il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


4° Periodo: dal 24 settembre al 25 novembre 1943.
Territorio a nord della linea del fuoco: STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Quarta parte (dal 5 al 18 novembre)

 


Venerdì 5 Novembre 1943

 

Nella notte sul 5, alle 21 e un minuto, quattro (o 5 secondo altri testi) bombe vengono sganciate da un aereo sulla Città del Vaticano. Gli ordigni cadono a un centinaio di metri appena dalla cupola di San Pietro. I danni sono fortunatamente irrilevanti (nelle foto gli effetti delle bombe) ma vastissime le reazioni suscitate nei due campi avversi. Americani e inglesi da una parte e tedeschi dall’altra si lanciano accuse reciproche. I tedeschi, che hanno condotta una loro indagine, indicano in Farinacci il mandante di tale atto. Il Papa, Pio XII° dirà: "Si è avuto maggior rispetto al
Cairo, quale centro religioso dell'Islam, che a Roma. E più concretamente ci colpisce il dover riconoscere... che non esiste più, non dico neanche la coscienza cristiana, ma



 

nemmeno quel minimo di umana comprensione e di senso di lealtà nell'agire che dovrebbe bastare per lasciare sicuro il successore di San Pietro nel ristretto lembo di terra che ancora gli è rimasto".
I quotidiani della RSI daranno molto risalto a questo "bombardamento", ecco come, il 7 novembre, La Stampa di Torino, dopo avere fatta la descrizione dei danni, commenterà quanto avvenuto: "L'attacco aereo alla Città del Vaticano, il primo dall'inizio

 

STORIA POSTALE del 5 novembre

 

Raccomandata espressa doppio porto da Torino a Firenze

 della guerra, è un premeditato ed efferato atto di ostilità degli angloamericani contro il centro della cristianità, che dimostra, ancora una volta, quali siano i veri sentimenti di umanità e di rispetto degli ultimi barbari verso il Capo del Cattolicesimo e verso tutto il mondo cristiano che trepida per la persona del Santo Padre.
Gli anglosassoni "perfezionano" i loro sistemi di guerra e soprattutto la loro perfidia; e i cattolici di tutto il mondo devono sapere che l'altra sera da parte dei cosiddetti apportatori di libertà e di vita si è operato il crimine più nefasto che la guerra possa ricordare. Non vengano gli angloamericani a parlare di errore: ogni romano ha potuto constatare il rombo dei velivoli che volteggiavano sull'Urbe in cerca di bersaglio inerme.
I "civilizzatori" di oltre Atlantico e d'oltre Manica hanno definitivamente gettato la maschera: essi si sono finalmente ed apertamente dichiarati nemici della Civiltà e del Cristianesimo e tutto il mondo cattolico prenderà atto di questa macabra dichiarazione fatta attraverso la voce cupa delle bombe che hanno profanata e ferita la Città santa della Cristianità".

 

 

 

 

Raccomandata espressa per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra partita il 5 novembre e arrivata il 21 maggio 1944. Censurata in Germania.

 

Sabato 6 novembre 1943

I TEDESCHI IN ITALIA

Hitler ordina a Kesselring di assumere il comando dell'intero teatro d'operazioni del fronte italiano e trasferisce Rommel, già al comando del Gruppo di Armate B in Alta Italia, in Europa nord - occidentale.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

A proposito delle quattro divisioni italiane da formare ed addestrare in Germania il Comando Tedesco precisa ancora che oltre farne parte i reparti fedeli all'Asse e quegli internati che si presentino volontariamente, ne faranno parte anche le reclute della leva delle classi 1924 e 1925.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA

Piombano a Firenze speciali reparti anti - ebrei composti da SS e uomini della Gestapo. E' sabato ed è più facile catturare gli israeliti praticanti direttamente nelle sinagoghe. Molti saranno infatti presi nella sinagoga e gettati direttamente sul treno per la Germania.
 

STORIA POSTALE del 6 novembre

 

 

Cartolina postale Vinceremo 0,30 da Verona a Azzano Decimo (UD). Il bollo 32 è il numero del censore della Commissione Provinciale di Udine 24R.
 

 

 

 

 

 

Domenica 7 Novembre 1943


STORIA POSTALE del 7 novembre

Stampato del Ministero delle Comunicazioni dalla Motorizzazione di Bologna a Parma. Tassa a carico del destinatario. Sia la cartolina prestampata che i bolli conservano lo stemma reale e la scritta Regie.
 


