il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

7° Periodo: dal 10 febbraio 1944 al 10 maggio 1944.
Territorio a nord della linea del fuoco: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Undicesima parte (dal 1° maggio al 10 maggio)

 

Lunedì 1 Maggio 1944

DELLA X FLOTTIGLIA MAS

Mentre il decimato battaglione Barbarigo, inquadrato nella 175^ divisione tedesca, sta vivendo gli ultimi giorni di battaglie sul fronte di Anzio, a La Spezia nasce oggi una nuova unità. La decima flottiglia mas trasformata in divisione. Borghese è del parere che la partecipazione dei suoi uomini alla lotta si deve compiere con grandi unità e non da piccoli reparti che possono essere facilmente classificati, da nemici e alleati, come “portatori di valigia” del tedesco. Anche l’unità battaglione è troppo piccola.
Il principe ha deciso di riunire tutti i battaglioni ormai costituiti in una Unità più consistente. Scavalcando le autorità repubblicane, è andato direttamente da Kesselring nel suo quartier generale nel monte Soratte e il felmaresciallo ha dato il suo consenso alla costituzione della divisione Decima.
La divisione sarà comandata dal Borghese, il suo vice sarà il tenente colonnello Luigi Carallo, un ufficiale salernitano di 48 anni. E’ impostata su tre reggimenti, uno di artiglieria e due di fanteria di marina costituiti dai battaglioni “Barbarigo”, “Lupo”, “Nuotatori paracadutisti”, “Fulmine”, “Sagittario” e “Valanga”.

I TEDESCHI IN ITALIA

Alcuni abusi commessi da militari subalterni costringono il generale comandante del LXXIII corpo d’armata, generale di corpo d’armata Joachim Witthoft, a emanare una direttiva che pone delle limitazioni nei rapporti con la popolazione civile. Egli teme che “a causa di comportamenti arbitrari, di misure sbagliate e delle pratiche criminose di alcuni” si diffonda ulteriormente fra gli italiani un atteggiamento di ostilità verso i tedeschi.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Torino, viene ucciso il fascista Goffredo Villani.

Provincia dell’Aquila - Due spie fasciste, note per la loro attività a favore dei tedeschi, incontrano, tra Aragno e Filetto, una squadra di partigiani della quale fanno parte due iugoslavi ex prigionieri. All’intimazione di alt data dai partigiani i due fascisti sparano qualche colpo e si danno alla fuga, ma cadono sotto i colpi dei due iugoslavi che li inseguono prontamente.
 

RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI

Provincia di Aosta – A Isollaz, dopo avere rastrellato Verrès e avere perso un soldato in uno scontro, i tedeschi fucilano nei pressi della centrale idroelettrica locale un partigiano che avevano catturato.

Provincia di Trieste – Nel capoluogo i tedeschi fanno affiggere l’ordinanza di cui a lato.
 

 

BOMBARDAMENTI ALLEATI

Suona l’allarme a Firenze alle 10,45 e le formazioni dei bombardieri appaiano nel cielo della città. Il rombo dei motori si fa sempre più forte, poi vengono giù a grappoli le bombe. Prevalentemente sono del tipo incendiario caricate di tritolo e mastice. L’esplosivo rende incandescente il mastice e lo proietta in tutte le direzioni.
Via del Prato e le strade adiacenti sono le più colpite, anche il teatro Comunale incassa una bomba che esplode sul palcoscenico che viene completamente distrutto dal conseguente incendio. Il sipario di ferro che lo separa dalla sala ne permette il salvataggio.
L’obbiettivo principale sono le officine ferroviarie di Porta al Prato dove vengono distrutte, oltre a un rilevante numero di locomotori elettrici e a vapore, 150 carrozze e vagoni merci. Altri duecento carri merci saltano in aria sui binari di raccordo intorno a Porta al Prato. Il cessato allarme suona alle 13,10 ma altri due allarmi seguiranno, fra le 14,10 e le 15,15 e fra le 17,35 e le 18,10. Il numero dei morti e dei feriti, molto alto, rimane imprecisato.
 

