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una raccomandata... reduce di guerra
di Marino BIGNAMI

 

 

TUFO DI CARSOLI - 16 Maggio 1944. Fronte e retro di lettera raccomandata del Comune di Carsoli da Tufo di Carsoli (AQ) per Santa Maria degli Angeli (PG) arrivata il 14 ottobre 1944.

La corrispondenza riprodotta ci dà l'occasione di ripercorrere molto sinteticamente gli avvenimenti del fronte di guerra della zona perché la nostra lettera venne inviata nel pieno delle operazioni belliche e fermata all'Aquila in piena offensiva alleata. Quando la lettera partì, il territorio era governato dalla R.S.I. e quando riprese il percorso, era in mano agli alleati e soggetto al G.M.A. (Governo Militare Alleato).
Al momento della partenza, il fronte di guerra si era assestato più a sud lungo una linea mediana fra Ortona e Francavilla al Mare che attraverso la penisola arrivava fino ai monti Aurunci sovrastanti Gaeta. Era partita durante una stasi nell'offensiva terrestre alleata che si era concentrata soprattutto nelle incursioni aeree rivolte alle comunicazioni.
I tedeschi, preparandosi ad una offensiva del nemico, si erano ritirati su una linea difensiva più a nord fra Pescara e Chieti (la Linea Gustav) che nel nord della stessa coincideva con la ferrovia Roma Pescara che passava per Carsoli luogo di invio della lettera. Tale ferrovia era completamente inagibile sia per le distruzioni operate dai tedeschi sia per i bombardamenti alleati. Dalla zona del fronte i civili erano stati evacuati nell'entroterra per lo spazio di alcuni chilometri.
Il servizio postale rimase perciò quasi totalmente paralizzato, gli addetti potevano fare la distribuzione sporadicamente e solo localmente in alcune zone lontane dalle aree belliche. Gli Uffici Postali importanti si erano nel frattempo spostati all'interno del territorio secondo le direttive delle loro Direzioni.
La città dell'Aquila fu conquistata il 13 di giugno dall'VIII° armata britannica e dal II° corpo polacco, con il valido contributo dei "Patrioti della Maiella", che erano i partigiani aggregati ai corpi militari alleati. L'offensiva alleata non si interruppe finché non fece ripiegare la X° armata tedesca fino alla linea Gotica.

Analizzando con attenzione la busta, si nota che quando venne presentata dal Comune di Carsoli all'ufficio postale, fu imposto di cambiare i francobolli, probabilmente perché era stata affrancata con valori riproducenti l'immagine del Re; valori che erano stati vietati e messi fuori corso dal 15 marzo '44 (la busta reca traccia di asportazione dei francobolli).
Venne riaffrancata con un valore dell'imperiale da £ 1,75 con il ritratto del romano Augusto e fatta partire per il Nord in data 16 maggio '44, mentre i tedeschi prendevano posizione sulla Linea Gustav.
La lettera raggiunse L'Aquila in data sconosciuta e fu bollata in transito il 29 Maggio 1944 e forse vi rimase per lungo tempo poiché le operazioni militari si erano spostate a nord di qualche decina di chilometri interrompendo ogni comunicazione. Le vicende postali locali ebbero anche un fatto filatelico rilevante perché, a causa della carenza di francobolli dovuta al ritiro dei valori dell'imperiale con l'effigie del Re (che erano i più usati), alla fine di gennaio le autorità locali della R.S.I. avevano emanato un'ordinanza che disponeva la soprastampa di questi valori con l'immagine del Re traditore con delle scritte simili a quelle in uso ufficialmente. I valori sovrastampati localmente (definiti sovrastampati di Teramo) ebbero scarsa distribuzione perché ne venne subito fermata la vendita e furono ritirati il 15 marzo '44 in seguito all'intervento del ministero delle poste di Roma. Entrarono perciò in corso poco dopo i valori con l'immagine del Re soprastampati ufficialmente a Roma dalla stamperia di Stato in regime R.S.I..
Nel frattempo le operazioni militari proseguirono e nonostante la rabbiosa difesa tedesca, nei primi di giugno, le forze alleate riuscirono ad entrare in Pescara e a Chieti, e in seguito sfondarono la linea Gustav, occupando il giorno 11 Sulmona ed il 13 L'Aquila.
In giugno il caos postale era totale, i tedeschi avevano creato una profonda fascia di sicurezza tra il mare e l'entroterra da cui la popolazione era stata evacuata. In conseguenza di ciò il servizio postale subì una paralisi totale durante le operazioni belliche, e venne ripristinato dopo qualche mese quando il territorio era ormai saldamente in mano alleata fino a sud dell'Arno.
Per questo la raccomandata fu consegnata a destino il 14 Ottobre "44 percorrendo poco più di cento chilometri in quasi cinque mesi, quando il fronte si era spostato ulteriormente a Nord della località destinataria.
Questi in breve, gli avvenimenti che si succedettero nel viaggio postale della nostra "reduce di guerra".


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