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Il servizio rurale di Candeli (Firenze)
un nuovo "Corsivo" per la Toscana

Roberto Monticini
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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CANDELI (BADIA A) nel Val d’Arno fiorentino. Ora semplice parrocchia sotto il titolo di S. Andrea nel piviere, Comunità Giurisdizione e un miglio toscano a grecale del Bagno a Ripoli, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui Candeli è 3 miglia toscane a levante.
Risiede allo sbocco orientale della Valle fiorentina sulla ripa sinistra dell’Arno in un estremo lembo dei poggi che scendono da quelli dell’Incontro e di Villamagna.
È rammentato Candeli (Candegli) in un istrumento di locazione del dì 21 marzo 1150 spettante alla cattedrale fiorentina.
La chiesa di Candeli fu eretta in Abazia sino dal secolo XII, e data ai Camaldolensi che riedificarono chiesa e claustro. Era già in commenda quando fu unita alla Congregazione di Vallombrosa per breve di Clemente VII del dì 11 maggio 1526. – Vi stettero i Vallombrosani sino all’anno 1809, epoca della soppressione generale dei
conventi della Toscana. Attualmente è parrocchia di collazione del Sovrano.
La parrocchia della Badia a Candeli conta 441 abitanti
(1).

(https://www.bathontheriver.it/it/it/storie/18747-candeli-agosto-1944.html)


Candeli fa parte del comune di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, dal quale dista circa 2 km. Nel censimento del 1901 era una frazione di Bagno a Ripoli con 3694 residenti.

Nel Bullettino n° 6 del 1867, troviamo testimonianza dell’istituzione di un servizio rurale nel secondo trimestre del 1867:

Ufficialmente non risulta alcuna documentazione successiva attestante la sua soppressione.
A Candeli verrà istituita una Ricevitoria di 3ª cl. solo a partire dal 1° giugno 1915 (B.U. 24/1915- P.II):


L’interesse per Candeli è dovuto al ritrovamento di una busta sulla quale è impresso il bollo corsivo a conferma dell’attuazione del servizio postale così come riportato nel Bullettino del 1867, servizio espletato da un portalettere rurale o da un pedone rurale:

La busta è stata spedita pochi mesi dopo l’istituzione del servizio ed infatti il bollo si presenta nitido e ben impresso.

La lettera inviata e affrancata a Candeli giunse a Firenze il 17 settembre 1867, l’ufficio annullò il francobollo con il bollo numerale a punti (presumibilmente il n. 12).
La lettera ha scontato la tariffa di c. 5 per lettere con destinazione nel distretto, del peso fino a 50 grammi, utilizzando un francobollo della serie De La Rue.

La marcofilia riesce ancora a riservarci delle belle sorprese come ci testimonia questo bollo corsivo di un servizio rurale, che dobbiamo presumere abbia avuto vita breve, perché non troviamo alcuna traccia di un suo passaggio a Collettoria di 2ª, quando, dal 1° luglio 1883, i servizi rurali vennero ridenominati Collettorie di 2ª classe (2).

Ringraziamo: Maurizio Caimmi (Filatelia Sammarinese) per averci autorizzato alla riproduzione della lettera, Paolo Saletti per la collaborazione nella stesura dell'articolo, Fabrizio Finetti per avercela segnalata, Alberto Càroli, Daniele Prudenzano e Alcide Sortino per l’apporto tecnico.

Roberto Monticini
04-06-2022

NOTE

1) - Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, volume primo, Firenze presso l'autore, coi tipi di A.TOFANI, 1833;
2) - Introduzione alla catalogazione dei bolli delle Collettorie e dei Servizi Rurali di Roberto Monticini - https://www.ilpostalista.it/arezzo/arezzo_0300.htm

 


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