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TOURING CLUB ITALIANO - MILANO
Buste con pubblicità

di Gianluigi RONCETTI

PRIMA PARTE < SECONDA PARTE

Il Touring Club Italiano è giunto ad avere quasi mezzo milione di soci, ed è intuibile che la corrispondenza in partenza verso gli associati comportasse volumi rilevanti, per far giungere ogni anno agli aderenti tessere, distintivi e comunicazioni d’ogni genere molto frequenti.

Inoltre, dal gennaio 1915 si cominciò a pubblicare la “Rivista Mensile del Touring Club Italiano”, inizialmente con una tiratura di 160.000 copie, spedite gratuitamente ai soci per posta, e col passare del tempo la tiratura continuò ad aumentare di pari passo con il crescente numero di adesioni al sodalizio. Nel 1917, come supplemento alla Rivista Mensile, uscì la nuova rivista “Le Vie d’Italia”, che nel 1921 inglobò la Rivista Mensile, e continuò ad essere pubblicata fino al 1968. Si è trattato del periodico a maggior tiratura del TCI e uno dei maggiori periodici nazionali dell’epoca ma, nel corso degli anni, il Touring ha pubblicato diverse altre riviste su turismo, alberghi, monti, strade, senza contare le guide di ogni parte d’Italia e del mondo e il numero impressionante di carte geografiche, atlanti e libri illustrati.

Lo sforzo editoriale del TCI è stato possibile, oltre all’apporto delle quote annuali dei soci, grazie agli introiti della molta pubblicità che la rivista ospitava fin dal primo numero, che tappezzava anche le buste a sacchetto con le quali la rivista era spedita. Per tale caratteristica le buste dell’epoca sono interessanti, ma generalmente non erano affrancate, perché spedite in abbonamento postale. Soltanto in alcuni casi particolari queste buste con pubblicità per conto terzi dovevano essere affrancate, e quindi recano francobolli perforati. Ne mostriamo alcuni esemplari, precisando che si tratta di rispedizioni di numeri non giunti a destino, di evasione ordini di numeri arretrati, di spedizioni per l’estero, tipologie che non erano comprese nell’abbonamento postale.

Inoltre, per la spedizione di tessere e distintivi, il TCI faceva uso di piccole buste-astuccio di cartoncino, prodotte dalla ditta Goglio di Milano, con al verso la pubblicità della stessa, la quale è probabile che fornisse gratuitamente al TCI questi particolari contenitori per farsi pubblicità. Ne mostriamo alcuni esempi della collezione Arlenghi.

Altre informazioni e immagini riguardanti il Touring Club Italiano si trovano nella prima parte della puntata dedicata ai perfin del sodalizio.





Milano, .. 9.25, collezione C. Arlenghi

 

Milano, 22.7.26, collezione C. Arlenghi

 

Milano, 18.9.29, collezione P. Campani

 

Milano, 21.3.32, collezione C. Arlenghi

 

Milano, 3.8.32, collezione C. Arlenghi

 

Milano, 12.12.32, collezione P. Campani

 

Milano, 9.7.35, collezione P. Campani

 

Milano, 26.10..., collezione P. Campani

 

Milano, ......., collezione C. Arlenghi

 

Milano, ......., collezione C. Arlenghi

 

Milano, ......., collezione C. Arlenghi


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