 


STORIA POSTALE del 1° maggio



 


 

 

 

 

I possessori di valori della Imperiale con effige reale dichiarati fuori corso cercano di usarli disegnandovi sopra un simulacro di fascio. Sembrerebbe che l’accettazione di questo uso sia demendata alla discrezione degli ufficiali postali che talvolta dichiarano da tassare la trasgressione e altra no. Come nel caso di questa cartolina espressa regolarmente affrancata 1,55.

 

Martedì 2 Maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

In un notiziario odierno, la GNR di Ascoli Piceno commenta: “Critiche sfavorevoli si appuntano sulla deficienza culturale e professionale di taluni ufficiali”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

Champorcher, nella valle di Aosta, viene “liberata” dai partigiani.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
 

Un nuovo pesante bombardamento colpisce Firenze alle 15,30, sarà l’ultimo prima della sua liberazione Secondo una ricerca di Leonardo Poggi, “Il popolo dei morti” pubblicata dal “Molino” nel 2009, alla fine del conflitto e in seguito alle incursioni aeree il conto delle vittime a Firenze e provincia fu pesante: 1496 morti, 689 feriti e 360 invalidi permanenti. Nel solo capoluogo, i civili uccisi dalle bombe alleate (i cinque bombardamenti furono effettuati tutti da aerei americani) risultarono 479, mentre a Prato furono 163 e a Empoli 161.

 

 

 

 

 

 

Faenza (RA) subisce il suo primo bombardamento aereo. Anche Fidenza (PR) viene bombardata (30 morti e una cinquantina di feriti). Nella notte sul 2, 6 aerei del 208° Group della RAF attaccano obiettivi vari di Genova.
Bombardata anche La Spezia dai bombardieri del 49° Wing. Nella foto la visione aerea del porto nel quale vengono colpite e affondati il sommergibile Ambra, il posamine Crotone e la nave bersaglio San Marco della marina della RSI
 



 

Nella foto la zona del teatro Comunale di Firenze in preda alle fiamme

 

 

 

STORIA POSTALE del 2 maggio

Due raccomandate con valori della Provvisoria: la prima come manoscritti raccomandati aperti (1,20 = 0,60 manoscritti + 0,60 di raccomandazione aperta) con un affrancatura di emergenza con valori della serie pacchi, la seconda come lettera fuori distretto da una provenienza abbastanza infrequente: Gorizia.

 

 

Mercoledì 3 Maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Riguardo ai soldati dell’esercito repubblicano, un notiziario della GNR di Alessandria rivela: “…la riluttanza persistente a essere inviati in Germania è tale che si verificano evasioni dalle stesse caserme ad ogni voce allarmistica in proposito”. Basta il sospetto (“Presto ci porteranno al Brennero e di lì nei lager”) per scatenare il panico.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Ancona - Il partigiano sardo Giuseppe Pizzi, staffetta della brigata Garibaldi, viene catturato e ucciso da un reparto di tedeschi.

Provincia di Aosta – A Ville tedeschi e fascisti radunano sulla piazza del paese una ventina di persone e affermano di aver l’ordine di ucciderne tredici per rappresaglia. In realtà scelgono Virgilio Crétier, un giovane che lavora col permesso del comando germanico e, senza tener conto dei documenti, lo passano per le armi. Stessa sorte per altri due giovani, anch’essi occupati in lavori per i tedeschi, e per Bernardo Bonel, padre di due partigiani.

Provincia di Roma – Alle 17, in località Casal Rotondo, presso il casello ferroviario della linea Roma – Napoli, transita un autocarro tedesco con a bordo circa 20 lavoratori italiani e militari germanici di scorta. Un lavoratore di circa 20 anni tenta di fuggire attraverso i campi di grano ma viene raggiunto da tre tedeschi della scorta che lo uccidono a colpi di pistola e di moschetto. Il cadavere viene seppellito sul posto.