Lunedì 8 Novembre 1943


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Mentre Ricci e Pavolini, che vogliono un esercito politicizzato e fascista, si ribellano alla legge fondamentale sulle Forze armate, varata il 28 ottobre, Graziani cerca di battere il ferro finché è caldo. Manda oggi Canevari da Mussolini con un promemoria per la riorganizzazione della Milizia o Guardia Nazionale. Forza: 30.000 uomini scelti, quasi tutti carabinieri rimasti volontariamente in servizio, con qualche integrazione (Polizia dell’Africa Italiana – PAI – ed elementi della ex – MVSN). Dipendenza: duplice, come quella della Benemerita, dal ministero delle Forze Armata e dal ministero dell’Interno. Compito: mantenere l’ordine nelle campagne e nelle città.

DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

I quotidiani continuano ad esaltare le barbarie del nemico anglo-americano, ecco tre articoli ripresi da Il Nuovo Giornale di Firenze:

Una feroce rappresaglia della soldatesca canadese contro i patrioti di Catanzaro
Catanzaro, 8 - Durante la notte alcuni patrioti avevano issato su diversi edifici la bandiera dell'Italia repubblicana e gagliardetti fascisti. Al mattino successivo il comandante del presidio canadese faceva affiggere un manifesto avvertendo che se gli autori del gesto non si fossero presentati subito al comando, la città di Catanzaro avrebbe dovuto sopportare gravi rappresaglie.
Poiché nessuno si presentava, i soldati canadesi, armati di pistole, di mitragliatrici e di fruste, si riversavano per le strade, sparando all'impazzata e colpendo indistintamente uomini, donne e bimbi. Sul terreno si contavano, dopo quest'impresa, 143 persone morte o ferite. Molti bambini furono feriti sotto le frustate prodigate dagli alleati di re Vittorio.

Gli attacchi del nemico sulle nostre città
Roma, 8 - Nelle ultime settimane e fino al 5 novembre le seguenti città sono state colpite da incursioni aeree nemiche:
Civitavecchia, Terracina, Guidonia, L'Aquila, Pescara, Ancona, Rimini, Genova, Reggio Emilia, Savona, Mestre, Varazze, Pistoia, Formia, Grosseto, Perugia, Foligno, Terni e Chiusi. Tutte le incursioni, effettuate in massima parte da bombardieri americani, hanno avuto carattere terroristico. I danni sono ingentissimi ed alto il numero delle vittime tra la popolazione civile.

Dopo l'attacco al Vaticano
La barbarie angloamericana stigmatizzata dalla stampa tedesca
Stalin invia a Churchill un telegramma di felicitazioni!
Berlino,8
- L'Agenzia Internazionale di Informazioni comunica da Lisbona che Stalin, nella sua qualità di comandante supremo delle forze armate sovietiche, ha indirizzato al Primo Ministro e al Ministro dell'aeronautica britannici, un telegramma di felicitazioni per l'ottima riuscita dell'attacco contro la Città del Vaticano. Nel telegramma stesso Stalin esprime inoltre la sua soddisfazione che le aviazioni inglese ed americana si siano decise di ricorrere a questi mezzi estremi, atti a ricordare il mantenimento di una stretta neutralità. Stalin aggiunge che la cristianità nutre una certa soddisfazione che sia stato possibile svolgere un simile attacco dimostrativo senza serii danni ai preziosi monumenti culturali del Vaticano.
Sin da ieri - scrive l'agenzia ufficiosa tedesca - ingenti quantità di lettere e di telegrammi giungono alla Nunziatura berlinese dai cattolici di tutti i ceti e di tutte le regioni del Reich, i quali esprimono la loro esecrazione per l'attacco anglo-americano contro il Vaticano e chiedono al Santo Padre di accogliere il loro amore e le loro preghiere affinché la sua preziosa esistenza venga preservata.
Tutta la stampa berlinese stigmatizza oggi l'attacco compiuto dall'aviazione americana contro la Città del Vaticano che viene definita il lume di tutta l'umanità e specie della cristianità cattolica.

STORIA POSTALE dell’8 novembre
 


 

 

Lettera dalla Feldpost 10638A di un militare italiano che scrive a Jesi (AN). Censura tedesca.


 


 

Martedì 9 Novembre 1943

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Oggi viene pubblicato l’ordine di chiamata alle armi dell’ultimo contingente della classi 1924 e dell’intero contingente del 1925. Il manifesto avverte che tra il 15 e il 30 novembre dovranno presentarsi ai distretti:

a) i militari dell’esercito che già risposero alla chiamata indetta dal 16 agosto al 31 agosto 1943, nati nel secondo e terzo quadrimestre dell’anno 1924, che siano stati successivamente, per eventi politico – militari, comunque dimessi dalle armi e che tuttora non si trovino alle armi;

b) tutti i militari dell’esercito appartenenti alle classi 1924 e 1923 in congedo provvisorio che finora non si sono mai presentati alle armi perché rinviati o dispensati per un qualsiasi motivo, compresi quindi gli studenti universitari e laureati o diplomati abilitati di scuole nell’ordine superiore artistico;

c) tutti gli appartenenti alla classe 1925 della leva di terra.

