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la storia postale

le domande dei lettori
  le rispedite

Scrive Antonio Maranca:

Gentilissimo Sig. Roberto, sono nuovamente qui a cercare qualche delucidazione in merito alle rispedizioni.
Premetto che non ho trovato risposte sul forum "Filateliaefrancobolli" e non mi sembra che sia stato trattato qs argomento sul vs sito se così fosse non tenga conto di quanto segue.
Cercando e leggendo ho riscontrato che le rispedizioni sono note dalla metà del 700 in poi, sono venuto a in possesso di questa rispedizione che allego (per lo più della sua bellissima regione) data inizio 2 gennaio 1614 che di gran lunga sposta la data antecedentemente.


La prima domanda forse formulata male sarebbe questa:
Conosciamo quali sono le date delle prime rispedizioni (ovviamente periodo prefilatelico) oppure lei o qualche altro esperto siete a conoscenze o avete visto rispedizioni di date antecedenti al 1600?
Questo non x avere il primato della prima data nota ma xchè non ho trovato nulla in merito a questo tipo di spedizioni.
Anche se è pur vero che a quei tempi spedire lettere non era x tutti i comuni mortali ma in qs caso si tratta del Granduca che rispedisce (forse approfittò della sua posizione!!!).

Seconda domanda:
La rispedizione in se x se potrebbe avere un valore aggiunto ad una collezione??

Terza domanda:
Questa missiva sarebbe giusto collocarla in una collezione di lettere antiche?

Secondo lei perchè si parla poco o niente di questo settore???

Sperando di non farLe perdere del tempo con domande forse stupide la ringrazio e la saluto cordialmente e non per ultimo i miei complimenti x il sito è per quanto fate nel soddisfare le nostre "pretese"


risponde Monticini:

Personalmente non credo che le rispedite possano essere considerate un settore a parte della storia postale, sono storia postale e ciascuna lettera costituisce un esemplare sicuramente unico.

Legga l'articolo che ho pubblicato alcuni anni fa: il giro del mondo in 90 giorni con soli 25 cent. di Luigi Impallomeni.

Sull'argomento sono solo in grado di fare alcune considerazioni:
- se la lettera va appresso il suo destinatario ma in un medesimo Stato e non viene percepita alcuna nuova tassa, essa rappresenta solo un bel documento, ma poco si può aggiungere al suo valore: il ricco marchese/possidente era presso un'altra delle sue tenute, il commerciante era per affari a Firenze o Livorno, il notabile era in ferie o in visita ad amici, il consigliere accreditato alla Corte era nel capoluogo e non presso la sua residenza;
- quando invece attraversa stati diversi, viene tassata, ritassata e/o detassata, è quel documento con qualcosa in più, una sfida a comprenderne le tariffe, le strade postali percorse ecc.;
- quando la stessa lettera viene riutilizzata per una nuova missiva, in effetti diventano due lettere con doppia affrancatura, che hanno effettuato due tragitti postali; vale il doppio ? dipende dalle affrancature e dai tragitti: il doppio di zero fa sempre zero.
- possiedo rispedite tra comuni (anagrafe o leva) che girano anche 4 volte (fine 1800), credo che possano costituire solo curiosità. In genere hanno una leggera plusvalenza.

La sua lettera è importante per il periodo storico, per il personaggio coinvolto, non credo si conosca la prima data di una rispedizione.
Le ho solo detto il mio pensiero, ma se lei inizia una collezione di sole rispedite sicuramente inizia un cammino lungo e divertente.

si richiedono opinioni sull'argomento


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