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I fratelli D'Inzeo e gli sport equestri

di Alberto CAMINITI (da http://www.acciesse.org/)

PREMESSA

Il 13 febbraio scorso è morto Piero D’Inzeo che così ha seguito il fratello Raimondo, deceduto tre mesi prima. Silenziosamente e con la dignità dei gran signori e cavalieri quali erano, hanno spiccato l’ultimo salto a cavallo, quello verso il Cielo.
I più giovani, forse, non li hanno neppure sentiti nominare, ma essi erano due veri mostri sacri, due miti dell’equitazione. Avevano vinto – fra tutti e due – centinaia di premi e medaglie, non solo alle Olimpiadi, ma anche nei periodici Campionati equestri del mondo.
Possiamo tranquillamente dire che con la loro dipartita si è conclusa un’epoca, quella dei grandi maestri dello stare a cavallo, che rappresentava più uno stile di vita che un semplice sport. Oltre ad essere dei veri sportivi (pensate: in un recente sondaggio svoltosi fra i giornalisti del settore equestre di tutto il mondo, Raimondo D’Inzeo è stato eletto “il miglior cavaliere di tutta la storia“ ) erano stati anche degli ottimi ufficiali dell’Arma di Cavalleria e dei Carabinieri. Scusate se è poco! Un chiarimento: nell’ambiente, c’è anche una corrente di pensiero che parteggia tuttora per Piero quale migliore cavaliere, anche se non vinse mai un oro olimpico. Di fatto erano entrambi bravissimi, i migliori al mondo.
Eppure, si ripete, i principali giornali italiani hanno ignorato i due decessi, o – se qualcuno l’ha fatto – si è trattato di un breve trafiletto, di quelli che passano inosservati.
Entrambi i fratelli, invece, erano qualcosa di più di un campione olimpico: sono stati una vera e propria gloria nazionale e, per loro merito, spesso il nostro Tricolore saliva sul pennone più alto degli stadi e l’Inno di Mameli faceva ricordare a tutto il mondo che l’Italia è stata una vera Madre degli sport equestri e che un ufficiale di Cavalleria italiano, il capitano Federico Caprilli, aveva addirittura creato una Scuola di Cavalleria a Pinerolo nonché un particolare stile di montare a cavallo, quello cosiddetto “naturale“ , in cui l’uomo non sforzava il cavallo, ma gli si adeguava. Per cui gli Stati Maggiori dei più importanti eserciti del mondo inviavano i loro migliori cavallerizzi a Pinerolo per perfezionare la loro postura “ed imparare dagli italiani a stare a cavallo“! Altri tempi, purtroppo.
Infatti non possiamo nascondere un dato di fatto: fino a quando l’intero settore è rimasto affidato ai militari, l’Italia non fece che raccogliere medaglie e successi. Quando subentrò la privatizzazione che assegnò il comparto alle associazioni UNIRE (Unione Italiana Incremento Razze Equine ) e FISE ( Federazione Italiana Sport Equestri ), seguita dalla chiusura della mitica Scuola di Pinerolo, si è verificato un penoso decremento che – purtroppo – continua a tutt’oggi. Dopo i D’Inzeo, nulla.
Andiamo però a vedere chi erano i fratelli D’Inzeo, sia come atleti che come militari di carriera, ed a conoscere la lunga e gloriosa serie dei loro successi agonistici. Cominciamo dal maggiore, Piero.

PIERO D’INZEO

Nacque a Roma il 4 marzo 1923 ed è morto nella capitale il 13 febbraio 2014. Di famiglia molisana, dopo gli studi scelse la vita militare nell’Arma di Cavalleria, di cui raggiunse i massimi vertici (colonnello). Il destino suo e di suo fratello era già segnato in partenza, in quanto il padre era ufficiale di cavalleria e maestro di equitazione; così seguirono la medesima strada del padre.
Piero, appassionato di cavalli, si dedicò all’agonismo equestre, specializzandosi nel salto degli ostacoli. In breve, col fratello Raimondo, costituirono “i fratelli invincibili dell’equitazione”. Il punto di maggior gloria coincise con le Olimpiadi di Roma del 1960, quando Raimondo conquistò l’oro e Piero la medaglia d’argento. Limitandoci ai soli successi mondiali, ecco il “Palmares“ di Piero:

MANIFESTAZIONE Oro Arg Br
Giochi Olimpici 0 2 4
Campionati del Mondo 1 2 2

I due fratelli si completavano a vicenda in quanto se Raimondo era impulsivo ed irruente, Piero gli contrapponeva maggiore tecnica ed una superiore lucidità di calcolo (era più riflessivo). Nel Concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, Piero ha il record di 7 titoli, per cui è il cavaliere più vincente di tale manifestazione equestre.
Ha presieduto il Circolo ippico della capitale,”il Tricolore”, ed è stato due volte Mossiere del Palio di Siena. Inoltre è stato l’istruttore di tanti noti cavalieri nazionali. Ottenne nel 1976 la Croce d’Oro al merito dell’Esercito, proprio per l’intera carriera agonistica nell’equitazione.

Piero D’Inzeo. Sui due fratelli sono stati scritti decine di libri Piero quasi accarezza il suo cavallo . al momento del salto dell’ostacolo
Piero ed il suo cavallo al salto del laghetto. Sono uniti e tesi ; formano un sol corpo.
Col cavallo The Rock , Piero vinse l’argento alle Olimpiadi di Roma 1960

RAIMONDO D’INZEO

Nato a Poggio Mirteto (Rieti) l’8.2.1925, è morto a Roma il 15.11.2013, tre mesi prima del fratello Piero. Entrò da giovane nell’Arma dei Carabinieri, percorrendone l’intera carriera sino al grado di Generale di Divisione. A Roma, in particolare comandò il 4° Reggimento carabinieri a cavallo, quello della manifestazione di Piazza di Spagna. Mentre il fratello Piero aveva iniziato i suoi successi già con l’Olimpiade di Londra (1948), Raimondo si fece conoscere a livello internazionale in quella di Melbourne (1956), dove vinse due argenti (a squadra ed individuale). Ecco il suo “ Palmares “:

MANIFESTAZIONE Oro Arg Br
Giochi Olimpici 1 2 3
Campionati del Mondo 2 1 1

Raimondo fu tra gli atleti che hanno partecipato a più Olimpiadi di seguito: 8. Nella XIX Olimpiade di Città del Messico del 1968, è stato il portabandiera nazionale.
Montò sempre cavalli campioni ed è giusto ricordare anche tali partner d’eccezione, come Bellevue e ancora altri capolavori:
Merano a Stoccolma ed Aquisgrana 1956,
Posillipo a Roma 1960 ed a Tokio 1964,
Fiorello II a Monaco 1972,
Gowran Girl cavalla, a Venezia 1960,
Bowjack a Buenos Aires 1966.

Sapeva trattare perfettamente il suo cavallo, quale che fosse e conosceva le sue caratteristiche e le possibilità massime; il cavallo è animale nervoso, bisbetico e bizzarro. Ha le proprie manie, ed averlo alla mano, ossia averne il controllo totale, significa sapergli imporre la disciplina. Talora si deve passare dallo zucchero al colpo di sperone, anche allo scudiscio; altrimenti il quadrupede è capace di bloccarsi davanti all’ostacolo.
Si poteva incontrare sempre Raimondo a Tor di Quinto , periferia nord di Roma, perché montava ogni giorno, con qualsiasi tempo. Alto, impettito, anche ultrasettantenne era una quercia. A cavallo, studiavano tutti la sua postura; era impeccabile. E sul podio, con orgoglio indossava sempre l’uniforme da ufficiale dei carabinieri.
Con lui c’era sempre il fido Germano, che gli faceva da autista e da cuoco, ed era il maniscalco del suo cavallo. Adesso gli atleti arrivano ai campionati del Mondo con un team che comprende pure il massaggiatore e lo psicologo ! “ (Così scriveva il mitico Bruno Roghi sul Corriere della Sera dell’8.9.1960).
Raimondo era un vero cavaliere medievale, un gentiluomo d’altri tempi.

