il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

8° Periodo: dall’11 maggio al 7 giugno 1944.
Territorio a nord della linea del fuoco: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Seconda parte (dal 20 al 28 maggio 1944)

 

Sabato 20 maggio 1944

I TEDESCHI IN ITALIA

Una notizia getta oggi Mussolini in vero e proprio stato di costernazione: i tedeschi hanno abolito il posto di frontiera di Reschen (cioè quello al Passo di Resia, quota 1057, che dalla Val Venosta porta in Austria, nella valle dell'Inn) cosicché l'Operationszone Alpenvorland (province di Bolzano, Trento e Belluno), governata da Franz Hofer, supremo commissario e Gauleiter del Tirolo, è diventata praticamente parte integrante del Terzo Raich.

DALLA RSI: SULLA GIUSTIZIA

Viene emanato il Decreto Legislativo n° 220. Il provvedimento si è reso necessario in quanto a Torino si è manifestata la tendenza ad evitare il controllo del Ministero della Giustizia per le domande di grazia in caso di condanna a morte. Il brevissimo decreto (“ritenuta la urgente e assoluta necessità di modificare l’attuale procedura per l’inoltro di tali domande”) stabilisce che la domanda di grazia deve essere presentata al Ministero della Giustizia, con eventuale trasmissione da parte del Pubblico Ministero presso il Tribunale Speciale o presso la sezione che ha pronunziato la sentenza.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA

Arrivano a Bergen-Belsen le 163 persone (ebrei) partite da Fossoli (ritorneranno nella loro patria 158 di cui uno nato nel campo di prigionia).

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

I partigiani occupano Forni di Sopra.

In provincia di Novara, in una imboscata cadono sulla sponda del lago Maggiore i militi: Marco Vaselli, Luciano Baracco e Angelo Liccardi.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Perugia – A Sellano i tedeschi fucilano il partigiano Gino Allegretti.

Provincia di Torino – In Val Sangone i tedeschi fucilano sette uomini per rappresaglia all’uccisione, da parte dei partigiani, di due ufficiali della contraerea germanica avvenuta alla Braida, in località Bonaria. I fucilati sono due operai della Fiat, due inglesi che stavano con i partigiani, due giovani che stavano tentando di fuggire e un vecchio che stava intrecciando un canestro di vimini sulla soglia della propria abitazione. Oltre trecento persone, prese in ostaggio, sono costrette ad andare a piedi fin nella zona dei laghi di Avigliana e poi rilasciate.


STORIA POSTALE del 20 maggio
 


Un piego comunale con un particolare bollo di Zona Sprovvista di Francobolli

A sinistra una lettera semplice affrancata con un 0,50 Imperiale che il mittente ha cercato di far passare per Provvisorio disegnandovi una sorta di fascetto ma che è stato comunque tassato anche se a solo a tassa semplice. A destra una lettera semplice del comune di San Benedetto del Tronto (AP) impostata a Monteprandone (AP) per un internato in un lager tedesco; censurata dalla Commissione di AP fu rinviata al mittente. Piuttosto inconsueti i valori della Provvisoria in quella provincia.


Domenica 21 maggio 1944

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA

Arriva ad Auschwitz-Birkenau il convoglio con le 575 (o 672) persone partite da Fossoli. Sono immessi nel campo 186 uomini e 70 donne il resto viene inviato nelle camere a gas. Torneranno 25 uomini e 32 donne. Arrivano a Bergen-Belsen le 35 persone partite da Milano (ne torneranno solo 31).

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI


RomaEugenio Colorni, redattore capo dell’edizione clandestina del giornale socialista, l’Avanti, viene sorpreso in via Cavour da una squadra di militi fascisti e abbattuto a rivoltellate mentre cerca di rifugiarsi in un portone. Ferito gravemente viene trasportato all’ospedale San Giovanni.


