torna alla
Filatelia polare

 



THOR SOLBERG, VIKINGO dell’ARIA

di Giuseppe BERRA (da "Turinpolar Flash n. 23)

 

Florø Lufthamn (Aeroporto) Statua di Solberg (fig. 1)

Nato a Floro, nei pressi di Bergen, nel 1893, sin da giovane Solberg amava il volo e dopo alcune esperienze si recò in Germania dove conseguì il brevetto di pilota (fig. 1).
Egli coltivava un sogno: volare dagli Usa alla Norvegia effettuando a ritroso la rotta che mille anni prima si dice avesse percorso l’esploratore vikingo Leiv Eiriksson.
Il suo primo tentativo fu nel 1932, avendo come co-pilota Carl O.Petersen, e prevedeva il primo scalo a Terranova (Harbour Grace).
Purtroppo però incappò in una paurosa tempesta e dovette ammarare in acque vicino a Placentya Bay, 100 Km. dalla prima meta, dove fu salvato da alcuni pescatori. In questa occasione vi fu un trasporto di posta che però, in maggior parte, andò persa o distrutta nell’atterraggio di fortuna.
Poche lettere e cartoline vennero recuperate, una di queste fu venduta all’asta nel 2004 per 2700 corone norvegesi.

Quando, dopo lunghi e complessi preparativi, decise di dare il via al volo nel 1935 riuscì ad ottenere alcune sponsorizzazioni tra cui quella del giornale Norsk Tidene che cercò di vendere delle cartoline, preparate alla bisogna, a 1 $ cadauna. Vista la freddezza sia degli americani che dei norvegesi il loro prezzo fu ridotto alla metà, ma in questo modo i ricavati non coprivano neanche i costi della stampa.
La rotta che intendeva seguire era: USA,Terranova, Labrador, Groenlandia, Islanda, Isole Faeroer, Norvegia.

Fortunatamente ebbe ancora alcune sponsorizzazioni tra cui quella della “Norske Amerika Linje”, con soldi ricavati dalla vendita di buste speciali ai collezionisti americani. Per finanziare il volo predispose un corriere aereo per collezionisti, i quali inviarono dal giugno 1934 le loro corrispondenze all’ufficio di Solberg in New York dove vennero catalogate e numerate per poi ricevere il cachet del volo e la firma del pilota.
E’ possibile che una parte di questa corrispondenza sia stata richiesta per telefono e predisposta dall’ufficio stesso.
In Groenlandia e in Islanda Solberg trasportò posta anche da una tappa all’altra, portando anche pacchi.
Molte buste vennero indirizzate allo stesso Solberg e, arrivate a Bergen, timbrate e viaggiate con lui o affidate alle poste.

Per il volo decise di prendere a bordo Paul Oscanyon, marconista.
Il 17 luglio fu il giorno della partenza dalle acque del Floyd Bennet Field.
Dopo che l’idrovolante si fu levato in volo Solberg presto scoprì che vi erano dei problemi e fu costretto ad un imbarazzante ritorno a New York.
Poi, il giorno seguente, ripartì per atterrare a Montreal.
Il 19 luglio ripartirono per le Seven Islands da cui ridecollarono il 20 luglio alla volta di Harbour St.Pierre.
Il 21/7 volarono a Cartwright, in Labrador, e durante il volo incontrarono fortissimi venti e tempeste.
Qui dovettero attendere un miglioramento delle condizioni meteo prima di ripartire il 28 luglio.
L’avventuroso volo di questi due pionieri proseguì con diverse altre tappe e finalmente il 16 agosto l’aereo ammarò nel porto di Bergen.

Dopo i calorosi festeggiamenti il primo pensiero di Solberg fu di portare personalmente la posta all’ufficio postale.
Si trattava della prima posta aerea dagli Usa alla Norvegia !

