S. P. del Regno delle due Sicilie

 

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L'uso dei bolli multipli in Sicilia

di Giuseppe MARCHESE (La Tribuna 169/1990)

L'utilizzo di bolli diversi da parte di officine postali in Sicilia si riscontra in due periodi distinti.

Il primo periodo si riscontra nell'anno 1820, ed eccezionalmente nel 1821, e trova la sua origine nella profonda modifica del servizio postale.

Fino all'aprile 1820 le lettere dirette all'interno dell'isola non venivano bollate in partenza dalle officine postali, e in arrivo ricevevano un bollo di provenienza della corsa da parte degli uffici capocorsa di Palermo e di Messina.

Con l'entrata in vigore della riforma postale del 1819, che trova applicazione dall'aprile 1820 gli uffici postali isolani vengono dotati di propri bolli postali da applicare alle lettere in partenza sulla soprascritta.

Con questo sistema diventa inutile l'apposizione del bollo della corsa in arrivo, ma l'ufficio postale di Palermo, che allora si chiamava luogotenenza di posta, continuò per quasi tutto il 1820 e nei primi mesi del 1821 a bollare le lettere con l'antico sistema.

Attualmente si conoscono i lineari delle corse di Messina Marine (Mes.Mar.); Messina Montagne (Mes. Mon.); Licata, Noto, Trapani.

L'abbinamento tra i lineari e gli ovali delle poste siciliane é considerato molto raro ed é particolarmente ricercato tra i collezionisti di prefilateliche siciliane.

In figura 1 e 2 vengono presentate due lettere provenienti dalla corsa di Messina Marine, dagli uffici di Mistretta e S. Stefano di Camastra.

 

L'altra possibilità di trovare bolli diversi sulle lettere siciliane si riscontra dopo il 1838, ma sporadicamente anche prima. In quella data venne ancora una volta riordinato il servizio postale isolano in corse principali e corse traverse.

Tutte le corse facevano capo a Palermo, salvo la corsa Messina-Siracusa, e tutte quelle che erano dirette oltre questa destinazione o ricevevano l'annullo "Doppia Corsa" in transito a Palermo ovvero si apponeva il bollo del luogo di scambio delle lettere per il cambio corsa.

Per fare un esempio, una lettera da Messina diretta a Trapani transitava per Palermo, riceveva l'annullo "Doppia Corsa" e proseguiva per Trapani.

Una lettera da Canicattì a Palermo andava con la posta traversa fino a Girgenti e qui veniva avviata con la corsa Girgenti­Manganaro a Palermo.

Ma le "accoppiate" sono le più varie e giungono fino a trovarsi su una stessa lettera due, tre o addirittura 4 bolli di officine diverse, oppure di due officine diverse e del bollo "Doppia Corsa".

Le lettere di questa seconda categoria non sono state oggetto di ricerca collezionistica ed oggi meriterebbero una maggiore attenzione anche per la difficile reperibilità e il loro gradevole effetto cromatico quando si presentano bolli di colore diverso.

Alle figure 3 e 4 vengono presentati due esempi di bollatura multipla.

 

Alla figura 3 una lettera proveniente da Girgenti, transitata da Roccapalumba Manganaro e da Santa Caterina. Questi uffici appongono i loro bolli per cambio corsa.

Alla figura 4 una lettera da Piazza Armerina a Petralia Sottana. Bollo di Piazza in partenza; di Santa Caterina in transito per cambio corsa e il "Doppia Corsa" di Palermo che la dirige per la sua destinazione.

 

 
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