 

STORIA POSTALE del 3 maggio

 

 

 

 

Ecco un’articolo su “Il Resto del Carlino” di Bologna che chiarisce come dovranno essere le caratteristiche delle corrispondenze ammesse alla franchigia e alla riduzione delle tasse postali (tariffe ridotte per le corrispondenze fra Comuni e Enti.

 

 

 

 


 

Un caso davvero singolare, forse unico nel suo genere quanto meno per le dimensioni del timbretto con il fascio repubblicano, è quello che riproduco a fianco

 

 

 


 

 

 

Un esempio dell’applicazione della suddetta norma in ossequio della quale il Comune di Novara aveva sostituito il vecchio bollo con quello di cui riproduco l’impronta.
Ritengo, dal moltissimo materiale visionato nel tempo, che non tutti i Comuni della RSI procedettero a un immediato rispetto della norma. Molti continuarono a usare il vecchio bollo nel quale erano state scalpellate la RR di Poste e lo stemma reale.
 

 

 

 

Piego comunale tassato a tassa semplice come manoscritti a tassa ridotta fra Comuni (mezza tariffa di 0,60) con un 0,30 Imperiale fuori corso usato come segnatasse a mezzo di sovrastampa T rinforzata con un ulteriore frego verticale sul volto del re.

Giovedì 4 Maggio 1944

DALLA RSI: RELAZIONI CON L’ESTERO

Il Delegato Commerciale Svizzero signor Troendle si reca in visita ufficiale da Mazzolini, sottosegretario agli Affari Esteri, (la visita del 22 marzo scorso aveva un carattere ufficioso e, come visto, lo scopo preciso di sondare il terreno per una eventuale accoglienza in Svizzera di Mussolini ed altri funzionari della RSI in caso di tracollo). Viene trattata l'istituzione a Zurigo di un ufficio con funzioni consolari alle dipendenze della Delegazione Commerciale della RSI che già funziona con diritto di cifra e di corriere.
Viene anche deciso il pagamento della rata venuta a scadere del prestito svizzero fatto all’Italia alcuni anni fa (Pagamento che verrà effettuato con oro che si riuscirà a recuperare a tal fine dai tedeschi.)

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
 

Il gruppo “Campo Imperatore” è accantonato a Casale Cappelli (nella foto), una località a nord di Collebrincioni. Data la facilità di accesso da Assergi (AQ), Casale Cappelli comincia a diventare una località non troppo sicura anche perché, in seguito all’uccisione delle due spie fasciste il 1° maggio, nella zona i repubblichini stanno intensificando la loro azione di spionaggio. Di conseguenza, questa sera, il grosso della formazione si trasferisce presso un altro casale di montagna all’inizio del bosco di Chiarino. Intanto un gruppetto di cinque partigiani comandato dal sottotenente Giovanni Ricottilli, che è sceso ad Assergi per prendere contatto con informatori locali e rifornirsi di viveri per la banda, sulla strada del ritorno, decide di pernottare a Casale Cappelli. Verso le tre del mattino Giovanni Di Vincenzo, un giovane che l’8 settembre si trovava nel nord Italia in