Raimondo, nella sua maestosa divisa, guida una carica dei Carabinieri a Piazza di Spagna Raimondo / cavallo stanno affrontando un ostacolo. Notate come sono tesi!
L’ostacolo è stato superato, la vittoria è vicina !


IL CONCORSO EQUESTRE

Per completezza d’argomento, occorre spendere qualche riga sui concorsi d’equitazione, relativamente al loro svolgimento e premettendo che – tranne minime varianti – le regole che li gestiscono sono uguali sia per i campionati mondiali che per i giochi olimpici.
Anzitutto un concorso dura 3-4 giorni e si va avanti accumulando punti nelle prove che lo compongono e che sono tre :

1. dressage
2. salto degli ostacoli
3. cross- country (detto anche Concorso completo).

Andiamo ad illustrarli brevemente uno ad uno.

DRESSAGE = Qui i giudici puntano sull’esaltazione del binomio uomo/cavallo, valutando ed opportunamente premiando le sequenze di movimento prestabilite, eseguite all’interno di un campo di gara (20 x 40 o 20 x 60). Essi terranno conto di taluni parametri come l’andatura del cavallo, l’impulso, e la sottomissione del quadrupede. La gara è composta da tre parti : Grand Prix, Grand Prix Special e G.P. Freestyle. In questa ultima parte è previsto l’utilizzo di un pezzo di musica durante l’esercizio, atto a valutare l’armonia che il cavallo deve dare alla sua andatura ( quasi un balletto!).

SALTO DEGLI OSTACOLI = Bisogna percorrere completamente in un tempo prestabilito un percorso di circa 500 metri, disseminato di ostacoli (una dozzina) alti metri 1.60, senza incorrere in penalità. La gara rappresenta un momento di estrema simbiosi uomo/cavallo che gareggiano insieme. Le eventuali penalità comminabili alla suddetta coppia potranno derivare dall’abbattimento di un ostacolo, da disobbedienza del quadrupede agli ordini del cavaliere, da errori di percorso e superamento del tempo massimo prestabilito. L’eventuale caduta del cavaliere o dell’amazzone porta all’immediata eliminazione del concorrente.

CROSS – COUNTRY = Questa prova ha lo scopo di premiare le qualità di un cavallo buon galoppatore, veloce e resistente, e che sia anche un buon saltatore dei previsti ostacoli. Da parte sua, il cavaliere verrà giudicato per il buon allenamento che avrà dato al suo cavallo, di cui dovrà conoscere le potenzialità atletiche; in pratica il cavaliere dovrà averne il totale controllo, il rispetto e la fiducia. Ovviamente c’è tutta una serie di penalità che i giudici commineranno a seconda della gravità dell’errore. La caduta del cavaliere porterà alla immediata eliminazione.
E’ la prova di maggiore pericolosità, c’è perfino un laghetto da superare, ma i continui perfezionamenti – anche tecnologici – e l’uso di materiali meno traumatici (plastica, rivestimenti ecc.) hanno ridotto sensibilmente gli incidenti.
La classifica finale verrà determinata dai punteggi ottenuti nelle tre prove. In definitiva però la equitazione rimane un’avvincente e splendida disciplina sportiva.

Qui di seguito, per ciascuna delle tre parti del concorso, presentiamo una piccola mostra di immagini :

Salto degli ostacoli: Olimpiadi Roma 1960; BF. dello Yemen e 40 p. Turchia di Posta Aerea

Dressage: un cavaliere tedesco ed un’amazzone britannica ; nel dressage, la tenuta è strettamente …. vittoriana
Olimpiadi Londra 2012: due belle immagini di Cross – country. Londra rappresentò la XXX edizione dei giochi moderni

 

DOCUMENTAZIONE TEMATICO – POSTALE

E’ semplicemente immensa, inserita com’è nel tema Olimpiadi. Ne abbiamo tratto solo un florilegio che esponiamo qui appresso a coronamento sia del ricordo che abbiamo fatto dei due fratelli D’Inzeo, che in omaggio all’intero settore dello sport equestre.
Ci è sembrato giusto iniziare dalle Olimpiadi di Roma 1960 che vide i due fratelli sui primi due posti del podio (XVII edizione dei Giochi Olimpici moderni) :