In tutto sarebbero 180.000 ma si presenteranno in 44.000. In compenso abbondano gli ufficiali (più di 60.000, molti dei quali, dato l’alto numero, posti in congedo con stipendio), cui Graziani, dopo il discorso pronunciato al teatro Adriano di Roma il primo di ottobre, aveva promesso alti emolumenti.

LE PERSECUZIONI DEGLI EBREI IN ITALIA

Circa 400 ebrei catturati nelle città di Firenze e Bologna vengono inviati con convoglio ferroviario speciale in Germania, ad Auschwitz.


STORIA POSTALE del 9 novembre
 

 

 

 

 

Cartolina postale Vinceremo 0,30 da Siena a Firenze.

 

Mercoledì 10 Novembre 1943


I TEDESCHI IN ITALIA

Rahn parte per recarsi nella "tana del lupo", Quartier Generale del Fuhrer, con il proposito di persuadere Hitler a prendere una decisione nei confronti di Firenze. Rahn vuole che sia proclamata "città aperta".
 

 


Giovedì 11 Novembre 1943


LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Viene istituito il Tribunale Speciale per giudicare i membri del Gran Consiglio che il 25 luglio hanno votato l'ordine del giorno Grandi.

Vimercate (MI) - Achille Starace, ex segretario del Partito Nazionale Fascista, viene arrestato e tradotto subito nel carcere degli Scalzi di Verona. E’ incolpato di avere scritto a Badoglio, subito dopo il 25 luglio, due lettere di plauso e di solidarietà. Uscirà comunque indenne dopo poco più di quattro mesi.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

A due giorni dalla pubblicazione dal bando di chiamata alle armi, i giornali ricevono le seguenti istruzioni in merito:

“L’ordine di chiamata dei militari delle classi 1923, 1924, 1925 emanato dal ministero della Difesa Nazionale, deve essere trattato ampiamente ed efficacemente per conseguire il fine di una eco profonda nei giovani. Trattarne come del primo e decisivo passo verso la reazione degli spiriti e di armati che dovrà portare alla liberazione della nostra terra dai conquistatori anglosassoni. Solo il ritorno delle nostre unità al combattimento contro il vero nemico dei popoli giovani, potrà restituire l’onore alle nostre forze armate, compromesse dalla capitolazione. La continuità della Patria riposa sulla riscossa dei giovani. Non esiste altra soluzione”.

STORIA POSTALE dell’11 novembre

 



 

Lettera da Dolenij Logatec (Lubiana). Timbro bilingue e francobollo italiano. Rara Censura Lubiana.

 

 

Venerdì 12 Novembre 1943


DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Su La Nazione di Firenze compare oggi il seguente articolo:

Poliziotti americani sparano sulla folla a Cava dei Tirreni

Roma, 11 - Nella stazione di Cava dei Tirreni, sulla linea Napoli - Salerno, la polizia militare americana ha fatto uso delle armi contro una folla di italiani affamati, che aveva tentato di svaligiare un treno di viveri diretto a Napoli. Dei sabotatori però erano riusciti a guastare gli scambi vicino alla stazione, di modo che il treno poté solo a tarda sera proseguire il suo viaggio e, appena uscito dalla città, fu costretto a fermarsi per una interruzione provocata lungo la linea ferroviaria. Nella notte, sconosciuti riuscirono a sopraffare la scorta del convoglio e a svaligiare il trasporto. La polizia americana sta conducendo indagini in tutta la zona per scoprire gli autori dell'impresa, che era stata preparata nei minimi particolari.
Da Foggia si apprende che la linea telefonica tra Foggia e Termoli nella notte di lunedì è stata danneggiata in tredici punti. I fili telefonici sono stati tagliati e asportati per grande tratto. I pali sono stati divelti. Il sistema con cui l'interruzione è stata eseguita su un tratto di linea di 80 chilometri, indica che gli autori sono da ricercarsi fra i soldati che hanno abbandonato le formazioni badogliane e stanno organizzando nelle retrovie inglesi un movimento irredentista.



