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Filatelia polare

 




La Base Derivante "LOREX"


di Franco GIARDINI (da "Turinpolar Flash n. 23/2015)

 

Un grosso, ambizioso progetto polare canadese fu chiamato LOREX, da "Lomonosov Ridge Experiment"; una stazione derivante che sarebbe sorta sull'area della famosa catena montuosa subacquea. (**)
L'operazione sarebbe costata, nel 1979, 1,2 milioni di dollari.

Lomonosov

(**) La catena montuosa Lomonosov raggiunge i 3000 mt. di altezza e, nei suoi picchi, giunge a meno di 1000 mt. dalla superficie del Mar Glaciale Artico.
Si estende per circa 1700 Km. dal "Canadian Continental Shelf" (con questo nome vi è stata un'altra piccola stazione polare di cui molti di Voi lettori avranno qualche busta in collezione) al largo della Terra di Ellesmere, verso Est, sino alla piattaforma della Siberia. Passando a circa 60 Km. dal Polo.
Questa dorsale subacquea polare divide il cosiddetto Bacino Eurasiatico dal Bacino del N. America. Scoperta nel 1948-49 da un pool di scienziati polari sovietici fu resa pubblica nel 1954 e prese il suo nome da M. Lomonosov, lo scienziato poeta russo del 18° secolo.

La spedizione del 1979, con il supporto del Polar Continental Shelf Project, era capitanata da Hans Weber, uomo polare ed esploratore (fig. 1), e pianificava una serie di ricerche oceanografiche e geofisiche le cui finalità erano quelle di comprendere la composizione della montagna subacquea ed il suo ruolo nello sviluppo del Bacino Artico.

fig. 1

Partecipavano alla spedizione diverse Università Canadesi e USA, nonchè il Lamont D. Geological Observatory.

I piani prevedevano un campo principale più 2 piccoli campi satelliti sempre sul ghiaccio a circa 200 Km. dal Polo. Le due stazioni satelliti erano la ICEMAN, composta da 3 uomini, e la SNOWSNAKE composta da due e più vicina all'Alto Artico Canadese.
Per la logistica fu necessario provvedere a 240 tonnellate tra combustibile, esplosivi, costruzioni, rifornimenti, apparecchiature scientifiche.

Le Forze Armate Canadesi con un grande dispiego di mezzi trasportarono e paracadutarono 182.000 Kg. di equipaggiamento pesante sul campo base LOREX usando dei C-130 Hercules.
Le missioni partivano da Thule, base Usa nel Nord-Ovest Groenlandia, sotto la guida del Magg. Ray Liukko.
Questo metodo di approvvigionamento paracadutato prendeva il nome di LAPES (Low Altitude Parachute Extraction System) ed era alquanto singolare poichè quando il C-130 giungeva quasi sulla zona di lancio si abbassava moltissimo, apriva il portellone posteriore, e lanciava il materiale che era vincolato a 3 paracadute che attutivano l'impatto.

Invece il personale, gli strumenti delicati, l'equipaggiamento più sensibile volavano da Alert (la base militare più a Nord del mondo, nel Nord della Terra di Ellesmere) con aerei De Havilland o Twin Otter (che riesce ad atterrare e decollare in brevissimi spazi e viene usato routinariamente da e per la Terra di Ellesmere con un solo pilota).

fig. 2

(Questo, detto per esperienza).
Infine vi era un elicottero Bell per il trasporto tra le 3 stazioni derivanti.
L'equipaggio delle 3 basi era composto da 29 uomini: ricercatori, tecnici, personale di supporto ed equipaggi per i voli.
Mentre il progetto LOREX stava andando in porto un altro team statunitense di ricercatori stava conducendo altre ricerche a circa 900 Km. a Est. Un'altra base derivante infatti, la FRAM I, era stata allestita l'11 marzo 1979 a 84°24' N e 06° 50'W.
Il suo programma, denominato OPS (come si può vedere anche sul cachet postale della base stessa) (fig.2) includeva ricerche congiunte di USA, Canada, Danimarca e Norvegia.

Lo scopo principale di questa missione polare era di condurre ricerche sulla estensione della catena montuosa subacquea denominata Nansen-Gakkel-Ridge.
Alla base derivante FRAM I, che poggiava su di un lastrone di ghiaccio dello spessore di 3 mt., in una zona dove l'Oceano Glaciale è profondo attorno ai 4000 mt., i ricercatori conducevano esperimenti sulla rifrazione, sulla acustica sotto i ghiacci, sulla geochimica ecc. ...
Le organizzazioni di LOREX e FRAM I erano in buona cooperazione, tant'è che l'Istituto di Oceanografia della Nuova Scotia partecipava ad entrambe le basi derivanti.
In aggiunta a ciò i 2 gruppi conducevano ricerche sull'acustica sottomarina sotto i ghiacci tra i due siti. (Ricordiamo a questo proposito che proprio negli anni '70 molti sottomarini di entrambe le 2 grandi potenze mondiali incrociavano sotto le zone delle basi derivanti, di certo non con scopi scientifici....).
In totale nelle due basi derivanti vi erano 42 uomini: la più grande spedizione combinata, scientifica polare mai realizzata.
Alla LOREX vi fu anche qualche visita "eccellente" (cosa che d'altronde fecero anche i russi sulle loro basi) come quella del governatore canadese E. Schreyer.
Furono effettuate anche diverse immersioni subacquee e fu usato largamente il Satnav, un satellite per la navigazione che fu adottato per determinare la posizione dei 3 campi con un margine di errore di circa 50 mt.

LA POSTA

In fig.1 vi presentiamo una busta della spedizione in sky al Polo Nord di Weber e Malakhov del 1995, spedita dalla base meteo di Eureka, nel Nord della Terra di Ellesmere.

In fig. 2 una corrispondenza con il cachet OPS, e con in alto il cachet "1979 FRAM", spedita da Dundas, una piccola base Usa poco a sud di Thule in Groenlandia.

 

fig. 3

in fig.3 una busta con il cachet di LOREX e con il bollo del MPO 310 (Military Post Office) di Belleville in Canada, attraverso cui passa la posta ufficiale militare.

 

fig. 4

in fig.4 una busta da LOREX con il cachet della base, con la firma di H. Weber sotto il cachet e con un bollo rettangolare dell'Uff. Postale di Ottawa, Div. Courrier International (posta particolare).