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I bolli dell'Ufficio Postale di Siena dal 1860 ai tondo-riquadrati - 5^ parte (pag. 104)
Bollo tondo-riquadrato (1893-1909)

Abbiamo accennato, all’inizio della quarta parte, a questo nuovo bollo che fu generalmente adottato dal 1890 e durò praticamente fino alla Grande Guerra e anche dopo. Il Gaggero dice che nel 1922 “si trovavano ancora numerosi” e cita il caso estremo di Spaccaforno (1926); certi Uffici Postali, tuttavia, continuarono ad usare il bollo a grande cerchio anche nel primo decennio, e oltre, del 1900 e quando si ritenne di doverlo sostituire erano già comparsi nuovi tipi (cerchio medio, guller), e ad essi si fece ricorso.

I vari autori che se ne sono interessati (Enzo Diena, Gallenga, Mondolfo, Poggiali, Rasile e altri) li hanno definiti in maniere diverse. Giuseppe Gaggero, che pubblicò il suo Catalogo nel 1986, li chiama “tondo-riquadrati”, e a questa autorevolissima definizione ci atteniamo anche noi, come ormai quasi tutti fanno, abbreviandola in TQ.

In provincia di Siena il primo U.P. ad avere il TQ, fu quello di Castiglione d’Orcia, nel Luglio 1890 (vedi a pag. 122 del nostro libro); nel 1893 venne adottato anche nella Direzione di Siena e quelli ottagonale e a grande cerchio furono definitivamente ritirati.

Alla Direzione di Siena il bollo TQ durò fino al 1909 e se ne conoscono diversi sottotipi: non sempre è facile distinguerli, talvolta la diversità tra l’uno e l’altro è poco evidente e non riteniamo opportuno catalogare un sottotipo quando le differenze riscontrate sono talmente minime da essere attribuibili, secondo noi e come abbiamo già spiegato nella prima parte, ad alterazioni sopravvenute con l’uso (e conseguenti ritocchi) piuttosto che alla incisione originale del bollo. Avremmo potuto ricorrere a riproduzioni ingrandite, è vero, ma ci pare che il gioco non valga la candela: li abbiamo esaminati con molta attenzione usando una semplice lente contafili, dopotutto si tratta di bolli tutti comunissimi e la loro catalogazione ha esclusivamente un valore statistico.

Tuttavia, ben venga qualcuno che abbia tempo da perdere e se la senta di fare una classificazione più dettagliata della nostra, sia per i bolli tondi che per i tondo-riquadrati.

I sottotipi che noi riteniamo di avere individuato, qui sotto riprodotti, sono i seguenti:
n. 5 del tipo semplice, con il solo nome dell’ufficio.
n. 2 del servizio raccomandate.
n. 4 del tipo “Arrivi e Partenze”
Non abbiamo mai visto bolli TQ di Siena con la dicitura “Centro” o “Distribuzione” o “Ferrovia”3.


Una citazione particolare la merita il TQ di Siena in duplex col numerale. Questa è un’impronta non facile a reperirsi (finora ne abbiamo censiti soltanto sei esemplari), che ci risulta usata soltanto nel periodo che va dal Dicembre 1895 al Dicembre 1896. La sua eccezionalità è soprattutto rappresentata dal temporaneo ripristino dell’annullo numerale a sbarre sette anni dopo la sua abolizione.


Per il bollo “Arrivi e partenze” crediamo opportuno precisare quanto segue.
Gli Uffici Postali Ambulanti e i servizi dei Messaggeri erano alla diretta dipendenza degli Uffici Postali aperti nelle Stazioni da dove muovevano; là dove non esisteva un Ufficio di Stazione (è il caso di Siena), Ambulanti e Messaggeri facevano capo all’ Ufficio “Arrivi e partenze”, istituito nei locali della Direzione Provinciale. A questo Ufficio faceva capo tutta la corrispondenza che arrivava o doveva partire per la ferrovia ed era dotato di un bollo particolare, quello appunto con la dicitura ARRIVI E PARTENZE4. Questi bolli compaiono nei primi anni del 900 e sono del tipo tondo-riquadrato.

Non crediamo che questi bolli si possano definire “bolli ferroviari”, ma ognuno si regoli come meglio crede: si trovano qualche volta anche su corrispondenza che certamente non ha viaggiato per ferrovia, ma questo rientra nei possibili disguidi fra un ufficio e un altro, che ci sono sempre stati, specialmente quando, come a Siena, questi uffici erano nella medesima sede.

Come al solito, auspichiamo che i lettori di buona volontà ci segnalino, possibilmente con relativa documentazione, tutto quanto può servire a correggere e integrare questo nostro aggiornamento.

Dal 1909, cessato il TQ, anche Siena ebbe i bolli a cerchio medio e i guller, di cui ci limitiamo a mostrare alcuni tipi, fra i tanti che furono usati.


Ai posteri il compito di studiare questo successivo periodo, finora quasi inesplorato, ma, a nostro giudizio, anch'esso di notevole interesse storico-postale.

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3 I bolli TQ di Siena da noi censiti non corrispondono a quelli riportati nel catalogo “Il Nuovo Gaggero”.

4 Queste notizie le abbiamo ricavate dagli “Ordinamenti postali e telegrafici del Regno d’Italia” di Enrico Melillo” ( Quaderno n. 25, pag. 55, dell’Istituto di Studi Storici Postali di Prato a cura di Clemente Fedele).


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