici di questa lettera evidenziavano un vistoso bordo nero a sx (vedi foto). Il documento aveva tutti e quattro i bordi listati in nero, evidente segno di lutto in casa del mittente. Nel 1989 in occasione dell’asta filatelica della Auction Phila di Milano il bordo nero di sinistra fu cancellato e gli altri tre furono ripiegati in modo che la busta, anche se fosse risultata più piccola, potesse assumere una veste più luminosa. N.B. Fu venduta con i diritti d’asta a 795 milioni di lire di allora.
 

 


 

 

… ed il francobollo era ancora più difettoso, per cui è stato anch’esso riparato.

 

 

Altro esempio.

 



Lettera con una “bella” crocetta, plurifirmata, da Potenza per Napoli. Anche questa rarità non era come si vede nella foto riprodotta ma:

 



verosimilmente ne mancava addirittura un bel pezzo. Quasi tutto l’angolo destro in alto, per cui anche questo francobollo è stato riparato, ricostruito ed il tutto poi ripulito.

 

 

Altro esempio.

 



Bella fascetta con crocetta in asta. Da una foto fatta anteriormente a questa abbiamo visto che il francobollo si “è spostato”:
 

 



(elaborazione grafica dal forum la filatelia.it)
non sappiamo se solo per controllo, per pulizia, per cambiare o aggiungere il supporto o altro. A voi ogni interpretazione che può essere valida.

 



Altro esempio.
 



Una mia grande scoperta. “Levante”: lettera affrancata al recto con un 30 cent. + 40 cent. soprastampati “ESTERO” annullati con il rarissimo muto a rombi azzurro di Buenos Ayres e al verso con un francobollo di Argentina da 5 centavos annullato con il doppio cerchio “Buenos Ayres”. Il 30 cent.mi oltre ad una varietà di stampa ha tutti e quattro gli angoli non modificati. (Unico conosciuto su busta) Una delle lettere più importanti e spettacolari di tutto il levante italiano.
Ecco nella foto sopra come si presentava all’atto del ritrovamento.

 



Ed eccola qui, splendida, dopo il restyling di pulizia dalle impurità del tempo.
E’ importante in questi casi avere anche disponibilità di un buon archivio fotografico che può sempre servire, oltre ai cataloghi delle più grandi aste filateliche e non solo.


A presto.

 


Franco Moscadelli
www.francomoscadelli.it

continua


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