STORIA POSTALE del 12 novembre
 

         

Una raccomandata espressa per la Germania (Dublino) regolarmente affrancata 5,00 (1,00 lettera + 1,50 raccomandazione + 2,50 espresso) che malgrado sia stata accettata dall’ufficiale postale e trattenuta dalla censura (Commissione Provinciale di Censura di Bologna – 41R di cui è visibile la riproduzione dell’impronta del bollo). E’ stata poi respinta AL MITTENTE con la scritta, a mano, raccomandata non ammessa. Abbastanza raro l’uso, in questo periodo, del 2,50 espresso.


 

Sabato 13 Novembre 1943


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Il Maresciallo Graziani legge alla radio un suo appello ai soldati delle classi 1924-25 chiamati alle armi "in un momento dei più solenni per la nostra Patria".
"Come sul Piave i giovani salvarono l'Italia, così oggi dai giovani la Patria attende la resurrezione"
.



STORIA POSTALE del 13 novembre
 

 

 

 

Lettera raccomandata per l’Istituto Internazionale della Croce Rossa a Ginevra (Svizzera) da Soci (AR), partita il 13 novembre arriverà a destinazione il 26 marzo 1944. Censura tedesca.

 

Domenica 14 Novembre 1943


LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI ITALIANI

Il treno con gli ebrei provenienti da Firenze e Bologna arriva ad Auschwitz - Birkenau, vengono immessi nel campo13 uomini e 94 donne. Nessuno di loro tornerà in Italia.

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO
 

Alessandro Pavolini segretario del Partito Fascista Repubblicano, giunge al Castelvecchio di Verona per presiedere la prima assemblea nazionale del partito. La sera vengono approvati i diciotto punti del Manifesto programmatico che sancisce la struttura del nuovo stato (nelle tre foto: il suo arrivo, l’ingresso di Castelvecchio e mentre fa il suo discorso).

 

 





 

Lunedì 15 Novembre 1943

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Sul Corriere del Tirreno di Livorno compare oggi il seguente articolo:

I membri del Gran Consiglio verranno fra breve giudicati
Ad eccezione del fuggiasco Grandi tutti gli altri sono stati arrestati


Berlino, 15- Negli ambienti romani si ritiene che il processo contro i componenti del Gran Consiglio del Fascismo sia ormai in avanzata fase di preparazione. Tutti gli accusati, fatta eccezione per Grandi, sono stati arrestati.

Si ha ragione di ritenere che l'inchiesta per stabilire le responsabilità dei singoli sia estesa, fino al 5 febbraio dell'anno in corso, data in cui Mussolini attuò varie sostituzioni nei quadri del Governo.
Risulta in modo evidente che i Ministri entrati in carica in quella data hanno fatto causa comune con i loro predecessori per ordire quella trama politica che favorì il colpo di stato del marchese di Caporetto (Badoglio).

Grandi è ritenuto il capo del complotto, mentre a De Bono si attribuisce l'azione cospiratrice che negli ambienti militari poi culminava nell'opera di sabotaggio conclusasi col tradimento dell'Alto Comando in Sicilia. Marinelli, ex segretario amministrativo del Partito, sansepolcrista, ex sottosegretario al ministero delle Comunicazioni, è considerato dai fascisti come l'incarnazione stessa del tradimento. Albini, ex ministro dell'Interno, è colui che il giorno immediatamente precedente il 25 luglio si distinse per zelante premura con gli uomini di fiducia della Real Casa e studiò il piano che doveva consentire agli sbirri di Badoglio di arrestare il Duce come un delinquente comune; Federzoni, ex presidente del Senato, è stato scovato in un monastero, mentre Bottai è stato arrestato in una casa di amici ove si era rifugiato.


In realtà Bottai non fu mai arrestato, visse alcuni mesi nascosto in un convento per poi, nel 1944 arruolarsi, con il consenso delle autorità politiche francesi, sotto il nome di Andrea Battaglia, nella Legione Straniera, dove rimase fino al 1948 e nelle cui file combattè contro i tedeschi inquadrato nel 1º Reggimento di cavalleria con il grado di brigadier chef, dallo sbarco in Provenza fino nel cuore della Germania. Fu congedato con il grado di sergente (nella foto).

 

STORIA POSTALE del 15 novembre

 

 

 

Piego comunale affrancato come lettera a tariffa ridotta. Timbro comunale con i simboli del regno non scalpellati.

 

 

Martedì 16 Novembre 1943


DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Modena - Nell’articolo di fondo del direttore della “Gazzetta dell’Emilia”, Enrico Cacciari, si legge oggi: “E’ assolutamente inderogabile che tutti gli uomini che hanno volgarmente tradito paghino con la loro sporca e inutile vita il debito che hanno contratto con il fascismo e con la patria”.

