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Un sorriso filatelico dietro le sbarre


Protocollo di intesa per la Filatelia nelle Carceri

Il "Gruppo filatelia nelle carceri" - Opera Milano e l'invito del Presidente dell'U.S.F.I. al quale il Postalista aderisce
la Redazione

A marzo saranno nove anni che nel carcere di massima sicurezza di Milano – Opera, il più grande d’Italia, è attivo il Gruppo filatelia, nato per iniziativa di Marisa Giannini, allora responsabile di Filatelia di Poste Italiane, promotrice del Progetto filatelia nelle carceri sottoscritto il 12 febbraio 2013, dieci anni fa, dal Dap, Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Ministero dello Sviluppo economico, da Poste Italiane, dalla Federazione fra le Società filateliche italiane e dall’Unione Stampa Filatelia Italiana. Scopo del progetto: “fornire strumenti dedicati ad ampliare le conoscenze dei detenuti in un’ottica di rieducazione e reinserimento nella società: sviluppare le abilità trasversali derivanti dall’osservazione, la riflessione, l’ordine propri dello studio dei francobolli; avvicinare i detenuti al mondo della filatelia attraverso corsi didattici/formativi”.

In questi nove anni il Gruppo filatelia di Milano Opera, che si riunisce tutti i lunedì, ha realizzato una serie di collezioni, utilizzando materiali messi a disposizione da benefattori. All’interno del Carcere stesso o allo Spazio Filatelia di Milano, sostenuti dai direttori Giacinto Siciliano e Silvio Di Gregorio e dalle strutture di sicurezza ed educative del carcere, si sono tenuti una serie di eventi ai quali sono tra l’altro intervenuti il cardinale Angelo Scola, l’arcivescovo Mario Delpini, la presidente di Poste Italiane Luisa Todini, il giornalista Domenico Quirico, Pietro La Bruna, di Poste Italiane Filatelia, che con grande convinzione ha sposato tutte le iniziative. Così come convinto sostenitore di tutte le iniziative è stato Mauro Olivieri, direttore dell’Ufficio filatelico e numismatico della Città del Vaticano. Significative, in tutti i vari incontri, le presenze dei filatelisti.

Due suoi componenti: Matteo e Marcello hanno firmato altrettante emissioni postali: uno dei tre francobolli dell’italiana Giornata della Filatelia del 2015 Matteo e Marcello i due Buon Natale del Vaticano del 2018. Matteo, Marcello e Gaetano hanno inoltre realizzato cartoline e annulli per Poste Italiane e per il Vaticano. Altri componenti il gruppo hanno realizzato diversi manufatti utilizzando anche i francobolli Come i mosaici filatelici di Sigismondo.

Tutto ciò non è bastato ad instaurare un rapporto epistolare, capace di abbattere i muri, tra il Gruppo filatelia e la Società, tra il dentro e il fuori per permettere relazioni altrimenti impossibili. Di qui la lettera indirizzata al presidente dell’Usfi Beniamino Bordoni, ma diretta a tutti coloro i quali sono convinti, come ricorda l’articolo 27 ella Costituzione, che occorra tendere alla rieducazione del condannato.

Buona lettura.

Di seguito l'invito del Presidente dell'USFI ai propri soci, che la Redazione de IL POSTALISTA fa proprio, invitando tutti i nostri lettori a partecipare all'iniziativa.

Cari soci,
come sapete il past-president Danilo Bogoni sta portando avanti, anche a nome dell’Usfi, l’importante iniziativa “Filatelia nelle carceri” dai profondi contenuti sociali e rieducativi.
Concordo con Danilo sul fatto che sia opportuno aggiornare gli iscritti sulla validità e sull’evoluzione del progetto e per questo allego la lettera che il “Gruppo filatelia nelle carceri” ha fatto pervenire all’Usfi lasciando in calce la mail originale di Danilo Bogoni.
Mi faccio quindi partecipe nell’invitare i soci a scrivere una lettera, o anche solo un biglietto di auguri, indirizzati al Gruppo, affinché questo messaggio sia un’apertura al dialogo, pur nella consapevolezza degli errori commessi; sostenga moralmente i detenuti e - come scrivono loro stessi – che il muro che li separa dalla società diventi «poroso perché la porosità permette di accogliere, permette lo scambio, permette di conoscere, permette di creare relazioni altrimenti impossibili».
Sarebbe un modo per ribadire, come già faceva anni fa il maestro Gastone Rizzo, la valenza educativa e socializzante del francobollo.
Inoltre chi lo desidera può inserire nella busta dei francobolli nuovi, che potranno essere utilizzati dai carcerati per la loro corrispondenza, oppure delle cartevalori usate per offrire ai “ristretti” l’opportunità di studiare i francobolli, conoscere le loro storie e contribuire all’allestimento di una collezione.

Confidando nella Vostra partecipazione, vi indico l’indirizzo dove possiamo inviare la corrispondenza:

GRUPPO FILATELIA NELLE CARCERI
Vito Baglio oppure Domenico Ferraioli
via Camporgnago 40
20141 Milano

Vi ringrazio a nome dei detenuti e porgo un caro saluto
Beniamino Bordoni

Spazio Filatelia Milano: Marisa Todini, accompagnata da Pietro La Bruna, visita la mostra del Gruppo filatelica di Milano Opera.

Giacinto Siciliano, direttore del carcere di Opera, il cardinale Angelo Scola e Matteo davanti ad una delle vetrinette della mostra filatelica allestita all’interno del carcere

Marcello, nella sua cella-studio mentre dipinge uno dei francobolli Natale del Vaticano

Mauro Olivieri, l’arcivescovo Mario Delpini e il direttore del Carcere Silvio Di Gregorio timbrano
i due francobolli Natale del Vaticano dipinti da Marcello

Cartolina di Gaetano: colloquio con i familiari

Natività, mosaico pittorico – filatelico di Sigismondo