Il postalista > I Corrieri del Mangia > Gli aggiornamenti > Belforte

BELFORTE
Integrazione della scheda di Belforte (pag. 111)
Il 3 Ottobre 1889 il Consiglio Comunale di Radicondoli delibera di approvare la spesa per l'istituzione di una Collettoria Postale nel Castello di Belforte e incarica il Sindaco pel disbrigo delle pratiche necessarie.1

Dopo circa un anno e precisamente il 30 Ottobre 1890 l'argomento torna all'esame del Consiglio. Si prende atto che riguardo alla richiesta di istituire due collettorie postali a Belforte e Anqua, il Direttore provinciale delle Poste aveva dichiarato che "…l'Amministrazione non era aliena dall'istituire le due collettorie in parola, cioè di 1a classe a Belforte, di 2a classe ad Anqua, a patto però, che questa Amministrazione Comunale si assumesse l'onere dell'intiera spesa pei pedoni incaricati del trasporto delle corrispondenze postali".

Il Consiglio Comunale accetta la proposta, considerando il proprio bilancio e quanto già spende "…per Lippi Egidio portalettere da Belforte a Radicondoli e viceversa £ 216,00, Tocci ved.a Ottavia distributrice della corrispondenza a Belforte £ 54,00, Gobbini Filippo distributore della corrispondenza ad Anqua £ 12,00."2.

Il 2 Agosto 1891 fu aperto l'Ufficio telegrafico di 2a classe di Radicondoli, per il quale le pratiche erano cominciate già dal 1882 e del quale ci occuperemo più dettagliatamente nell'aggiornamento della relativa scheda.

Nel frattempo però il Comune si interessa per ottenere analogo servizio per la frazione di Belforte. Risulta infatti che nella seduta consiliare del 27 Giugno 1891 il consigliere Giuseppe Vanni espone che la spesa richiesta dalla Direzione Compartimentale dei Telegrafi per l'impianto di un Ufficio Telegrafico anche a Belforte è di sole £ 300, dato che la nuova linea telegrafica Radicondoli-Chiusdino "…passa per la vecchia via che tocca il Castello di Belforte" e che tale somma è stata interamente raccolta fra gli abitanti e possidenti del luogo. A seguito di ciò, il Consiglio delibera di "…domandare al R° Governo l'impianto il più pronto ed efficace di un Ufficio telegrafico nel castello di Belforte da essere in tutto unito alla Collettoria Postale che ivi deve essere installata nel locale Comunitativo".

In questo caso la questione fu risolta alla svelta: il 12 Ottobre 1891 la Direzione Compartimentale dei Telegrafi di Firenze comunica al Sindaco che "…ieri 11 Ottobre venne aperto un Uffizio telegrafico di 2a classe in Belforte frazione del Comune di Radicondoli, con orario limitato di giorno, al servizio del Governo e dei privati.3

La data esatta di apertura della collettoria non l'abbiamo rintracciata, ma dalla documentazione sopra esposta si desume che deve essere avvenuta fra Luglio e Ottobre, in un locale di proprietà del Comune adibito successivamente anche ad Ufficio Telegrafico.

Non sappiamo se all'inizio l'incaricato dei due servizi, postale e telegrafico, era lo stesso del 7 Gennaio 1911, quando il Consiglio Comunale di Radicondoli respinge "…l'istanza dell'impiegato dell'ufficio telegrafico di Belforte sig. Padelletti Carlo, colla quale chiede un compenso annuo per detto Ufficio"

Nella stessa seduta respinge anche "…l'istanza dei Ricevitori postali Sigg. Lolini Oreste di Radicondoli e Padelletti Carlo di Belforte colla quale domandano che venga loro concesso gratis il locale dei rispettivi Uffici, come prima praticavasi, poiché la retribuzione che percepiscono dallo Stato è già insufficiente a vivere senza bisogno di altre falcidie".4

Abbiamo già ricordato che i compensi governativi per i collettori postali erano davvero miseri e anche se i ricevitori telegrafici potevano contare su una piccola percentuale per ogni telegramma spedito, si può immaginare a quanto ammontassero questi proventi in un posto come Belforte. Così il Padelletti chiedeva un sussidio per il servizio telegrafico, mentre sia il Lolini che il Padelletti chiedevano che il Comune rinunciasse al pagamento dell'affitto per i locali che aveva concesso gratis in un primo tempo. Ma non furono esauditi.

1909 - 1911 Due ricevute di vaglia emessi dall'Ufficio Postale di Belforte. Il bollo postale è sempre quello tondo-riquadrato, mentre i bolli lineari di servizio sono differenti per dimensione e inchiostratura. Anche le firme sono diverse. La seconda è una semplice sigla e di certo, siamo nel 1911, è del Padelletti, la prima, del 1909, è illeggibile: potrebbe essere dello stesso Padelletti, ma non sembrerebbe.

Chiudiamo quindi questo aggiornamento con un punto interrogativo.







P.S. Per la mappa della località, vedere l'aggiornamento di ANQUA.
1) ASS - Prefettura - n. 1961, cat. 8
2) ASS - Prefettura - n. 1997, cat. 8
3) ASS - Prefettura - Anno 1891, serie I, cat. 8
4) ASS - Prefettura - Anno 1911, serie I, cat. 8


  Il postalista > I Corrieri del Mangia > Gli aggiornamenti > Belforte