La Posta di Solberg

fig.2 Busta molto interessante perchè spedita da New York con affrancatura USA e annullata il 13/07/35 prima della partenza, con riaffrancatura al verso alla prima tappa, in seguito affrancata e annullata anche a Reykjavik e infine annullata a Bergen con il bollo lineare del volo.
Un’altra particolarità di questa busta è la sua appartenenza al Presidente USA Franklin D. Roosevelt.
Fu venduta all’asta nel 1946 a New York come riportato nella dicitura visibile sulla busta in basso.

fig.3 Busta affrancata in Danimarca con porto di 30 K, tariffa per l’estero, e tornata in USA con una nave da trasporto. Sul retro bollo di transito. Questa busta è considerata Posta Aerea.

fig.4 Busta unica edita in occasione del convegno filatelico svoltosi a N.York dal 10 al 18 febbraio 1934 per commemorare la spedizione dell’ Amm. R. F. Byrd al Polo Sud.
La busta, affrancata con il foglietto di 6 francobolli emessi per la circostanza (Michel n.4) reca l’annullo del 1° giorno.
Solberg la portò con sè nel volo del 1935 e riaffrancata con francobollo islandese, annullata, e in seguito riannullata con il bollo lineare della spedizione a Bergen (al retro).

fig.5 Busta della spedizione Byrd in Antartico e viaggiata con il volo Solberg del 1932.
Mittente il co-pilota di Solberg, Carl O Petersen, che partecipò anche alla spedizione Byrd.

Visionando la corrispondenza trasportata nei suoi voli si può dedurre che Solberg abbia avuto anche un interesse personale oltre che economico.

fig.6 Lettera bollata a Cartwright (Labrador) e trasportata sino a Bergen.
La busta è intestata a Solberg e spedita da Brooklyn il 13/07/35 al suo ufficio a N. York.

fig.7 Busta spedita dalla colonia di Julianehaab (Groenlandia) e trasportata fino a Reykjavik dove è stata annullata l’ 8/08/35.
Sulla busta vi è un timbro a targhetta “Skipsbrjef” che era d’obbligo per legalizzare la posta straniera in Islanda. Non si conosce l’uso di questo timbro: se di accettazione o di transito.
L’affrancatura è costituita da 2 francobolli della Groenlandia “Pakke Porto” (sulla sinistra) e 3 francobolli danesi.
Annulli ovali:
Posta Via Aerea Groenlandia-Islanda Sui francobolli della Groenlandia Norvegia-Danimarca- .. Thor
Posta Via Aerea su due dei 3 francobolli danesi Thor Solberg
Colonia di Julianehaab sul terzo francobollo danese

Queste buste (rare) assieme ad altre, una volta arrivate a Reykjavik, furono inoltrate con la posta normale fino a Copenaghen e altre destinazioni.

fig.8 Affrancatura mista Groenlandia e Danimarca con bollo ovale della colonia di Julianehaab di colore rosso.
La lettera (15 A) reca il bollo di arrivo a Copenaghen del 14.08.35, due giorni prima dell’arrivo di Solberg.

fig.9 Busta “Paquebot Mail” con affrancatura degli Stati Uniti e annullata a Bergen. Il che conferma l’ipotesi che gli USA non hanno mai riconosciuto ufficialmente l’impresa di Solberg, anche perchè non vi è alcuna traccia di timbri usati per il volo.
Solo 200 lettere risultano affrancate con francobolli USA, e in seguito annullate a Bergen. Una piccola parte di corrispondenza venne annullata a Brooklyn, dove si trovava l’ufficio di Solberg.

fig.10 Questa busta oltre alla firma di Solberg reca anche quella di Paul Oscanyon (Rara).
Le poste norvegesi e quelle islandesi sono state le uniche a riconoscere ufficialmente il volo.
Lo studioso Mathiassen, nelle sue ricerche, ha trovato una corrispondenza del 1934 tra Solberg e le Poste Norvegesi.

fig.11 Francobollo emesso dalla Norvegia per ricordare l’impresa.di Solberg. Raffigura l’aereo “ LEIV EIRIKSSON” così battezzato per il volo.

fig.12A Cartolina pre-stampata del volo con rotta America-Norvegia.

fig.12B L’altro lato della cartolina con lo spazio per l’indirizzo e, al posto del francobollo,la cartina del volo.
Le cartoline furono indirizzate da entrambi i lati, come i cartoncini della spedizione Amundsen—1925.
Dopo l’atterraggio la posta rimanente venne inoltrata con la normale posta.

fig.13 Su alcune di queste corrispondenze è riportata una dichiarazione dello stesso Solberg che spiega l’accaduto e si scusa con i destinatari.


RETRO BUSTA