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la storia postale

le domande dei lettori
 il bollo T.S. alla domanda di Giuseppe Pallini risponde Marino Bignami

Presento questi due pezzi che recano, per me inspiegabilmente, il bollo T.S.
Che io sappia questo bollino, prima con le sole due lettere, poi con l’aggiunta R.R. Poste, era in dotazione a tutti gli uffici postali e veniva impresso, ma non sempre, sulla corrispondenza degli enti pubblici che godevano della franchigia parziale, per attestare che quella affrancatura ridotta era regolare; qualche volta c’è accanto anche il bollo VERIFICATO.
Ma questa è corrispondenza privata, due normali cartoline illustrate regolarmente affrancate.
Qualcuno mi sa dare una spiegazione? E mi sa dire se quelle due lettere stanno per Tassa o Tariffa Speciale? Quando fu introdotto questo bollino?
Attendo fiducioso.

 

 

Risponde Marino Bignami

Caro Pallini, per le risposte faccio riferimento principalmente alla pubblicazione "ISTRUZIONE PER IL SERVIZIO DELLE CORRISPONDENZE POSTALI" del 1908.
In questa pubblicazione, le lettere T.S. sono definite "TASSA SPECIALE" ed il testo fra le norme, riporta che è consentito agli uffici sprovvisti di questo bollo di apporre le lettere a mano .

Il bollo in oggetto secondo le istruzioni veniva utilizzato, oltre per il motivo da lei riportato, per tutte le occasioni di riconoscimento legittimo di riduzione di tassa, che sostanzialmente erano:

A) Per marcare la corrispondenza inviata da militari in servizio "non francata o insufficientemente affrancata" affinché a destino fosse tassata in tariffa ordinaria e non per il doppio del mancante come da norma.

B) Per bollare le circolari a tariffa stampe (a cui era concesso utilizzare per la riproduzione delle copie, sistemi meccanici vietati per le stampe, purché presentati in posta per l'invio in numero minimo di venti esemplari perfettamente uguali tranne l'indirizzo) la detta ISTRUZIONE specifica che la regola non si applicava per gli invii in conto corrente e per l'estero.
C) Per le confermare che le corrispondenze con tassa a carico, spedite da uffici pubblici rientravano nella lista degli autorizzati.

D) Aggiungo il caso non riportato dalla suddetta ISTRUZIONE perchè introdotto nel 1915, anche l'applicazione, nei primi tempi del servizio, sulle fatture commerciali, che erano a tariffa ridotta.

Riporto anche integralmente due voci "TS" e "RR. POSTE T.S." dal capitolo del "DIZIONARIETTO STORICO-POSTALE" del volumetto di Franco Filanci. "STORIA POSTALE O STORIA POSTALE?" .
Scrive il Filanci:
"T.S. Bollo nato col significato di Tassa Stampe e dal 1890 di Tassa Speciale per indicare la regolarità dell'affrancatura o che doveva porsi a carico del destinatario una tassa diversa da quella prevista per le normali corrispondenze. Dal 1911 integrato con RR.POSTE (vedi) per contrastare le frodi causate dall'uso di bolli T.S. privati.
Ed ancora:
"RR. POSTE T.S. Piccolo bollo circolare in dotazione agli uffici postali dal 1911 per segnalare gli oggetti aventi diritto a una "tassa speciale" o alla "tassa semplice" in arrivo. In precedenza poteva essere approntato e usato dai privati (vedi T.S.)"

Detto questo per le due impronte TS e RR.POSTE T.S. delle sue cartoline si possono fare solo delle congetture:
L’impronta sulla cartolina (con la cancellatura della scritta Cartolina Postale Italiana a tariffa stampe) del 1900 è probabilmente di fattura privata ed applicato dal venditore di cartoline.
La seconda bollatura RR.POSTE T.S. probabilmente è stata applicata (irregolarmente) per lasciare traccia del controllo del testo per la tariffa cinque parole di convenevoli.
Spero di esserle stato di utilità.

Cordialità,

Marino Bignami


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