Su La Stampa di Torino si possono leggere i seguenti articoli:

I FRUTTI DEL TRADIMENTO

Badoglio sarebbe costretto a lasciare il potere

Roma, 15 novembre - Lo stesso marchese del tradimento ha annunziato attraverso radio Algeri che lascia il potere. Le laboriose, senili discussioni fra lui, Benedetto Croce e Sforza sono fallite. Ha vinto Sforza, evidentemente, ossia hanno vinto gli anti-monarchici. Il Savoia è servito. Il tradimento comincia a dare i suoi frutti. Il potere, che è un pesante fardello -ha dichiarato il marchese di Caporetto- verrà affidato a mani più giovani.
Quelle di Sforza che hanno oltre 80 anni? E' da questa congrega di vecchietti che l'Italia può attendere la libertà e l'avvenire? Comunque registriamo il fatto: Badoglio se ne va. Ormai la tranquilla vecchiaia gli è stata assicurata dal prezzo in sterline del tradimento. Sempre previdenti questi vecchi uomini della reazione.

A NAPOLI - Scritte di "Viva il Duce" accolgono l'arrivo dell'ex – re

Roma, 15 novembre- Ci giunge notizia che in occasione della recente visita di Vittorio Emanuele Savoia a Napoli nei quartieri popolari del porto sui muri delle case popolari delle vie verso il rettifilo sono apparse delle grandi scritte recanti: Viva l'Italia repubblicana, Viva il Duce. Non ci è dato di conoscere l'impressione riportata dal re fuggiasco alla vista di quelle eloquenti accoglienze del popolo napoletano.
Ci viene segnalato da fonte degna di fede che nell'Italia meridionale tutti i contratti collettivi di lavoro, i patti agricoli e le altre garanzie di legge che tutelavano gli operai e i contadini sono stati dichiarati decaduti, sia dalle autorità d'occupazione come dal governo Badoglio. L'agitazione delle masse operaie ha raggiunto episodi significativi di malcontento e di violenta protesta.


STORIA POSTALE del 16 novembre

 

 

 

La cartolina postale non viaggiata, una Vinceremo 0,15 sovrastampata GNR, con un valore aggiunto espresso 1,25 sovrastampato GNR, è chiaramente una affrancatura con bollo di favore datato 16 novembre. I valori sovrastampati GNR furono emessi, senza comunicazioni ufficiali, il 20 dicembre.
Molto probabilmente si tratta di una stupida costruzione filatelica con lo “spreco” assurdo della cartolina sovrastampata e di un espresso GNR
 

 

 

Lettera semplice per la Svizzera, regolarmente affrancata 1,25, da Crema (CR) il 16 novembre. Censura tedesca.

 

 

 

 

Mercoledì 17 Novembre 43


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Continua il braccio di ferro fra Ricci e Graziani per l’esercito dello stato repubblicano politicizzato e non. Ricci non vuole piegarsi a quanto è stato deciso con la legge fondamentale sulle Forze armate varata il 28 ottobre. Rifiuta di sciogliere i magri reparti (la nuova Guardia Nazionale Repubblicana) che ha costituito e continua a premere su Mussolini per ottenere che la Milizia rimanga in vita come forza autonoma. Ripete che non prenderà mai ordini da Graziani. Mussolini lo accusa di ambizione personale e, anzi, assicura oggi a Graziani che tutto resta come stabilito.


STORIA POSTALE del 17 novembre
 

 

 


 

 

Ancora una raccomandata per il Comitato Internazionale della Croce Rossa di Ginevra. Parte oggi 17 novembre da Treviso e arriva il 26 marzo 1944. Come sempre con censura tedesca.

 


Giovedì 18 Novembre 1943

Roma – Graziani parla ai quadri della Repubblica Sociale Italiana da un palco nel Teatro Adriano. Sono presenti i comandanti tedeschi Kesselring e Maetzer. Una bomba collocata sotto il palco, un estintore a mano riempito con sei chili di tritolo, non esplode per un difetto del sistema di accensione. Sarebbe stata la prima e sicuramente la più efficace azione dei GAP romani (Gruppi di Azione Patriottica).



STORIA POSTALE del 18 novembre

 

 

Piego comunale da Roana (VI) rinviato. Anche in questo caso ilbollo comunale è rimasto quello con lo stemma del regno

 

 

 

 

Raccomandata da Roncegno (TN) alla Croce Rossa di Ginevra partita il 18 novembre e arrivata il 20 marzo1944.

 

 

 

 

 

 

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