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Filatelia polare

 




L'ARKTIKA e i suoi bolli


di Franco GIARDINI (da "Turinpolar Flash n. 15)

 

Il rompighiaccio ARKTIKA, con l'esser stata la prima nave di superficie a raggiungere il Polo il 17-8-1977, ha tracciato una strada fondamentale nel progresso delle comunicazioni polari artiche.
Una strada che avrebbe aumentato l'importanza logistica dei rompighiaccio sia nella North Sea Route, sia nei collegamenti tra Murmansk e Norilsk in Siberia, attorno a cui sono situate diverse miniere di nickel, platino e rame.
Anche grazie a questa esperienza i collegamenti, aperti prima solo 3-4 mesi l'anno, si sono estesi a 6 mesi o più.
L' ARKTIKA,dopo esser stata varata nel 1974, era certamente il più potente rompighiaccio al mondo con i suoi 75.000 Hp e le sue 25.000 tonnellate di stazza.
Si avvaleva inoltre di un reattore che funzionava con uranio arricchito al 90%, soprattutto con zirconio.

Nel 1982, ovviamente per motivi politici, fu ribattezzato con il nome di "L. BREZHNEV", il premier appena morto.
La cosa non piacque certo all'equipaggio, e, durante il 1986, vi fu una sollevazione degli uomini che, in missione polare, si rifiutarono di rispondere alla radio, a qualunque messaggio fino a che, sempre via radio, la nave non fosse stata chiamata di nuovo con il nome ARKTIKA ed i messaggi non fossero arrivati con quel nome come destinatario, non dando spazio al servilismo celebrativo.
Durò una settimana questo braccio di ferro, ma alla fine l'equipaggio ebbe partita vinta.
Il rompighiaccio riprese dunque il suo nome originale ARKTIKA e continuò la sua gloriosa carriera polare per terminarla solo dopo 33 anni di onorata attività e dopo aver percorso più di un milione di miglia nautiche.
Fu mandato in disarmo nel 2008.

Ma torniamo al suo viaggio al Polo.
Sulla nave il comando era di Yuri S .Kuchiev e vi era anche il ministro della Marina Mercantile oltre ad uno staff di ricercatori che nelle 15 ore di stop al Polo avrebbero svolto interessanti osservazioni scientifiche.
Tra andata e ritorno la spedizione richiese 13 giorni.

LA POSTA
Le autorità sovietiche hanno informato che le buste trasportate a bordo del rompighiaccio durante il viaggio al Polo erano piuttosto rare.
Così quando troviamo degli esemplari di buste o cartoline con il bollo postale del 17-8-77, che, ci dicono le riviste internazionali del settore, cominciano a comparire, non raramente, nel 1978, ci sentiamo presi da forti dubbi.
Anzi, con sospetto pensiamo a della corrispondenza post-datata, post-bollata.
Tuttavia vi è un guazzabuglio di teorie di importanti collezionisti internazionali che, anzichè darci delle certezze in un senso o nell'altro, ci danno la certezza....che nulla è davvero certo e che, come spesso accade in queste situazioni filateliche, vi sono collezionisti ambiziosi che non si peritano neanche un istante a dare alle stampe nuove...certezze, pur di avere il proprio nome riportato su questa o quella rivista.
Cominciamo dal numero "8" della data del bollo. Secondo alcuni se è in parte incompleto significa che la busta non è stata a bordo durante la crociera al Polo. (fig.1)

fig. 1 - dalla collezione personale di VAFIADY che fu membro della spedizione

Noi saremmo orientati a dare ragione a questa teoria...peccato che il bollo datario, sempre in inchiostro nero, come tutti i bolli sovietici di quegli anni e precedenti, sbavi con facilità e quindi queste affermazioni risultino un po' superficiali.
Secondo nostre informazioni russe (non ufficiali ma normalmente attendibili) tutta la posta presente a bordo tra il 9 agosto ed il 23 agosto 1977 ricevette il cachet di forma ovale con le scritte "NORD / a / l "ARKTIKA" / agosto 1977 / POLO". Questo anche secondo i collezionisti americani.
Questo cachet, applicato sempre in color violetto, secondo le nostre informazioni e secondo quanto letto su una rivista filatelica polare, risulta che sia stato distrutto sullo stesso rompighiaccio, dopo l'uso. Così come risulterebbe anche che un foglio, preparato e firmato dai componenti dell'equipaggio, ne attesta l'avvenuta distruzione a bordo. (fig. 2)

fig. 2 - Questa busta non ha viaggiato sulla nave

Però quel cachet, anche in base al materiale di nostra collezione (6 pezzi del 17-8-77) risulterebbe... presente anche sui ...falsi ! E allora ? I dubbi e la confusione crescono !