Busta FDC con annullo del 1° giorno di emissione 3.9.60; reca l’intera serie di commemorativi emessi per tale Olimpiade (Sassone nn. 885-893, 9 valori)


Proseguiamo adesso per via cronologica, presentando un bel BF nuovo delle XI Olimpiadi di Berlino 1936 ; in basso a destra appare il valore dedicato agli sport equestri ; oltre a tale BF. , c’è il valore usato col relativo annullo speciale

 

Il valore specifico degli Sport equestri, usato


BF Germania – Berlino 1936

Andiamo poi a Melbourne 1956 (XVI Olimpiadi) dove fa l’apparizione il tedesco Hans Gunther Winkler che sarà per anni l’avversario più temibile dei F.lli D’Inzeo (BF. nuovo del 1956 della Germania Federale ):

BF della Germania Federale per il salto agli ostacoli (salta Winkler)

Ecco ancora Roma 1960 con una bella cartolina Maximum di Monaco, due colorati pezzi di San Marino e Turchia e due Cartoline postali che, seppur non viaggiate, ci fanno vedere i salti di due dei cavalli che a Roma ottennero clamorosi punteggi, Zurlì e Vivaro III:

Cartolina Maximum di Monaco
Due bei valori per il Salto degli ostacoli
Anche i cavalli sono degli atleti da raffigurare in cartoline postali. Qui Zurlì e Vivaro III, due saltatori che ottennero buoni punteggi a Roma 1960


A Tokio 1964 ( XVIII Olimpiade ) brilla la stella del tedesco Joseph Neckermann (sotto la relativa busta Maximum), altro osso duro per i D’Inzeo; la busta FDC della Germania Federale, presenta proprio Neckermann vincitore nel Dressage:


Passiamo poi a Montreal 1976 (XXI Olimpiade) dove i nostri due fratelli chiuderanno la loro splendida partecipazione olimpionica. Il BF nuovo della Liberia sotto esposto presenta i tre componenti tedeschi della Germania Federale sul podio più alto (Oro a squadre).

BF della Liberia per Montreal 1976


Ecco inoltre un bel BF delle Poste afghane per Mosca 1980 (XXII Olimpiade), nonché altro BF delle Poste sovietiche che nell’occasione si sbizzarrirono con decine di valori emessi.
Ricordiamo che in Afghanistan sono molto diffusi gli sport equestri oltre ad una particolare (locale) forma di polo. A proposito del polo, anche se tutti pensano che si tratti di uno sport eminentemente britannico, sembra che le sue origini siano asiatiche. Si hanno notizie scritte storiche che parlano di una grande partita a polo (la prima ?) svoltasi nel 600 A.C. (sic!) fra Turcomanni e Persiani.

BF delle Poste afghane per Mosca 1980
Un BF sovietico che presenta, entro la apposita dentellatura, gli Sport equestri

 

Infine, affinché non sembri, che i nostri supporti siano tutti “olimpici“, concludiamo con due bei esemplari filatelici relativi agli sport equestri in genere, emessi da San Marino e dalla Guinea:

San Marino 1966 , sei valori Sport equestri in due FDC sovrapposte (viaggiate)
Guinea , bella quartina che presenta vari cavalli da equitazione

Con la piccola mostra filatelica sopra evidenziata, abbiamo voluto ricordare i due fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo, due vere glorie nazionali, che è giusto richiamare alla memoria di giovani e meno giovani, ai quali siano cari i valori della Patria.


BIBLIOGRAFIA

Lubrano Eduardo, Piero e Raimondo D’Inzeo – Due fratelli d'oro, Riccardo Viola Editore – Roma
Ubaldo Scanagatta, 50 anni di credito sportivo (1957-2011), Istituto per il Credito Sportivo - Roma

SITOGRAFIA

www.it.wikipedia.org(wiki (voci varie)
www.carabinieri.it
www.qn.quotidiano.net/
www.archiviofoto.unita/
www.ansa.it/
www.treccani.it/
www.corriere.it(Sport/
www.gazzetta.it/Sport-vari

In Genova 28 marzo 2014