servizio militare ed era riuscito a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e a tornare al suo paese in provincia dell’Aquila e che ora è di guardia presso una finestra, dà l’allarme in quanto ha notato che forze considerevoli stanno accerchiando il casale. Circa un centinaio di uomini tra tedeschi e militi della GNR guidati da spie fasciste che sono andati a colpo sicuro ritenendo di poter catturare l’intero gruppo di “Campo Imperatore”. Giovanni Di Vincenzo, viene aggredito da due tedeschi che cercano di sopraffarlo di sorpresa per penetrare nel casale, ma un partigiano iugoslavo che è presso di lui scarica il mitra sui due e li abbatte. Venuta a mancare la sorpresa, gli attaccanti investono il casale con un nutrito fuoco di armi automatiche e con lancio di bombe a mano. Più volte gli assalitori sospendono la sparatoria per intimare la resa, ma i partigiani rispondono col fuoco. Nel corso della lotta una bomba a mano penetrata da una finestra colpisce in pieno petto il Di Vincenzo che si abbatte al suolo dilaniato dalle schegge (egli darà il proprio nome a una banda partigiana, la banda “Giovanni Di Vincenzo”, che estenderà la sua azione da oltre il Passo delle Capannelle fino alla Piana di Navelli, sarà l’erede dello spirito di ribellione dei martiri aquilani del 23 settembre 1943).Dei cinque superstiti, Ricottilli che ha tentato di forzare il cerchio degli assalitori con una disperata uscita di sorpresa dalla porta principale, è l’unico che riesce a fuggire miracolosamente illeso al fuoco rabbioso dei tedeschi. I quattro partigiani vengono catturati (condannati a morte, dopo insulti, percosse selvagge e derisioni, riusciranno a evadere e salvarsi).

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Ancona – A Montefortino le SS, aiutate da un forte nucleo di fascisti in divisa tedesca e in borghese, catturano e trasportano presso un molino a valle della località quattordici partigiani. Li bastonano, li feriscono a colpi di baionetta e poi li eliminano con una rivoltellata alla nuca. Le case dove si trovavano vengono bruciate. Sul posto è passata per le armi anche la famiglia Mazzarini che li aveva ospitati. Una donna, Santa Mazzarini con la piccola Palmina, di sei sette anni, riesce a fuggire. Ma viene catturata, riportata sul posto, uccisa a raffiche di mitra con la bambina e bruciata col lanciafiamme. In totale, quindi, i morti sono sette. Ad Arcevia vengono fucilati cinque partigiani, rastrellati sulla strada di Avacelli o negli immediati dintorni di Monte Sant’Angelo.

Provincia di Apuania - Iniziano le stragi e le feroci rappresaglie in provincia di Massa Carrara in località Mommio.

Provincia di Parma – Un ragazzo di 18 anni, Giordano Cavestro, organizzatore di gruppi di opposizione partigiana, condannato a morte dal Tribunale militare di Parma, viene fucilato oggi. Prima di cadere scrive ai compagni poche parole che sembrano suggellare tutto il cosciente sacrificio di una generazione:

“Parma – 4 maggio 1944 – Cari compagni, ora tocca a noi,. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi giovani caduti per la salvezza a la gloria d’Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. (…) La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della libertà”.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI

Oltre diecimila tedeschi, militari delle SS, provenienti parte dall’Emilia e parte dalla Garfagnana, si concentrano nel grosso paese di Fivizzano con l’intenzione di dare la caccia ai “ribelli” e in parte si dirigono sul paese di Mommio.



STORIA POSTALE del 4 maggio

 

 

 


Una poco comprensibile raccomandata da Capodistria (Pola) a Trieste affrancata in emergenza con due valori pacchi da 0,50 e uno sezionato come 0,25, una coppia di 0,25 Miti e Simboli e un 0,25 della Provvisoria per complessive lire 2,00

 

 


Venerdì 5 Maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Da Parma, il “Corriere della Sera” annuncia la fucilazione di cinque renitenti

DELLA X MAS

Già oggi, il comando della divisione decima è installato ad Ivrea. Borghese voleva inviare la divisione in Venezia Giulia, ma i tedeschi si sono opposti: la Decima doveva andare in Piemonte a tenere sgombre le vie di comunicazione a ridosso del fronte alpino, ossia a fare la guerra ai partigiani.