STORIA POSTALE del 21 maggio

A sinistra una cartolina di ospedale raccomandata regolarmente affrancata 0,90. A destra una lettera espressa affrancata in emergenza con una coppia di 0,50 pacchi e il gemello 0,50 della Provvisoria. I francobolli per pacchi applicati sulla corrispondenza risultano spesso mancanti di dentelli o angoli perché la loro dimensione, stretti e lunghi, ne rende più delicata l’operazione di separazione fra di loro. Se operata senza riguardo provoca questo tipo di danni. La missiva fu respinta AL MITTENTE.

A sinistra una cartolina postale Provvisoria (con la scritta Repubblica Sociale Italiana sull’effige reale e il fascetto sullo stemma) da Vado Ligure (SA) alla Germania. Regolarmente affrancata 0,50 fu censurata dalla Commissione Provinciale di Savona 26R e da quella di Monaco Ad. A destra una carttolina illustrata raccomandata espressa regolarmente affrancata 2,15 (0,30 cartolina fuori distretto + 0,60 di raccomandazione aperta + 1,25 di espresso) da Modena a Roma dove non giunse perché respinta AL MITTENTE.


Lunedì 22 maggio 1944

IL PROCESSO DEGLI AMMIRAGLI


A Parma, nella sede della Corte d’Appello, alle 9 ha inizio il processo agli ammiragli Campioni, Mascherpa, Leonardi e Pavesi. I primi due sono presenti, gli altri due latitanti. La grande sala d’udienza a pianterreno, alla quale si accede da una vasta sala divisa in tre navate da due file di colonne, è addobbata con bandiere tricolori. Sopra alla porta spicca a grandi lettere: Tribunale Speciale per la difesa dello Stato. In fondo alla sala, sulla parete di fronte alla porta stanno i giudici, i due ammiragli sono seduti in parte. Al momento della difesa gli avvocati difensori parleranno in mezzo alla sala, di fronte al Presidente.
Il pubblico maschile ha libero accesso alla sala, previa presentazione dei documenti personali e perquisizione. Il pubblico è comunque scarso e disinteressato alla persona dei giudicandi. Le donne sono escluse, nessuna eccezione per i parenti.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Gorizia – A Peternel (frazione sui poggi del Collio, dietro Cormons), 150 patrioti italiani e sloveni resistono per sei ore a 12000 tedeschi, causando loro ben 169 morti e alcune centinaia di feriti. Per rappresaglia alle gravi perdite subite, i tedeschi, bruciano case in dodici paesi e fanno morire in un incendio 23 civili, tra cui numerosi bambini e donne. Una donna di 70 anni muore arsa dalle fiamme nell’osteria di Peternel.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

Roma - Eugenio Colorni, redattore capo dell’edizione clandestina del giornale socialista, l’Avanti, sorpreso ieri in via Cavour da una squadra di militi fascisti e abbattuto a rivoltellate mentre cerca di rifugiarsi in un portone, muore all’ospedale San Giovanni.

ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD

A Barcelonette si incontrano per una seconda volta le delegazioni della resistenza francese e italiana. Duccio Galimberti rappresenta il Comando dell’Alta Italia.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Kesselring predispone un piano sistematico per la ritirata della X Armata del generale von Vietinghoff dalla valle del Liri attraverso Valmontone e Palestrina.


STORIA POSTALE del 22 maggio
 

 

Lettera espressa fermo posta in emergenza da Forlimpopoli (FO) a Pietrasanta (LU) affrancato 2,00 (0,50 lettera fuori distretto + 1,25 di diritto espresso + 0,25 di tassa fermo posta) con una coppia di 1,00 pacchi. “Non chiesta al mittente” scritto a mano.


 

Martedì 23 maggio 1944

IL PROCESSO DEGLI AMMIRAGLI

A Parma il Tribunale Speciale per la difesa della Patria condanna a morte gli ammiragli Campioni, Mascherpa, Leonardi e Pavesi. La loro testa è il regalo che Mussolini, furioso per il “tradimento” della Marina passata agli Alleati, aveva promesso di fare all’Esercito. Il dibattito processuale è durato soltanto un giorno, una sola udienza. Gli imputati vengono condannati a morte per “aver leso gli interessi dello Stato”, è caduta l’accusa di tradimento cosa che eviterà loro la fucilazione alla schiena.

