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            Facendo una ricerca delle varie tipologie di consegna postale, 
            possiamo ricordare in primis il concetto che: “…la proprietà degli 
            invii postali è del mittente sino al momento della consegna al 
            destinatario …” e solo in caso di irreperibilità era restituita al 
            mittente. Il destinatario però poteva “rifiutare” gli invii per vari 
            motivi, per esempio perché erano tassati, per eludere un seccatore, 
            per non ricevere documenti legali, ecc. 
  
            
              
              
            
            
            
                                                                     
            
            Lettera rifiutata 
            perché tassata 
              
              
            
            
            Per quanto riguarda la corrispondenza ordinaria che non si 
            poteva consegnare e sull’invio mancasse il mittente o risultasse 
            sconosciuto, era inviata alle direzioni centrali per essere aperta 
            in presenza di una commissione che cercava la possibilità di 
            restituirla ancora al mittente. Quando il tentativo di restituzione 
            risultava impossibile, l’intera corrispondenza veniva distrutta con 
            il “fuoco”. Per gli invii con servizi aggiuntivi che richiedevano la 
            firma del destinatario (come le raccomandate e le assicurate che 
            avevano sempre il mittente), in caso di mancata consegna, era 
            segnalato al retro della lettera l’ora (non sempre) ed il motivo, 
            una  volta accertata l’esistenza del destinatario. La normativa 
            prevedeva un secondo tentativo lasciando all’indirizzo un avviso “di 
            giacenza Mod. 26” con l’invito al destinatario di recarsi in posta 
            per il ritiro. 
              
            
              
              
            
            
            
            Mod 26, con l’impronta “ultimo avviso” 
              
              
            
            
            Se esistevano problemi sull’esattezza dell’indirizzo 
            destinatario, era inviata al mittente una cartolina di risposta 
            “mod.42” per la richiesta di disposizioni. La cartolina viaggiava in 
            esenzione sia in andata che al ritorno. Il costo relativo 
            all’operazione era soddisfatto con segnatasse applicati sulla 
            lettera in giacenza ed annullati con il timbro a data variabile. In 
            caso di rispedizione  “al mittente” era allegata parte del modulo 
            con la risposta ottenuta per comprovare l’avvenuta emissione. Dopo 
            30 giorni di giacenza all’ufficio postale (in alcuni periodi erano 
            60 giorni) la missiva era rispedita al mittente, se conosciuto, con 
            un vistoso “AL MITTENTE/A L’ENVOYEUR” sul frontespizio e con le 
            motivazioni della mancata consegna, al retro della corrispondenza 
            “inesitata”, dopo lo scarico dal “libro di registrazione”. Le frasi 
            applicate al retro delle missive, manoscritte dal portalettere e 
            ritornate al mittente, alcune volte erano decise e secche, come 
            “indirizzo insufficiente”, oppure “destinatario sconosciuto”; oppure 
            obliterate con l’impronta “sconosciuto dal portalettere”. 
              
              
            
              
              
            
            
            
            sconosciuto dal portalettere 
              
              
            
            
            Dalla ricerca è risultato anche che moltissime volte, queste 
            frasi manoscritte, non avevano “l’aria di una risposta seria … da 
            ritornare al mittente”, ma piuttosto una risposta “vagamente 
            comica”, se così vogliamo dire, tra il serio ed il faceto, che 
            ognuno è libero di interpretarla come crede: complicità del 
            portalettere, perdite di tempo, necessità di non farsi trovare ... 
            ne evidenzio alcune:  “Non c’è, non trovato”…  oppure:  “Non c’è a 
            casa”… 
              
            
              
              
            
            
            Non c'è 
            a casa 
              
              
            
            
                 
              
            
            
            
            “Non abita più al numero/indirizzo”…  
              
              
            
              
              
            
            
                                                                    
            
            
            “Assente ore distribuzione”… 
              
              
            
              
              
            
            
            “ 
            Non più all’indirizzo”… 
              
            
            
            
            oppure: 
              
            
              
              
            
            
             “Non 
            si conosce indirizzo”…  
              
            
            
            o 
            più semplicemente: 
              
            
            
              
              
            
            
             “Destinatario 
            assente”… 
              
              
            
              
              
            
            
            
             “Non più all’indicazione”… 
              
            
            
            
            oppure anche in rima: 
              
            
              
            
            
                                   
            
            
            
            “Sconosciuto all’indirizzo anche dalla persona di servizio”… 
              
            
            
            ed 
            anche con motivi causali: 
              
            
              
              
            
            
             “Respinta 
            non appartenente più alla società”… 
              
              
            
              
            
            
              
            
            
            
            “Assente nelle ore delle distribuzioni essendo la Borsa chiusa"… 
              
            
            
            oppure 
            con asserzione grossolana: 
              
            
              
              
            
            
            
             “Assente da Genova”… 
              
            
            
            
             oppure: 
              
            
              
              
            
            
             “Respinta 
            non avendo più a che fare coll’Enotria”… 
              
              
            
              
              
            
            
            
            “Traslocato senza lasciare indirizzo”… 
              
              
            
              
            
            
                                  
            
            
            
            “Inconsegnabile per insufficienza d’indirizzo e sconosciuta in detta 
            via”… 
              
              
            
              
            
            
                                         
            
            
            
            “Non è stata consegnata per insufficienza di indirizzo”… 
              
            
            
            
            oppure con un lapidario: 
              
            
              
              
            
            
            
             “Assente” 
              
              
            
            
            Se il mittente era sconosciuto, le corrispondenze venivano inviate 
            alle direzioni centrali per essere poi aperte in presenza di una 
            commissione che, verificato il contenuto e la presenza di un 
            eventuale valore economico, cercava di restituirla al mittente. Se 
            anche questo tentativo si rivelava infruttuoso, la corrispondenza 
            veniva distrutta col fuoco e gli eventuali valori accantonati 
            momentaneamente a disposizione per possibili aventi diritto. 
            Successivamente erano incamerati dall’amministrazione postale. Anche 
            questa è storia della posta.  
              
  
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