DALLA CITTA’ DEL VATICANO

La Chiesa ha rifiutato il proprio riconoscimento al governo di Salò “come governo di diritto”, il Vaticano ha confermato e conferma la propria neutralità fra le due parti in contesa. “La guerra, nella sua continuazione come nel suo principio, è un fatto politico (dice una lettera in data odierna dell’episcopato lombardo) e la Chiesa e le persone che la rappresentano e agiscono in suo nome non possono partecipare alla sua responsabilità in nessun modo e in nessun paese”.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Lucca - Al passo del Cerreto prende avvio una grande operazione contro i partigiani nelle Alpi Apuane. Vi prendono parte 1900 militari fra tedeschi e fascisti. Dal monte Nuda, sovrastante il paese di Mommio, i partigiani che dominano tutta la striscia stradale del Cerreto, iniziano a far cantare le armi automatiche contro la lunga colonna tedesca di automezzi, carri armati, autoblindo e cannoni provocandone l’immediato contrattacco e la rappresaglia contro la popolazione inerme di Mommio. Ventidue uomini, fra i quali diciassette provenienti da Sassalbo, vengono fucilati nella piazza del paese.

Provincia di Macerata – A San Ginesio i tedeschi fucilano il partigiano Ezio Della Vecchia.

BOMBARDAMENTI ALLEATI

Bombardato il quartiere Quadraro a Roma.



STORIA POSTALE del 5 maggio
 

 

 

Ancora un biglietto postale valido del quale il mittente, o per ignoranza o per ragioni politiche, ha ritenuto opportuno non usufruire dei 25 centesimi “stampigliati” ricoprendo l’impronta reale con un regolare valore della “provvisoria”.

 

 

 

 


Lettera raccomandata aperta da Ascoli Piceno a Civitella del Tronto. I valori della Provvisoria risultano molto più infrequenti degli analoghi usi nelle provincie del Nord Italia per la logica ragione dovuta alla minore permanenza in regime di RSI (Ascoli fu raggiunta dagli Alleati il 23 giugno del 1944, a Milano la RSI permase ancora per altri dieci mesi)

Sabato 6 Maggio 1944


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Da Teramo, il “Corriere della Sera” annuncia la fucilazione di tre disertori.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Terranova Bracciolini (Arezzo), viene ucciso il sacerdote don Emilio Spinelli.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Pesaro – A Cagli, in località Pianello, i tedeschi fucilano Primo Ciabatti, uno dei primi organizzatori di bande partigiane nella zona di Pietralunga.



STORIA POSTALE del 6 maggio
 

 


 

Lettera raccomandata doppio porto da Guardea (TR) a Roma. Molto infrequente l’uso di un pacchi da 2,00 in emergenza in Umbria.

 

 


Due esempi di affrancature filateliche viaggiate regolarmente. Di queste missive viaggiate fra Fucecchio e Massarella, entrambe in provincia di Firenze, io ne ho viste a diecine negli ultimi venti anni. Il creatore di queste costruzioni, che io presumo fosse un impiegato delle Poste, si sbizzarrì in composizioni di vera fantasia. Molte affrancature erano miste a valori di San Marino o del Vaticano, poche erano in regolare tariffa ma sono state vendute (e sono ancora visibili) a prezzi assurdi sia alle mostre-mercato che sulle aste online. Sono curiosità.

 

Domenica 7 Maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Scade oggi il termine di presentazione ai distretti dei richiamati della classe 1914. Devono presentarsi tutti i sottufficiali e i soldati, sia gli idonei al servizio incondizionato che i sedentari. Saranno addetti al Servizio del lavoro; coloro che ne hanno i requisiti fisici e ne fanno domanda, potranno però essere arruolati, come volontari, nei reparti combattenti. Chi non si presenta incorrerà nelle sanzioni previste dal decreto numero 30 del 18 febbraio (cioè il famigerato “Bando Graziani” che prevede la fucilazione).