Inigo Campioni, già comandante in mare nel 1940 (si era battuto con la flotta del Mediterraneo di Andrew Cunningham nelle battaglie di Punta Stilo e di Capo Teulada), governatore e comandante militare dell’Egeo, l’8 settembre “avendo appreso dal giornale radio delle ore 20 la notizia dell’armistizio e successivamente alle 23 dello stesso giorno, avendo ricevuto l’ordine del comando supremo di – non ostacolare contatti o sbarchi anglo – americani e di opporsi alle violenze da qualunque parte fossero pervenute - , comunicò tale ordine ai comandi dipendenti dimostrando così di darvi la sua piena adesione e l’intenzione di volerlo eseguire, pur essendo palesemente criminoso e in contrasto alle leggi di marinaio e di uomo d’onore che gli imponevano, avendone i mezzi e la possibilità, di difendere i possedimenti affidati al suo comando ed evitare a qualunque costo che venissero distaccati dalla madre Patria come era nelle intenzioni del comando supremo”. Il testo è quello del capo d’accusa e, come si desume, Campioni non era imputato di tradimento ma di “aver eseguito un ordine che aveva recato un grave danno alla Patria”.

Luigi Mascherpa, quale comandante della base navale di Lero “appresa la notizia dell’armistizio e ricevuto dall’ammiraglio Campioni l’ordine di immediata cessazione delle ostilità contro gli anglo – americani e la resistenza contro qualsiasi offesa da qualsiasi parte provenisse, supinamente lo accettava trasmettendolo ai reparti dipendenti, non opponendosi il 12 settembre allo sbarco degli inglesi, che occupavano l’isola, senza aver tentato una difesa qualsiasi e dimostrando in tale maniera la sua volontà piena e cosciente di essere solidale con i traditori del comando supremo”.

Priamo Riccardi, giudicato in contumacia, è colpevole, quale ammiraglio comandante la piazzaforte di Augusta, “per non essersi opposto nei giorni 9,10 e 12 luglio 1943, all’attacco anglo – americano come ne avrebbe avuto la possibilità e per essersi alla fine arreso senza aver fatto quanto imponevano il dovere e l’onore di marinaio e di soldato”.

Gino Pavesi,quale comandante della base di Pantelleria, sottoposta agli attacchi aerei nemici all’inizio del giugno 1943, rappresentava, contrariamente al vero, che l’isola non era in condizioni di poter resistere, consigliando così la necessità di chiedere la resa, mentre la base ai suoi ordini era ancora efficiente e tale da poter opporre ben altra resistenza”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLA DECIMA MAS
Mussolini intuisce che i tedeschi non sono soddisfatti dei reparti italiani cui hanno concesso delle armi. Infatti oggi, quando dalla testa di sbarco di Anzio la Kansas City Division americana si lancia all'attacco e gli italiani hanno ricevuto l'ordine di ripiegare, è successo il caos, che ha fatto seguito a un comportamento che ha lasciato esterrefatti i tedeschi.
Ecco come racconta in un rapporto segreto il Generalmajor Hildebrandt, comandante della 715^ Divisione di fanteria in cui sono state immesse le SS italiane:

"Durante l'attacco a sorpresa del 20 maggio, preceduto da un lancio di nebbiogeni, gli italiani, una quindicina di uomini, si sono buttati con le mani alzate verso gli americani. E gli americani li hanno stesi a terra. Durante l'attacco principale del 23 maggio, dopo forte preparazione di artiglieria e un assalto condotto con carri armati, la seconda e la terza compagnia delle SS italiane sono crollate e sono scappate all'indietro. Una parte è stata fermata da sezioni dell'artiglieria. E' probabile che dei soldati tedeschi abbiano sparato contro gli italiani che fuggivano all'indietro. Un rapporto preciso non può essere steso, perché il tenente Burghardt, che comandava la zona, è caduto e tutti i documenti, i brogliacci delle telefonate, eccetera sono stati distrutti dallo Stato Maggiore. Si sono comportati bene l'Overfeldweber Cavicchi, il tenente Galli (croce di guerra di 2^ classe), ambedue caduti, e il capitano Fischetti con i propri uomini. Il tenente colonnello Degli Oddi è rimasto per tutto il tempo a fianco del capitano Tornow (battaglione quadri). Il suo comportamento è stato buono".
La Decima Mas, tranne questa ritirata drammatica, si è comportata bene, mentre uno sbandamento si è avuto con i paracadutisti della Folgore e del Nembo.

Sta per scadere il termine del 25, data ultima per costituirsi volontariamente per i renitenti, disertori e sbandati che vogliono essere esentati dalla pena di morte. I giornali ricordano oggi che anche ai “i rifugiati all’estero”, non menzionati all’articolo 3 del decreto 145 del 18 aprile, sarà applicato il condono.

ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD
Di fronte ai frequenti casi di infrazione delle severe norme che presiedono alle requisizioni, oggi il PCI dirama la seguente circolare:

Il ripetersi un po’ dovunque di colpi di recupero sia di danaro sia di generi e soprattutto l’indisciplina della distribuzione, molte volte arbitraria, dei generi recuperati, sta generando uno stato di cose che non può oltre tollerarsi. E’ semplicemente vergognoso che tali fatti vadano ripetendosi. I colpi di recupero sono stati autorizzati e anzi promossi per assicurare l’esistenza dei patrioti che non hanno soldo governativo né banche finanziatrici, ma non è inteso con i colpi di recupero far regalare la catenina alla moglie o guarnire il guardaroba di un qualsiasi compagno. Pertanto questo comitato dispone che ogni colpo di recupero sia tassativamente proibito per chiunque, salvo il nullaosta del comitato che manderà o incaricherà un suo fiduciario per assistere all’operazione”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Un gruppo di GAP uccide il console della milizia fascista Gustavo Marabini, responsabile di avere firmato la condanna a morte di tutti i partigiani giustiziati nella provincia di Forlì. Viene ucciso anche Giacomo Jori, iscritto alla Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, di Reggio Emilia.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA
Arrivano a Bergen – Belsen i 35 ebrei partiti da Milano il 19 maggio (ne ritorneranno 31).


STORIA POSTALE del 23 maggio
 

 

 

Uso di una cartolina postale Imperiale (senza Vinceremo) come supporto. Da Mirano (MO) a Roma. Affrancata per espresso in eccesso di tariffa (+0,20).

 


 


 

Mercoledì 24 maggio 1944

LA FUCILAZIONE DEGLI AMMIRAGLI
Alle 2,30 don Paolo De Vicentiis, cappellano delle carceri di Parma che per primo aveva saputo che la domanda di grazia per gli ammiragli Campioni e Mascherpa era stata respinta, va a svegliarli e i due, non appena lo vedono capiscono di cosa si tratta. La loro richiesta di poter indossare la divisa viene rifiutata, dovranno indossare abiti borghesi. A Mascherpa al quale viene anche respinta la richiesta di poter vedere per l’ultima volta la moglie che si trova in un albergo della città, dichiara: “Ci auguriamo che dal nostro sacrificio possa risorgere una nuova Italia più buona e più giusta”. Ottengono solo di non essere ammanettati. Poco prima delle 5 vengono portati al poligono di tiro dove entrambi rifiutano di sedersi sulle due sedie appositamente preparate. Campioni, rivolto al plotone di esecuzione, dice: “Ragazzi, ricordatevi dell’Italia”. Resteranno in piedi, sull’attenti, fronte al plotone di esecuzione e riceveranno la scarica in pieno petto.

