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TRANSATLANTIC PADDLE STEAMERS
(Vapori transatlantici a pale)
di Giorgio MAGNANI
Autore: H. PHILIP SPRATT
Editore : BROWN, SON & FERGUSON, LIMITED - 52 DARNLEY STREET, GLASGOW UK
Seconda edizione: 1967
Lingua: INGLESE
PAGINE: 92


L’Autore descrive le prime navi che attraversarono l’Atlantico utilizzando il motore a vapore connesso alle ruote a pale, coprendo un arco di tempo che va dal 1819 al 1865.

Il libro è diviso in 4 capitoli: i primi due trattano i precursori, il terzo la navi costruite in legno, il quarto quelle costruite in ferro.

La prima nave a pale che attraversò l’Atlantico da State Island a Liverpool fu nel 1819 l’americana "Savannah". Usò saltuariamente il motore a vapore e le ruote a pale in legno (queste smontabili e ripiegabili sul ponte!).
Solo nel 1838 il vapore "Sirius" usò regolarmente il motore a vapore e le ruote a pale durante il suo viaggio da Cork a New York, aprendo l’epoca dell’effettivo utilizzo di questo tipo di navi.

Vengono descritte le caratteristiche tecniche di molte navi, alcune ben note agli studiosi della posta transatlantica come il Great Western, il President, l’Asia, l’Arabia e il Britannia, in quanto il loro nome compare spesso, scritto dal mittente, sul fronte delle lettere trasportate.
La maggior parte di queste navi operò nel Nord Atlantico, ma alcune di esse furono impiegate anche sulle rotte del Centro e Sud America. Il libro chiude con la descrizione della "Colonel Lamb" , costruita per conto dei Confederati nel 1864 per forzare il blocco navale dei Nordisti durante la guerra civile americana; passata al servizio del Governo Brasiliano per trasportare esplosivi, saltò in aria mentre era alla fonda, "perciò finendo violentemente la sua avventurosa carriera".

Il libro è corredato da illustrazioni e da un quadro sinottico recante l’elenco dei nomi delle navi, la data del varo, la proprietà, le dimensioni, la potenza del motore etc; quasi per ogni nave sono riportati dettagli storici e curiosi aneddoti che ne rendono piacevole la lettura, come la descrizione del Britannia che Charles Dickens fece durante il suo viaggio verso l’America nel 1842.

Di grande interesse è l’imponente bibliografia.

Commento: l’autore non tratta la posta transatlantica in modo specifico, ma descrive la storia e la tecnica delle navi che la trasportarono. Opera così un collegamento molto stimolante fra la storia della posta e l’ambiente in cui questi mezzi operarono.
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