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Roma, all’angolo di viale Rossini, viene ucciso il vice brigadiere Leonardo Sacchetti.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Vercelli – A Biella, in località Zubiena, i tedeschi fucilano quattro partigiani della Val Pellice.

RESISTENZA ALL’ESTERO

Viene stipulato un accordo fra le formazioni partigiane Garibaldine ed il IX Corpus Jugoslavo.



STORIA POSTALE del 7 maggio

 






Cartolina illustrata da Firenze a Brunate (CO) regolarmente affrancata 0,30 con un valore della Provvisoria sovrastampa Firenze II^ (rosso) con il fascetto decentrato

 

 

Lunedì 8 Maggio 1944

DALLA RSI: SULLA GIUSTIZIA

Viene emanato il decreto legislativo n° 441 che dispone il trasferimento temporaneo degli Uffici Giudiziari di Pesaro nel comune di Sant’Angelo in Vado, con facoltà del Presidente del Tribunale di Pesaro di prorogare qualunque termine processuale anche perentorio.
Le incursioni degli aerei anglo – americani stanno producendo gravi danni ad alcune sedi giudiziarie: a seguito della distruzione del palazzo di giustizia di Ancona gli uffici giudiziari sono stati trasferiti a Tolentino.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Scandiano (Reggio Emilia), viene uccisa Clotilde Cattani, fiduciaria del fascio femminile.

Provincia di Firenze - Nel capoluogo, nel corso della liberazione del capo partigiano Fanciullacci, viene ucciso un milite della RSI.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Roma
: i tedeschi fucilano, in località imprecisata, il giovane Salvatore Fagiolo, della banda Castelli.



STORIA POSTALE dell’8 maggio

Due lettere che denotano il persistere di francobolli con l’effige reale in possesso di utenti che non vogliono perdere il piccolo valore di quel quadratino di carta. Esisteva una disposizione che permetteva il cambio con gli analoghi valori della Provvisoria ma, evidentemente, non tutti i cittadini, per ragioni varie, non avevano provveduto a questo cambio e cercavano di usare comunque quei fuori corso. Così l’effige reale continuava a comparire “a nudo” su alcune affrancature e gli ufficiali postali addetti al controllo del rispetto delle regole, magari ferventi monarchici in cuor loro, chiudevano spesso un occhio. Nella prima lettera, da Campi Bisenzio (FI) a Firenze, l’ufficiale postale non ha timbrato il francobollo, lo ha cassato con matita rossa ma non ha apposto una evidente T di tassazione da applicare in arrivo. La seconda lettera da Forlì a Milano, presenta un Propaganda di Guerra fuori corso al quale il mittente si era premurato di asportare con un taglio di forbice, la vignetta di propaganda di guerra. Da tassare comunque ma passata completamente inosservata.


 


 


 

Ecco ancora una strana affrancatura per espresso dove compaiono due marche da bollo usate in emergenza ma che mostrano l’effige reale. Doppia violazione: uso di marche e effige reale a nudo. Il tutto è passato inosservato anche per il censore che, in effetti, non credo fosse coinvolto in compiti di controllo di regolare affrancatura.

 

 

 

Due cartoline espresse dove tutto è assolutamente regolare.

 

Martedì 9 Maggio 1944

SULL’ORDINAMENTO SINDACALE DALLA RSI

Mussolini, dopo la legge sulla socializzazione, emana oggi un decreto per l’ordinamento sindacale. Dopo aver stabilito che il lavoro intellettuale, tecnico e manuale, in ogni sua manifestazione, costituisce la base della RSI e che tutti i lavoratori della repubblica appartengono alle organizzazioni sindacali di categoria, stabilisce che l’organizzazione sindacale deve realizzare la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita politica, economica e sociale dello Stato. Attraverso l’organizzazione sindacale, infatti, i lavoratori potranno designare le loro rappresentanze negli organi dello Stato. Il sindacato è dunque unico e obbligatorio e alla base di tutta l’organizzazione sindacale c’è il sindacato aziendale.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Ascoli Piceno – A Marina del Tronto un plotone misto tedesco – fascista fucila il medico ebreo polacco Jacob Heliczer.