DALLA RSI: RESTRIZIONI ALLA FRONTIERA SVIZZERA
Mussolini, su sollecitazione tedesca, decreta oggi "zona chiusa", e da sgomberare da parte dei civili, una striscia di terreno della larghezza media di tre chilometri lungo la frontiere con la Svizzera, tranne i comuni di Iselle, Olgia, Pino, Lavena, Ponte Tresa, Porto Ceresio, Ponte Chiasso e Lanzo d'Intelvi. In questa zona non si può entrare che con un permesso speciale, chi risiedeva prima del 10 luglio 1943 dovrà ottenere un nuovo permesso di soggiorno da parte delle autorità, gli altri sono obbligati ad andarsene.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
La GNR scrive da Bologna: il tribunale straordinario dell’Emilia ha condannato a morte cinque soldati che avevano abbandonato il reparto con armi e munizioni. La sentenza è stata eseguita.

STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Hitler da a Kesselring il permesso di ritirare le sue armate sulla linea Caesar, quella linea difensiva che partendo dalla costa tirrenica a circa metà strada fra Anzio e il Lido di Ostia e passando per Albano, Valmontone, a nord di Avezzano, Popoli e Chieti arriva all’Adriatico all’altezza di Pescara.

RAPPRESAGLIE NAZI-FASCISTE
Provincia di Udine – A Forni di Sotto i tedeschi appiccano il fuoco distruggendo l’intero paese: quattrocento case e tutti i casolari sparsi.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Mitragliato a Roma Ponte Milvio.


STORIA POSTALE del 24 maggio

A sinistra una tariffa davvero inconsueta: manoscritti espressi da Vasia Imperia a Imperia, regolarmente affrancata 1,85 (0,60 manoscritti + 1,25 di diritto espresso). A destra una lettera da Milano a Firenze assicurata per lire 200 del peso di 48 grammi; affrancata 4,25 con una infrequente coppia del 2,00 Miti e un 0,25 della Provvisoria. Fu censurata dalla Commissione Provinciale di Firenze 49R.
 


Giovedì 25 maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Alle 24 termina il periodo di franchigia concesso dal decreto numero 145 del 18 aprile 1944 intitolato sui quotidiani: “Ultimo monito ai ribelli”. Si tratta di un comunicato del ministero delle Forze Armate che precisa inoltre che il decreto “non” riguarda i richiamati del 1916 – 1917 e di qualunque altra classe che potesse essere chiamata o richiamata in avvenire: “Essi devono presentarsi secondo le disposizioni contenute nel manifesto di chiamata” se non vogliono essere puniti con la condanna a morte.
L’agenzia Stefani comunica:

In questi giorni si sono svolte al Quartier Generale riunioni tra le autorità militari italiane e tedesche e gli organi di polizia per concretare i piani d’azione contro gli sbandati e gli appartenenti a bande armate che non si saranno presentati entro le ore 24 del 25 corrente.
E’ stato stabilito che le forze predisposte entreranno in azione immediatamente. La direzione generale delle operazioni è affidata al comando germanico con la partecipazione di unità italiane al comando di un generale italiano e di alti ufficiali della Guardia Nazionale Repubblicana. Anche le forze della polizia saranno largamente utilizzate a questo scopo. In tal senso sono già stati impartiti ordini a tutte le questure
”.

STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA

Kesselring autorizza la ritirata della X Armata sulla linea Caesar.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA

Arriva ad Auschwitz – Birkenau il convoglio partito il 16 maggio da Fossoli con 575 (o 672) persone. Vengono immessi nel campo 186 uomini e 70 donne (sopravviveranno 25 uomini e 32 donne).

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Roma - In località Madonna della Pace, per rappresaglia, i tedeschi fucilano quindici giovani del Gruppo Patrioti Sublacens.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

Viene assassinato, in una via di Padova, il tenente colonnello Luigi De Villa, iscritto alla Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra.
A Trecenta (Rovigo), viene ucciso il brigadiere Gino Benetti.

