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GENOVA RACCOMANDATE ESENTI DA TASSA:
un bollo veramente insolito

di Enrico BERTAZZOLI

Eugenio Bolleri ci ha inviato l'immagine di questa busta raccomandata spedita dalla Prefettura di Genova al Sindaco di Fosdinovo.
La busta, che viaggia in franchigia, reca il 2 come numero di raccomandazione ed una nitida impronta: GENOVA RACCOMANDATE ESENTI DA TASSA * con data 14.08.13.12: quasi cento anni fa.
Apprezzo che Eugenio Bolleri, il quale è un ottimo amico e un intelligente collezionista, ci mostri un documento così interessante e, per quanto mi riguarda, con un bollo mai visto prima d’ora.
Va premesso che le Prefetture, essendo rappresentanti del Governo a livello locale, godevano della franchigia per la corrispondenza diretta agli enti pubblici. Qualora tale corrispondenza contenesse documenti di particolare importanza, poteva essere richiesto dal mittente l'invio in raccomandazione, come disposto dall'Art. 366 dell'”Istruzione per il servizio delle corrispondenze postali” (in questo caso del 1908) di cui allego un estratto.

Il bollo, del quale unisco una versione ripulita, è certamente inconsueto, e presumo che sia stato fornito soltanto ai capoluoghi che all'epoca trattavano un notevole volume di corrispondenza raccomandata in franchigia, ma con questa particolare dizione potrebbe essere stato fornito solo a Genova.

Naturalmente, tutti gli oggetti affidati alla posta, eccettuati soltanto quelli spediti in abbonamento postale, all'epoca dovevano essere tassativamente bollati, compresi quelli ammessi a viaggiare in franchigia. A tale proposito l'Art. 497 quarto comma della menzionata ”Istruzione per il servizio delle corrispondenze postali” recita: “Sulle corrispondenze non munite di francobolli deve apporsi ugualmente il bollo a data, anche quando sia obbligatoria la francatura." A maggior ragione era ed è ancora obbligatoria la bollatura delle raccomandate. Quindi, il bollo a data doveva essere assolutamente presente e, in questo caso, è stato correttamente utilizzato quello appositamente predisposto allo specifico scopo, assieme al lineare "R.N°.. / GENOVA" (Raccomandata Numero / Genova) anch'esso obbligatorio (ci sono dettagliate precisazioni in proposito nella citata "Istruzione").
Circa il N° 2 che reca la raccomandata, può apparire curioso un numero tanto basso. Tuttavia, credo che non ci si debba stupire, perché la raccomandata della quale ci occupiamo, sarà stata la seconda di una lunga serie di un registro iniziato proprio quel giorno 14 agosto 1913.
A proposito di raccomandate in franchigia, Eugenio Bolleri ha scovato un altro documento di grande interesse che merita di essere mostrato ai lettori di questa rubrica: si tratta di una circolare a stampa del 20 ottobre 1906 del Ministro delle Poste e dei Telegrafi, che minaccia sanzioni per l’utilizzo esagerato e ingiustificato delle raccomandate in franchigia. Siamo ad appena sette anni prima del caso appena trattato, ed è probabile che la busta della Prefettura di Genova al Sindaco di Fosdinovo contenesse realmente carte meritevoli di viaggiare in raccomandazione.



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