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LA CUP LAVER

di Valeriano GENOVESE (Philasport n. 104 ottobre/dicembre 2017)

Il 20 settembre 2017 le poste ceche hanno emesso una cartolina postale per ricordare la prima edizione della Cup Laver svoltasi a Praga dal 22 al 24 settembre. Si svolgerà ogni anno escluso l’anno olimpico.

La vignetta a destra ci mostra una pallina da tennis, le scritte Laver Cup e World Tennis Legend, e la lettera E che corrisponde ad un invio per posta ordinaria per i paesi europei fino a 50 g.

A sinistra la figura di Rod Laver con la coppa per la squadra vincitrice del torneo a lui intitolato. La Cup Laver è una gara a squadre che ha visto i campioni della racchetta difendere i colori dell’Europa (guidata da Borg) da una parte e del resto del mondo (guidati da NcEnroe) dall’altra.

Come formula, più che alla Coppa Davis, la Laver Cup si avvicina alla Ryder Cup dove si scontrano i migliori golfisti europei contro quelli americani.
L’ Europa ha vinto questa prima edizione battendo il resto del mondo per 15 a 9. Decisivo l’ultimo match vinto da Federer su Kyrgios.

La coppa ha avuto un ottimo successo. Quindicimila spettatori entusiasti hanno riempito ogni giorno l’arena di Praga) senza contare la copertura televisiva in tutto il mondo.
L’anno prossimo la Laver Cup si traferirà negli Stati Uniti e si giocherà a Chicago.

Rod Laver è stato davvero una leggenda del tennis mondiale Egli vanta un primato che per il momento nessuno appare in grado di insidiare: infatti non solo Laver è uno dei due giocatori ai quali sia riuscita la conquista del Grande Slam (l’altro è Donald Budge) ma questa impresa l’ha realizzata in due occasioni, a sette anni di distanza, nel 1962 e nel 1969, tenendo presente poi che dal 1963 al 1968 non ha partecipato alle competizioni ufficiali essendo passato al professionismo.

Complessivamente Laver ha vinto undici titoli del Grande Slam: 4 vittorie a Wimbledon (1961.62.68,69), 3 in Australia (1960-62-69) 2 al Roland Garros (1962-69) e 2 negli Usa (1962-69) . In Coppa Davis ha giocato in 5 edizioni vincendole tutte (1959, 1960, 1961, 1962, 1973).
Mancino, non molto alto, era dotato di un servizio molto efficace ed era molto rapido di braccio con la capacità di trovare angoli impossibili; aveva tocco ed era capace di giocare su tutte le superfici compresa la terra battuta.
Il suo nome fu inserito nel 1981 nella Tennis Hall of Fame.