Telegrafia>>>


pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

Il Capitano Caridi
e la base sottomarini a BETASOM - 1940-42

di Marino BIGNAMI

Ricevo con piacere la richiesta del signor Fadda di esprimere considerazioni sui tre telegrammi che ha inviato a “il postalista”.
Sono documenti preziosi che meritano una attenta analisi anche perché aprono uno spiraglio sul passato di una famosa base navale.
Per chiarezza li numeriamo:

1) Telegramma privato partito da Voghera datato Novembre 19 /11/1940

2) Telegramma inviato dalla REAL CASA da Roma, datato 30/9/1941

3) Telegramma privato partito da Voghera datato quasi sicuramente 1942

Prima alcune premesse: tutti i marinai militari imbarcati prima od anche dopo l’inizio del conflitto, per ovvi motivi non potevano essere raggiunti dal servizio postale. Lettere e cartoline dovevano essere indirizzate genericamente a “Marina Militare Roma” che provvedeva all’inoltro. I telegrammi inviati in tempo di pace ai militari in navigazione erano ovviamente trasmessi con la radio e avevano un indirizzo particolare con la dizione della località “oceano”; solitamente i messaggi partivano con il servizio “Coltanoradio” dalla potente trasmittente Coltano istallata nella ex residenza reale.

Con lo scoppio delle ostilità tutta la corrispondenza, compresi i telegrammi, era CENSURATA dalla sede della Marina Militare di Roma. I telegrammi inviati dai civili per i militari erano trasmessi con il canale tradizionale “elettrico” civile con lo stesso indirizzo “Marina Militare Roma” e ricevuti molto probabilmente dall’ufficio telegrafico interno della Marina che provvedeva a censurarli ed a farli recapitare a destinazione con i mezzi possibili. Se il destinatario era in navigazione, poteva riceverlo nei porti di scalo, oppure nelle basi per via aerea o come posta militare. Quindi è possibile che la ricezione richiedesse anche diversi giorni in funzione anche degli eventi bellici.
Come si può rilevare sui moduli in esame inviati da Voghera non compare l’indirizzo di destinazione della parte cartacea né quella telegrafica e non viene applicato il bollo a data con la località di arrivo in alto a destra come da regolamento civile. I documenti sono tutti reindirizzati dalla MM Roma a BETASOM la base dei sottomarini italiani in Atlantico.

Vale la pena tracciare in estrema sintesi la storia del personaggio destinatario dei telegrammi. Anche se risultano due nomi CARIOLI e CARIDI sono la stessa persona, nel modulo di presentazione scritto in corsivo dalla signorina che manda “affettuosi saluti”, probabilmente il cognome è stato scritto in corsivo, la lettera "d" è stata scritta con l’asta staccata dal tondo, che l’addetto telegrafico ha interpretato come "o" e "l"; quindi Caridi è diventato Carioli.

Giuseppe Caridi torinese classe 1905, iscritto all’Accademia Navale di Livorno nel 1918 (tredicenne!), nel ‘23 è guardiamarina, nel ‘25 sottotenente di vascello. La carriera successiva lo vede in Cina, poi è imbarcato su diverse navi militari anche con il principe Aimone di Savoia Aosta. Dopo il corso superiore all’Accademia, nel 1928, è nominato tenete di vascello. Nel 1931 passò alla carriera dei sommergibilisti; con questa arma partecipò alla guerra di Spagna acquisendo il grado di Capitano di Corvetta (C C).
Allo scoppio della seconda Guerra Mondiale viene messo al comando del sommergibile CALVI dislocato alla base sottomarini “BETASOM” a Bordeaux nell’Ovest della Francia conquistata dai tedeschi. Dopo alcune missioni nell’Atlantico (in questo periodo riceve il telegramma N° 1 datato 19/11/ 40 indirizzato Carioli che recita tra l’altro: ”attendo fiduciosa tuo ritorno vittorioso”, evidentemente la signorina era a conoscenza delle missioni di guerra in Atlantico), viene decorato e promosso a Capitano di Fregata (C F). Richiamato alla base sommergibili di La Spezia, vi permane per alcuni mesi (riceve il telegramma N°2 indirizzato a Caridi Capitano di Fregata che gli comunica le congratulazioni per la decorazione dal principe Aimone di Savoia Aosta, suo probabile superiore in alcune missioni estere). Torna a Betasom ed é nominato Capo di Stato Maggiore della base (dove riceve il telegramma N° 3).

Telegramma N° 1

Come si rileva dalle iscrizioni di servizio il telegramma è stato inviato da Voghera il 19/9 alle ore 9 (?) e ricevuto dalla MM Roma lo stesso giorno alle 10,30 ma censurato (scritta in rosso e bollo tondo con numero) alle ore 12,13 che applica anche il timbro in cartella “SI DIA CORSO” (VS nel testo significa forse “ vistato” come censura in partenza).

Il signor Fadda ci ha successivamente comunicato che: "il Comandante Caridi, a ricezione del telegramma, risponde subito alla moglie donna Luisa Caridi Ferrari inviandole una cartolina delle FF.AA. datata 22.11.40".

Telegramma N° 2

Presentato il 30/ 9 /1941 ore 11,30 all’ufficio telegrafico della REAL CASA Roma e ricevuto a MM Roma alle ore 13,30 che secondo le informazioni in loro possesso l’anno reindirizzato a BETASOM CALVI (sommergibile) dopo regolare censura. Successivamente qualcuno più informato l’ha reindirizzato alla base sommergibili di La Spezia (Caserma Smg Spezia) cancellando il nome Calvi.


Telegramma N° 3

È il più problematico e carente di indicazioni di servizio, riporta il giorno di presentazione a Voghera il 19 ore 12,30 (?) però non è vergata l’ora e la data di ricezione, né la firma dell’operatore in servizio. La data è ovviamente posteriore al gennaio 1941 perché si può leggere in alto a destra “Modello 30 (1940-XVIII), ma a destra sotto la tabella dei dati di servizio si possono leggere invece i dati di stampa. “Ord. 390 - 21-1-1941- XIX - Stab. Vallecchi, Firenze - 8.000.000”. Ipotesi che ci ha confermato il signor Fadda visto che, dopo la ricezione, il marito ha ringraziato la moglie per il telegramma con una lettera del 12.3.1941".

Complimenti per questi interessanti documenti. Spero nel contempo aver soddisfatto le sue richieste.


pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori