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Notificazione 21/6/1853 tariffe Toscana - Stati pontifici e nota sulla pubblicazione delle distante degli uffici esteri

segnalata da Vanni Alfani

Il Marchese Cav. Girolamo Ballati Nerli, Ciambellano di S.A.I. E R. il Gran-Duca e Soprintendente Generale alle RR. Poste, in obbedienza agli Ordini contenuti nel dispaccio del Ministero delle Finanze del dì 18 di questo medesimo mese, fa pubblicamente noto: 
Che, a cominciare dal 1.° Luglio prossimo, le corrispondenze che si scambiano tra il Granducato di Toscana e gli Stati Pontificj, non saranno più sottoposte alla tariffa presente, ma, anche gli Stati Pontificj formando parte della Lega Postale Italo Austriaca, le corrispondenze suddette saranno esse pure trattate secondo quanto dispone la Notificazione di questa Generale Soprintendenza de' 10 Marzo 1851.
In conformità dell'Art. 27 della medesima, presso ogni Ufizio Postale del Granducato si troverà costantemente affissa la nota degli Ufizi Postali Austriaci Estensi Parmensi e Pontificj, non distanti dall'Ufizio medesimo più di 40 o più di 80 miglia Italiane in linea retta, ad oggetto che possa conoscersi la tassa, alla quale anderanno soggette le lettere da cambiarsi tra i respettivi circondari, nonchè la tariffa e ogni altra disposizione e istruzione utile a sapersi dal Pubblico in ordine al trattamento delle corrispondenze in generale.
Le note suddette e la tariffa generale si troveranno vendibili presso le Direzioni Postali di Firenze Livorno Lucca Pisa Siena e Arezzo.

Dalla Soprintendenza Generale alle RR. Poste
Firenze, 21 Giugno 1853


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