Qualche collezionista, come il famoso inglese Lloyd, afferma che la distanza tra la "M" e la "T" del bollo postale dell' ARKTIKA (cioè il diametro) nei reperti postali di altri anni (cioè bolli del '76, '78, '80) rispetto al 1977 sia di 36 mm e mezzo, a differenza di un bollo di bordo che misurerebbe solo 34 mm. e mezzo.
Affermazioni che ci sembrano assurde visto che tutti i nostri pezzi con la data 17-8-77 hanno il diametro del bollo di 36 mm. e mezzo.
I dubbi crescono.
Tra i nostri pezzi ve ne sono due firmati anche da Vafiady, un componente dell'equipaggio, nonchè dal Capitano Kuchiev e dal leader della spedizione Guzhenko. (fig. 3 e 4)

fig. 3 - Rompig. ARKTIKA al Polo firma del capitano Yuri S. KUCHIEV e
del leader dell’intera operazione GUZHENKO
fig. 4 - dalla collezione personale di VAFIADYche fu membro della spedizione.
Firma del leader della spedizione GUZHENKO e del capitano del rompighiaccio Arktika KUCHIEV

Di per sè queste firme e quanto ci è stato garantito non danno la... garanzia di autenticità, soprattutto se poi facciamo riferimento al Catalogo dei Bolli Postali Sovietici in cui al n. 2928 sono descritte le 2 differenze tra tipo I e tipo II del bollo postale dell' ARKTIKA.
Nel catalogo si dice cioè che il tipo II abbia l'accento sulla N rovesciata più piccolo e quasi con una punta, rispetto al tipo I che presenta una barretta piena tra le gambe della N rovesciata .
In particolare si legge che il tipo II sia stato prodotto per i collezionisti, nel 1978.

E allora ? Io personalmente nemmeno negli articoli su varie riviste filateliche polari internazionali ho mai visto un bollo di I tipo. E dire che mi occupo di questi argomenti dal 1982 e ho sempre seguito le riviste del settore.
Se mi è consentito, senza voler fare sfoggio di spocchiosità o di saccenteria, io deduco anche che, com'è accaduto di recente per la posta delle basi derivanti sovietiche, a volte in certe affermazioni ci sia tanta fantasia o la necessità quasi fisica di mettersi in mostra con nuove teorie balzane.
Ad esempio vi è un collezionista francese, che è anche espositore internazionale, M.Goudot, che crede ogni tanto di trovare varietà che secondo noi sono il frutto della sua fantasia sfrenata che non ha mai tenuto conto delle condizioni in cui talora venivano apposti i bolli postali e che, nei numerosi pezzi delle collezioni del ns. gruppo, non hanno mai trovato il minimo riscontro e non hanno mai generato dubbi.

Dico questo perchè qualcuno, come l'americano D. Shelton, ipotizza, nel bollo, fantasiose differenze... nelle sovrastrutture della nave !!?? Nemmeno lo sfiora il dubbio che certe pseudo-differenze possano essere il prodotto di sbavature d' inchiostro !

Qual' è dunque la verità su questo bollo dell'ARKTIKA ?
Qual' è l'esatta spiegazione ?
Quali sono realmente i "punti fermi" sui quali deve ruotare la verità ?

Ho tanti dubbi e preferisco astenermi da un giudizio che possa oltretutto indurre in errore altri.

So solo che i russi sono sempre stati maestri in questi….imbrogli o pasticci.
Pertanto consiglierei a tutti gli amici collezionisti di non acquistare a prezzi alti posta dell'impresa dell'ARKTIKA poichè non vi è alcuna garanzia, ANCHE nelle aste.

Per il resto se c'è qualcuno che può dissipare questi miei dubbi amletici ben venga !!!

Al termine di questo articoletto aggiungiamo anche bolli postali successivi a questo del Polo e degli anni successivi al cambiamento di nome in "L.BREZHNEV".


fig. 5 - busta del 1985 con il bollo postale del "L.BREZHNEV" (e francobollo dedicato all'Arktika)- Rompighiaccio “LEONID BREZNEV” nel 52° anniv. della NORTH SEA ROUTE




fig. 6 - busta del 1995 con il nuovo bollo postale dell' ARKTIKA

fig. 7 - busta del 1999 con un nuovo bollo postale dell' ARKTIKA della serie dei nuovi annulli dei rompighiaccio

fig.8 - cartolina postale con l'ultimo bollo postale dell' ARKTIKA prima del disarmo.

fig. 9 - Busta con annulli vari di una campagna in Artico Russa-Tedesca con i rompighiaccio “Arktika” e “Polarstern” - Timbro datato 09.07 98 dall’ “Arktica2 e Murmansk 12.08.98

 

PS. Sappiamo anche che durante la navigazione verso il Polo l' "Arktika" incontrò il "Lenin" nel N-Est del Mar di Kara ed avvenne uno scambio di posta. La posta dell' "Arktika" era già...stata bollata con il bollo da usare al Polo ? e con che data ? Altro mistero di cui non si è mai saputo nulla.