storia postale

 



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Un espresso problematico del 1944

di Martino LA SELVA con una ipotesi di Marino BIGNAMI

L'oggetto fu spedito da Pavia il 22.06.1944 per giungere a Genova il 23.06.1944. Presenta in partenza l’indicazione “ESPRESSO” ma fu affrancata solo per il porto semplice (50 cent.) e di conseguenza ha subito l’impronta di tassazione “T” riconducibile alla carenza dell’importo del servizio espresso; probabilmente l’annotazione manuale dell’importo di tassazione è stata parzialmente coperta dai segnatasse.
Proviene dalla corrispondenza tra due enti (due filiali della Banca Popolare di Novara), tra i quali è presumibile esistesse ordinariamente un discreto flusso di corrispondenza: confrontandola con altri espressi provenienti dalle diverse filiali dello stesso istituto di credito indirizzate alla sede di Genova, questo esemplare sembra esser l’unico che abbia goduto del particolare privilegio. Sebbene il campione osservato, giacché esiguo (una scarsa decina di pezzi), sia limitatamente attendibile resta comunque sufficientemente probatorio per stabilire che la Banca Popolare di Novara non facesse accreditare i costi della propria corrispondenza su un suo conto corrente postale.
In questo specifico caso, studiando la lettera, è difficile ipotizzare le ragioni per cui sia stato pagato solo il porto semplice e non il servizio espresso, giacché era possibile già da tempo affrancare con valori di posta ordinaria (evidentemente disponibili a Pavia per il porto semplice) anche per il servizio espresso.
In assenza di una legittima tesi in grado di chiarire il metodo più probabilmente applicato, che risulta assolutamente inconsueto poiché in merito all’affrancatura in capo al mittente sovverte completamente sia l’obbligatorietà del servizio espresso che la facoltà del porto semplice, nonostante si tratti di corrispondenza tra enti mi limito a suggerire che si possa esser trattato di un accadimento episodico.

L'ipotesi di MARINO BIGNAMI

E' veramente un espresso problematico, posso fare solo ipotesi.
Concordo con lo scrivente che si tratti di "accadimento episodico", forse legato al fatto che la BANCA DI NOVARA, come si evince dal TIMBRO ROSSO che copre la vecchia denominazione, ha cambiato ragione sociale e fiscalmente non era stato ancora modificato il presumibile conto corrente postale a cui avrebbero dovuto addebitare l'eventuale consegna ESPRESSO su richiesta del destinatario e quindi venne tassata.
Come altra ipotesi aggiuntiva potrebbe trattarsi di trasporto effettuato da terzi su commissione della stessa banca (messaggero o autotrasporti) in "CORSO PARTICOLARE" per l'interruzione della transitabilità sul fiume Po del sistema ferroviario affrancata in P.O. (procedura non inconsueta nel periodo bellico), consegnata dal latore in posta per il recapito alla stazione GENOVA FERROVIA che l'ha tassata lire 1,25, tassa ESPRESSO che l'ha affidata all'AGENZIA RECAPITO per la consegna.

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