STORIA POSTALE del 9 maggio
 

 

 

Interessante cartolina espressa da Solarolo (MN) a Menaggio (CO), affrancata regolarmente 1,55 con presenza di un valore pacchi da 0,25 usato come ordinario

 


Mercoledì 10 Maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Scade oggi il termine di presentazione ai distretti anche per i richiamati della classe 1918. Devono presentarsi tutti i sottufficiali e i soldati, sia gli idonei al servizio incondizionato che i sedentari. Saranno addetti al Servizio del lavoro; coloro che ne hanno i requisiti fisici e ne fanno domanda, potranno però essere arruolati, come volontari, nei reparti combattenti. Chi non si presenta incorrerà nelle sanzioni previste dal decreto numero 30 del 18 febbraio (cioè il famigerato “Bando Graziani” che prevede la fucilazione).
Così negli ultimi quindici giorni (dal 25 aprile ad oggi) sono stati richiamati gli “anziani” delle classi 1914, 1916, 1917 e 1918. Classi già dissanguate da quattro anni di guerra. Molti sono in Germania dietro i reticolati dei campi di concentramento. Altri sono rimasti nell’Italia del sud o hanno raggiunte le bande partigiane. Altri ancora, come osservava ieri la GNR di Vercelli in una sua nota, “Hanno ottenuto l’esonero (…) o sono stati arruolati nei battaglioni del lavoro, nella GNR e nell’organizzazione Todt”.

La GNR scrive da Arezzo che nelle carceri locali sono ancora detenuti oltre cento renitenti che pure “hanno chiesto l’onore di essere incorporati in reparti operanti”. Perché il tribunale militare provinciale non li processa ma neppure li libera?

SULL’ORDINAMENTO SINDACALE DALLA RSI

Viene emanato oggi un decreto che istituisce la “Confederazione generale del lavoro, della tecnica e delle arti” che rappresenterà gli interessi generali dei lavoratori che comunque esplicano la loro attività organizzativa, esecutiva, intellettuale o manuale; perseguirà la loro partecipazione alla vita pubblica, economica e sociale dello Stato e si propone l’elevazione morale e materiale dei lavoratori, in tutela dei loro interessi, di assistenza, di istruzione e di educazione. Alla Confederazione aderiranno i sindacati nazionali di categoria e faranno capo gli enti assistenziali e previdenziali.

I TEDESCHI IN ITALIA

Il generale Karl Wolff viene introdotto, dal superiore generale dottor Pfeiffer, dal Papa, per un'udienza segreta che dura un'ora. Pio XII ha già preso delle iniziative per far concludere la guerra il prima possibile.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI

Forno (TO): una compagnia di SS italiane inizia a rastrellare la valle del Sangone assieme a due reggimenti di Alpenjager, a una compagnia di metropolitani italiani e a un pattuglione di carabinieri passati alla Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) (Il rastrellamento durerà otto giorni: villaggi interi dati alle fiamme e bombardati, come Forno di Coazze e Selvaggio, e le case della Maddalena alla destra del torrente Taunere. Ventitrè valligiani vengono fucilati a Forno o sepolti vivi).

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Castel Vittorio (Imperia), chiamato fuori dalla parrocchia con una scusa, nella notte, viene brutalmente assassinato don Antonio Padovani.

In provincia di Reggio Emilia vengono uccisi Rosetta Esposito e Umberto Adami.



STORIA POSTALE del 10 maggio
 

 

 

C’è chi cerca di risparmiare usando francobolli fuori corso e chi, come in questo caso, non bada a spese e, per una cartolina nel distretto (Firenze per Firenze) affranca con 0,50 anziché con 0,15.

 
   
 
   
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