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MONTECATINI Soc. Gen. per l'Industria Mineraria e Agricola - M6 - M7

di Gianluigi RONCETTI

Nel 1888 fu fondata a Firenze la Società anonima delle miniere di Montecatini, per l’estrazione del rame a Montecatini Val di Cecina in provincia di Pisa da giacimenti sfruttati fin dall’epoca etrusca. La miniera più importante era quella di Caporciano, nei pressi del capoluogo, che per circa 10 anni la società coltivò intensamente. Nel 1908 la sede aziendale fu trasferita a Milano, dove rimase fino alla sua chiusura.

In quegli anni, in seguito alla scoperta di piriti ferrose in Maremma, la società avviò la produzione di acido solforico, grazie a concessioni di sfruttamento di miniere di zolfo in varie parti d’Italia, tra le quali quella di Perticara in Comune di Mercatino Marecchia, oggi Novafeltria all’epoca in provincia di Pesaro ed oggi di Rimini, che risultò essere la miniera di zolfo più grande d'Europa con i suoi circa cento chilometri di gallerie.

Nel 1917 la società cambiò la ragione sociale in "Montecatini Società Generale per l'Industria Mineraria" e, nel 1920, variò nuovamente la denominazione in "Montecatini Società Generale per l'Industria Mineraria ed Agricola".

Finita la prima guerra mondiale, l’azienda entrò nel settore dei prodotti chimici e raggiunse una posizione di preminenza sul mercato per la produzione di fertilizzanti fosfatici e azotati e del solfato di rame.

Alla vigilia della crisi del 1929 la Montecatini dava lavoro a diciottomila operai, produceva l’ottanta per cento delle piriti italiane, i due terzi dei concimi azotati e continuava ad essere presente nel settore minerario.

Nel corso degli anni Trenta l'azienda, con i suoi quarantamila azionisti, si affermò prepotentemente nel comparto della chimica e, nel 1939, dava lavoro a circa cinquantamila addetti.

Con l’inizio della seconda guerra mondiale la Montecatini registrò un sensibile aumento di produzione, in particolare di esplosivi e di prodotti farmaceutici. Tuttavia, dal 1943 subentrarono notevoli difficoltà a reperire manodopera e materie prime, fattori che si aggravarono sempre più col proseguire della guerra e i relativi sconvolgimenti che interessarono pesantemente numerosi siti aziendali.

Alla fine del conflitto erano attivi solo 45 stabilimenti su 150, che nel 1947 salirono a 107, dopo che fu iniziata la riconversione della produzione bellica, sviluppando in particolare il settore degli idrocarburi e del petrolchimico.

Dopo il fortunato periodo iniziato nel 1954 a seguito della collaborazione col geniale chimico imperiese Giulio Natta inventore della molecola di polipropilene isotattico, e del suo impiego industriale col nome “Moplen”, subentrò la crisi che condusse l’azienda ad essere incorporata nel 1966 nella Edison. La Montecatini cessò di esistere e la Edison, per sfruttare lo storico marchio Montecatini, assunse la denominazione sociale Montecatini Edison e poi Montedison.

Per quanto riguarda l’utilizzo di francobolli perforati, l’azienda ha utilizzato presso la sede centrale di Milano due diverse perforazioni di foggia molto simile, rappresentate dalla lettera M di cui una più piccola formata da 23 fori, e l’altra più grande comprendente 27 fori. Quest’ultima la conosciamo usata tra il 1921 e il 1935, mentre per l’altra più piccola il periodo d’uso finora osservato è compreso tra il 1924 e il 1945.

M6

fori n. 23 - misure mm. 10,8 x 8,2 - diametro foro mm. 0,8
periodo utilizzo 1924 - 1945

 

Napoli, 17.SET.25, collezione P. Campani


Milano,26.3.26, collezione E. Bertazzoli
fascetta per giornali


Milano, 26.8.26, collezione P. Campani


Milano, 19.XII.27, collezione E. Bertazzoli
busta e lettera interna


Milano, 3.II.28, collezione P. Campani
(fronte e retro)


Milano I.VI.30, collezione P. Campani (riutilizzo ?)


Milano, 2.6.31, collezione P. Campani


M7

fori n. 27 - misure mm. 12,4 x 10,6 - diametro foro mm. 0,9
periodo utilizzo 1921 - 1935

 

Milano, 09.3.22, collezione M. Di Benedetto


Milano, 31.8.22 collezione P. Campani


Milano, I. IV. 1923, Collezione P. Campani (riutilizzo ?)


Milano, 10.4.23, collezione P. Campani
fronte e retro


Milano, 27.II.1924, collezione E. Bertazzoli


Milano, 20. ... 25? collezione P. Campani


Milano, 6.12.25, collezione E. Bertazzoli


Milano, 11.11.32, collezione P. Campani


Milano, 17.3.33, collezione P. Campani
(utilizzati i francobolli con i due tipi di perforazione)

 

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