BOMBARDAMENTI ALLEATI

Bombardata Ronta (FI) con 20 – 25 morti.



STORIA POSTALE del 25 maggio
 

Le cartoline postali con l’effigie reale sono in realtà ammesse fino al prossimo 15 agosto, ma molte persone, evidentemente non informate o che non intendono, comunque, accettare l’effigie del re “traditore”, ricorrono alla “copertura” con valori sovrastampati regolari. Eccone due esempi timbrati in data odierna. In entrambi i casi i mittenti hanno rinunciato a 30 e 15 centesimi di affrancatura valida. Nella cartolina di destra era già stato apposto il valore di completamento di 0,15 necessario per l’affrancatura fuori distretto della cartolina da 0,15.
 


 

Venerdì 26 maggio 1944

GUERRA AL RIBELLISMO

Secondo le affermazioni dei responsabili della RSI il risultato del bando contro il “ribellismo” si e concretizzato, alla mezzanotte del 25, con la presentazione di 44.145 sbandati, ma in quale misura questa cifra corrisponde alla realtà e non è piuttosto il prodotto della propaganda, non è dato sapere.

PER IL LAVORO CIVILE IN GERMANIA


Graziani, rientrato oggi da una visita di venti giorni al fronte di Anzio e Cassino, apprende che durante la sua assenza era giunto dalla Germania Sauckel, incaricato di Speer per il servizio del lavoro in Germania, e che Mussolini aveva acceduto alle sue richieste decidendo di ricorrere ad una





Bella lettera in emergenza frutto della fantasia di un probabile impiegato delle Poste della zona Massarella – Santa Croce sull’Arno - Fucecchio

 

 

 

 

 

 

chiamata alle armi per racimolare uomini da avviare al lavoro civile in Germania al fine di disimpegnare altrettanti tedeschi da avviare al fronte. Saranno oggetto del bando di chiamata le classi 1920, 1921 e il primo semestre del 1926, ma all’avvio Germania sono destinati solo i giovani del 1926, da adibire esclusivamente a lavori agricoli leggeri, e quelli del 1920, destinati parte al “servizio del lavoro” e parte ai servizi territoriali dell’aeronautica tedesca.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

A Firenze un GAP di fabbrica fa saltare con cariche di tritolo un compressore delle officine ferroviarie di Porta al Prato.

Firenze – Il “gappista” Fanciullacci, l’uccisore del filosofo Giovanni Gentile, viene arrestato ma riuscirà a fuggire.

A Taceno (Como), viene ucciso Annibale Cocchetti.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Arezzo - A Chiavaretto, le SS italiane uccidono due civili. A San Leo, in località Ponte alla Chiassa, otto soldati tedeschi e otto italiani fucilano tre giovani che, arruolati nella contraerea nazista dislocata a Pieve di Maiano, avevano disertato ed erano stati ripresi (questa notizia si trova anche il 6 giugno).

Provincia di Torino - Nei dintorni del paese di Giaveno, per completare la rappresaglia all’uccisione dei due ufficiali tedeschi alla Braida (dopo quella del 20 in Val Sangone), vengono fucilati 41 prigionieri detenuti nel primo raggio delle carceri Nuove di Torino.

Provincia di Udine - Tredici partigiani rastrellati ai primi di maggio a Feleto Umberto, Colugna e altri paesi friulani vengono portati su un camion nella piazza di Premariacco. Vengono fatti sedere ai bordi dell’autocarro con i cappi al collo legati, all’estremità opposta, a una forca improvvisata, una lunga traversa di legno. Il mezzo parte all’improvviso e i giovani si trovano di colpo impiccati. Altri tredici, con lo stesso camion, vengono portati a San Giovanni al Natisone. Qui, in viale Roma, i nazisti hanno fissato alcune traverse di legno fra un platano e l’altro. Con lo stesso procedimento, anche questi tredici, vengono impiccati (probabilmente le salme furono cremate nella Risiera di San Sabba).

Per rappresaglia alla morte di un loro ufficiale saltato con la sua camionetta su una mina stradale ad alcuni chilometri dall’abitato di Forni di Sotto i tedeschi danno alle fiamme l’intero paese. Quattrocento le case bruciate, ne rimangono in piedi una diecina oltre alle scuole e il municipio.

Provincia di Roma - A Roma vengono fucilati dodici prigionieri di via Tasso.

BOMBARDAMENTI ALLEATI

Aerei alleati, probabilmente guidati dalle segnalazioni dei partigiani, bombardano Stazione di Capistrello (AQ) causando vittime fra le truppe tedesche.


STORIA POSTALE del 26 maggio
 

 

 

Una cartolina postale Vinceremo da 0.25 G.N.R. da Modena a Staggia (MO) con completamento di affrancatura di 0,10 e 0,05 entrambi sovrastampati G.N.R.

 


 

Sabato 27 maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Salò analizza i risultati del decreto 145 del 18 aprile scorso. Viene pubblicato un primo totale dei giovani che si sono presentati, 33.153, avvertendo che il dato è incompleto perché non si conoscono ancora i rapporti di alcune province.

ESTERO

A Lussinpiccolo viene affondato il piroscafo Sansego che da molti mesi assicurava le comunicazioni e l'esodo fra Zara e Trieste. I collegamenti con Zara saranno mantenuti, limitatamente al possibile, via aerea fino a luglio.
 

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Roma - A Roma, in piazza Bologna, viene ucciso dagli sgherri fascisti di Koch Eugenio Colorni, docente di matematica all’università romana e redattore capo dell’Avanti clandestino (vedi foto).

Durante un rastrellamento sul Monte Cervera, la polizia tedesca uccide un partigiano.


BOMBARDAMENTI ALLEATI
 

Bombardata Tivoli (RM). Un centinaio i morti fra i quali 15 anglo – americani ricoverati nell’ospedale che, anch’esso, è stato colpito.


STORIA POSTALE del 27 maggio

 




Esempio di timbro comunale scalpellato; è stato “cassato” lo stemma reale e lasciato quello fascista che evidentemente non era stato scalpellato durante i 45 giorni di Badoglio

 

Una lettera da Mirano (VE) a località in provincia di Udine. Tariffa ridotta per militari 0,25. Censurata dalla Commissione Provinciale di Udine 24R. A destra una cartolina postale Vinceremo da 0,15 espressa.


Domenica 28 maggio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Viene oggi reso noto il numero aggiornato dei giovani che si sono presentati entro il 25 per godere del condono: il totale è salito a 39.995 e si riferisce a tutto il territorio nazionale della repubblica meno le province di Arezzo, Ascoli Piceno, Rieti, Grosseto, Livorno, Macerata, Pisa, Teramo, Terni e Viterbo, le più vicine al fronte, dove molti uffici militari stanno già smobilitando di fronte alle notizie che stanno giungendo dalla ex Linea Gustav.

I TEDESCHI IN ITALIA

A Roma diecimila pagnotte vengono distribuite agli abitanti di Testaccio per disposizione del generale Maeltzer comandante della piazza di Roma.

Firenze – Il console tedesco Gerhard Wolf lascia la città per il Nord.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI

Sulla strada Predappio – Forlì, in una imboscata, viene ucciso il colonnello Gustavo Marabini.

A Sesto Fiorentino (Firenze), viene assassinato il il sacerdote don Adolfo Mannini.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Bologna - In località San Luca, vengono passati per le armi undici ostaggi prelevati a Puzzola e a Casa del Sarto.

Provincia di Roma - I tedeschi fucilano undici civili fra cui due donne a Palestrina.


BOMBARDAMENTI ALLEATI

Un bombardamento su Vercelli provoca 19 morti: 16 sul posto e tre in ospedale.
 

 

 

 

 

 

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